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In occasione del Giorno del Ricordo l’associazione Destra Brenta depone una corona in via Martiri delle Foibe a Bassano. “Dall’amministrazione Pavan silenzio istituzionale sulla ricorrenza”
Pubblicato il 13-02-2022
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Giovedì scorso 10 febbraio è stato celebrato il Giorno del Ricordo, istituito con legge del parlamento italiano per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Nell’occasione, nella mattinata di sabato 12 febbraio una delegazione dell’associazione Destra Brenta, assieme ai rappresentanti del Comitato 10 Febbraio e al consigliere comunale Gianluca Pietrosante, ha deposto una corona in via Martiri delle Foibe a Bassano.
Il gesto simbolico ha dato modo a Destra Brenta di lanciare una critica all’amministrazione Pavan, che quest’anno non ha dedicato alcun momento istituzionale alla ricorrenza.

Da cui l’invito alla giunta comunale a rompere il “silenzio istituzionale” sul dramma del confine orientale e a prendere spunto dall’esempio dei Comuni limitrofi, che hanno invece commemorato la triste pagina di storia.
Invito di cui Pietrosante - che dell’amministrazione Pavan è consigliere di maggioranza e che ultimamente sta rimontando le classifiche degli articoli di Bassanonet - si farà portavoce, come dal comunicato stampa trasmesso in redazione dal presidente dell’associazione Destra Brenta Alessandro Galvanetti, che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
Giornata del Ricordo a Bassano?
Questa mattina una delegazione dell’associazione Destra Brenta, del Comitato 10 Febbraio e il consigliere comunale Gianluca Pietrosante hanno depositato una corona di fiori presso via Martiri delle Foibe, gesto simbolico per commemorare la Giornata del Ricordo.
Dopo i primi tentativi di dare espressione alla Giornata del Ricordo quest’anno la giunta comunale bassanese ha deciso di non dedicare un momento istituzionale significativo al ricordo dei tragici eventi che hanno colpito gli italiani del confine orientale. Questo, a nostro modo di vedere, è una svista importante sia da un punto di vista storico sia da un punto di vista civico.
Storico in quanto da determinati ambienti politici estremisti fuoriescono posizioni riduzioniste e giustificazioniste del dramma delle foibe. Pseudo intellettuali si autoassegnano il ruolo di storici e pubblicano libercoli dove si sminuisce la triste vicenda di chi fu ferocemente ucciso e di chi venne costretto con la violenza a lasciare tutto.
Ma anche civico in quanto fra i tanti drammi che ha vissuto l’umanità nel Novecento, quello delle foibe è il dramma ‘italiano’ e che colpì gli italiani in quanto italiani.
È qualcosa che la nostra comunità nazionale ha subito in prima persona e che quindi andrebbe mantenuto vivo, non per alimentare odi o vendette, bensì per ri-attualizzare il comune passato, la nostra storia patria.
Per queste motivazioni invitiamo la nostra amministrazione comunale, ed in particolare il consigliere comunale Pietrosante che ha raccolto il nostro invito a farsi portavoce, a prendere spunto da altri Comuni limitrofi come ad esempio Cassola o Marostica, per rompere questo “silenzio” istituzionale e trovare un momento per “commemorare” ovvero “ricordare insieme”. Solo così la nostra comunità, con le sue legittime differenze, potrà ritrovarsi coesa e unita nel guardare al passato e nel costruire il futuro.
Alessandro Galvanetti
Ass. Destra Brenta
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