Ultimora
3 Jul 2025 20:15
Autobus urta impalcatura sotto un cavalcavia a Mestre
3 Jul 2025 19:15
Ricoverato da due giorni dopo esalazioni, morto operaio
3 Jul 2025 15:06
Festa del Redentore a Venezia, al via le prenotazioni dei posti
3 Jul 2025 14:16
Nati due esemplari di urial, specie 'vulnerabile'
3 Jul 2025 14:14
Suoni di Marca, live con ingresso gratuito a Treviso
3 Jul 2025 12:50
Carlyle tratta la cessione di Dainese ai suoi creditori
4 Jul 2025 00:22
Palio di Siena, l'Oca trionfa con un assolo di Tittia
4 Jul 2025 00:23
Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025
3 Jul 2025 19:23
Il 90% degli italiani sul web ma preoccupano hate speech e fake news
3 Jul 2025 12:14
Tutti in jorts, il trend moda dell'estate
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pedemontana: “Opere complementari attualmente sospese”
Il CoVePA chiede alla Procura di Venezia la conclusione dell'inchiesta sulle carte della SPV negate a 41 espropriati. E rivela una prescrizione allegata alla delibera regionale: “azzeramento delle opere complementari per i prossimi tre anni”
Pubblicato il 03-01-2014
Visto 4.549 volte
“Azzeramento delle opere complementari della Superstrada Pedemontana Veneta per i prossimi tre anni”.
E' la denuncia lanciata oggi dal CoVePA - Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa una cui delegazione si è recata alla Procura della Repubblica di Venezia per sollecitare la conclusione dell'inchiesta sulla negazione delle carte del progetto dell'infrastruttura (PEF - Piano Economico e Finanziario e Convenzione con il concessionario, compreso il recente Atto Aggiuntivo che sancisce l'aumento dei costi della SPV e del contributo della parte pubblica) a 41 cittadini espropriati.
Secondo quanto appurato dal Coordinamento, in uno dei documenti allegati alla delibera della giunta regionale del Veneto del 10 dicembre 2013 - con la quale il governo veneto ha preso atto del parere favorevole del NUVV (Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici) in merito all’Atto Aggiuntivo della Convenzione e alla revisione del Piano Economico Finanziario - è inserita una postilla che parla appunto di “azzeramento” della viabilità complementare alla SPV.

Attivisti del CoVePA con uno striscione oggi a Venezia
“Una prescrizione tecnico-giuridica - segnala il CoVePA - in cui le opere complementari, utili alla viabilità non a pagamento e a compensazione secondo le numerose richieste delle amministrazioni comunali, sono attualmente sospese, fuori dal contratto.”
Riportiamo di seguito integralmente il comunicato stampa trasmesso in redazione dal portavoce del CoVePA Massimo Follesa:
Comunicato Stampa CoVePA Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
Oggi abbiamo presentato al Procuratore Capo della Repubblica di Venezia la richiesta di dare corso all'ordinanza TAR Lazio 1740/2011. Abbiamo chiesto di incontrare il Procuratore per sapere, dopo un anno, a che punto è l'inchiesta sulla negazione delle carte di SPV a 41 cittadini espropriati.
Chiediamo che la Procura veneziana ci dia il contratto di concessione della SPV del 2009 e le aggiunte del 2013, dopo i ripetuti rifiuti del Commissario Vernizzi. Il nuovo contratto di SPV porta il contributo pubblico oltre a 1 miliardo di €, e azzera le opere complementari fino alla prossima revisione del Piano Economico e Finanziario.
Avere in mano il contratto della concessione di SPV è indispensabile per capire se l'infrastruttura risponda realmente all'interesse della collettività, oppure non nasconda un immenso debito e un danno per tutti. Tale eventualità da sola è capace di azzerare il progetto di finanza stesso e soprattutto gli espropri.
A 3 anni dall'inaugurazione del 2010, questi fatti sono implicitamente confermati dalle correzioni del progetto economico-finanziario e della convenzione di contratto di concessione della SPV sancito con la DGRV n. 2260 del 10 dicembre 2013 pubblicata nel BUR n.116 del 31 dicembre 2013. Per questo il CoVePA , secondo l'ordinanza del TAR Lazio del 2011, chiede che la Procura di Venezia prelevi quanto in data 22.11.2013 il Commissario Delegato ha trasmesso, alla Regione Veneto, per le valutazioni di competenza, il PEF con annessa relazione predisposti dalla società concessionaria e lo schema di atto aggiuntivo alla convenzione del 21.10.2009 (rep. n. 24389 raccolta n. 12922 del Notaio Dott. Alberto Gasparotti in Mestre), con i relativi allegati.
La cosa è sconcertante e giustificherebbe non solo le forche ma qualcosa di più pesante, altro che mascherate davanti alla villa di qualcuno. Soprattutto perché nell'allegato A alla DGRV2260/13 si parla di azzeramento delle opere complementari per i prossimi tre anni. Si tratta della viabilità complementare alla SPV non a pagamento, e se leggiamo questo insieme agli aumenti stratosferici dei pedaggi la cosa deve preoccuparci perché la SPV con il nuovo progetto di sottosviluppo, ha portato il contributo pubblico da 173mln€ a oltre 1 mld€. E Zaia dall'alto della sua ruspa simbolo di desolazione, insieme al suo supercommissario, continuano a tenere segreti contratto e progetto finanziario.
Da questi atti si scopre che oltre all'assenza della gratuità della SPV a chi potrebbe forse servire, che il contributo pubblico è salito a oltre 1.050,9 mln€. E' diviso in tre parti: un importo in conto capitale complessivo di 614,9 mln€ e trova copertura con il Decreto MIT-MEF n. 353/2012 e con il successivo Decreto MIT n. 41/2013 per 244.9 mln€, nonché a valere sulla disponibilità finanziaria di cui al Decreto MIT-MEF n. 268/2013 per 370 mln€; un importo di 436 mln€ massimo in conto esercizio, come meglio disciplinato dagli artt. 14 e 15 della Convenzione in ragione dei flussi di traffico.
Non sappiamo se dobbiamo aggiungere anche i 173 mln€ che la Regione si è impegnata a versare dal 2009. Nell'allegato A alla DGRV2260/13 a pagina 4 con una prescrizione tecnico-giuridica salta fuori una postilla all'articolo 8 comma 6 della convenzione negata, in cui le opere complementari, utili alla viabilità non a pagamento e a compensazione secondo le numerose richieste delle amministrazioni comunali, sono attualmente sospese, fuori dal contratto.
Cosa pensino certi sindaci avvezzi ad ingoiare di tutto non lo sappiamo, ma sappiamo che se le vorranno dovranno pagarsele i veneti. Questi ulteriori importi saranno probabilmente a carico della Regione Veneto o delle province per un importo che si aggira intorno ai 200 mln€, dato che la nostra stima ha preso come riferimento la media di circa 12 mln€ di opere complementari per ciascun casello moltiplicandola per i 16 caselli di SPV.
Massimo Follesa portavoce CoVePA
Il 04 luglio
- 04-07-2023Il ballo del quaquaraquà
- 04-07-2023Tregue Stellari
- 04-07-2023Prigioniero della Libertà
- 04-07-2022Variante G
- 04-07-2022Notizia bomba
- 04-07-2020Come il biglietto del tram
- 04-07-2020Un tranquillo weekend di paura
- 04-07-2019Libera nos a Malo
- 04-07-2018Escremento Nazionale
- 04-07-20181/Bassano rinasce!
- 04-07-2018Vuoto a rendere
- 04-07-2018Quanto mi sento utile
- 04-07-2016Coppia di giovani alpinisti (lei di Marostica, lui di Rosà) dispersa sull'Ortles
- 04-07-2016Da domani la chiusura per un anno di via Ca' Dolfin
- 04-07-2015Lampedusa dietro l'angolo
- 04-07-2015#nonsoloponte&ossario
- 04-07-2013L'altro Emisfero della città
- 04-07-2013Zetatimenoelle
- 04-07-2012“Abbiamo sfilato per chi non può farlo”
- 04-07-2012Tutto sull'Housing Sociale
- 04-07-2011Danza, musica, arte...e saldi
- 04-07-2010E se un abitante di Voiron volesse...
- 04-07-2009Teresa Cadore: “Senza la moda la vita sarebbe più noiosa”