Ultimora
28 Oct 2025 17:35
Sindaco Cortina, 'le opere strategiche per i Giochi ci sono'
28 Oct 2025 17:16
Ammessa la candidatura di Fabio Bui alle regionali in Veneto
28 Oct 2025 16:46
Verona, in attacco ancora la coppia Giovane-Orban
28 Oct 2025 16:31
Si schianta in auto contro dimora storica di Vicenza, illeso
28 Oct 2025 16:01
Al via la 127/ma edizione di Fieracavalli
28 Oct 2025 15:58
Cold case, dopo 27 anni a processo per duplice omicidio
29 Oct 2025 08:20
Caraibi, uragano Melissa declassato a categoria 3
29 Oct 2025 07:44
PRIME PAGINE | Netanyahu torna a bombardare Gaza, "Hamas ci inganna"
29 Oct 2025 04:26
Trump giunto in Corea del Sud, 'risolverò molte questioni con Xi'
28 Oct 2025 23:12
Favelas di sangue, 64 morti in scontri narcos-polizia a Rio
28 Oct 2025 22:35
Medio Oriente: Netanyahu torna a bombardare Gaza, 'Hamas ci inganna'
28 Oct 2025 22:42
Serie A: Atalanta-Milan 1-1
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pedemontana: “Opere complementari attualmente sospese”
Il CoVePA chiede alla Procura di Venezia la conclusione dell'inchiesta sulle carte della SPV negate a 41 espropriati. E rivela una prescrizione allegata alla delibera regionale: “azzeramento delle opere complementari per i prossimi tre anni”
Pubblicato il 03-01-2014
Visto 4.684 volte
“Azzeramento delle opere complementari della Superstrada Pedemontana Veneta per i prossimi tre anni”.
E' la denuncia lanciata oggi dal CoVePA - Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa una cui delegazione si è recata alla Procura della Repubblica di Venezia per sollecitare la conclusione dell'inchiesta sulla negazione delle carte del progetto dell'infrastruttura (PEF - Piano Economico e Finanziario e Convenzione con il concessionario, compreso il recente Atto Aggiuntivo che sancisce l'aumento dei costi della SPV e del contributo della parte pubblica) a 41 cittadini espropriati.
Secondo quanto appurato dal Coordinamento, in uno dei documenti allegati alla delibera della giunta regionale del Veneto del 10 dicembre 2013 - con la quale il governo veneto ha preso atto del parere favorevole del NUVV (Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici) in merito all’Atto Aggiuntivo della Convenzione e alla revisione del Piano Economico Finanziario - è inserita una postilla che parla appunto di “azzeramento” della viabilità complementare alla SPV.
Attivisti del CoVePA con uno striscione oggi a Venezia
“Una prescrizione tecnico-giuridica - segnala il CoVePA - in cui le opere complementari, utili alla viabilità non a pagamento e a compensazione secondo le numerose richieste delle amministrazioni comunali, sono attualmente sospese, fuori dal contratto.”
Riportiamo di seguito integralmente il comunicato stampa trasmesso in redazione dal portavoce del CoVePA Massimo Follesa:
Comunicato Stampa CoVePA Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
Oggi abbiamo presentato al Procuratore Capo della Repubblica di Venezia la richiesta di dare corso all'ordinanza TAR Lazio 1740/2011. Abbiamo chiesto di incontrare il Procuratore per sapere, dopo un anno, a che punto è l'inchiesta sulla negazione delle carte di SPV a 41 cittadini espropriati.
Chiediamo che la Procura veneziana ci dia il contratto di concessione della SPV del 2009 e le aggiunte del 2013, dopo i ripetuti rifiuti del Commissario Vernizzi. Il nuovo contratto di SPV porta il contributo pubblico oltre a 1 miliardo di €, e azzera le opere complementari fino alla prossima revisione del Piano Economico e Finanziario.
Avere in mano il contratto della concessione di SPV è indispensabile per capire se l'infrastruttura risponda realmente all'interesse della collettività, oppure non nasconda un immenso debito e un danno per tutti. Tale eventualità da sola è capace di azzerare il progetto di finanza stesso e soprattutto gli espropri.
A 3 anni dall'inaugurazione del 2010, questi fatti sono implicitamente confermati dalle correzioni del progetto economico-finanziario e della convenzione di contratto di concessione della SPV sancito con la DGRV n. 2260 del 10 dicembre 2013 pubblicata nel BUR n.116 del 31 dicembre 2013. Per questo il CoVePA , secondo l'ordinanza del TAR Lazio del 2011, chiede che la Procura di Venezia prelevi quanto in data 22.11.2013 il Commissario Delegato ha trasmesso, alla Regione Veneto, per le valutazioni di competenza, il PEF con annessa relazione predisposti dalla società concessionaria e lo schema di atto aggiuntivo alla convenzione del 21.10.2009 (rep. n. 24389 raccolta n. 12922 del Notaio Dott. Alberto Gasparotti in Mestre), con i relativi allegati.
La cosa è sconcertante e giustificherebbe non solo le forche ma qualcosa di più pesante, altro che mascherate davanti alla villa di qualcuno. Soprattutto perché nell'allegato A alla DGRV2260/13 si parla di azzeramento delle opere complementari per i prossimi tre anni. Si tratta della viabilità complementare alla SPV non a pagamento, e se leggiamo questo insieme agli aumenti stratosferici dei pedaggi la cosa deve preoccuparci perché la SPV con il nuovo progetto di sottosviluppo, ha portato il contributo pubblico da 173mln€ a oltre 1 mld€. E Zaia dall'alto della sua ruspa simbolo di desolazione, insieme al suo supercommissario, continuano a tenere segreti contratto e progetto finanziario.
Da questi atti si scopre che oltre all'assenza della gratuità della SPV a chi potrebbe forse servire, che il contributo pubblico è salito a oltre 1.050,9 mln€. E' diviso in tre parti: un importo in conto capitale complessivo di 614,9 mln€ e trova copertura con il Decreto MIT-MEF n. 353/2012 e con il successivo Decreto MIT n. 41/2013 per 244.9 mln€, nonché a valere sulla disponibilità finanziaria di cui al Decreto MIT-MEF n. 268/2013 per 370 mln€; un importo di 436 mln€ massimo in conto esercizio, come meglio disciplinato dagli artt. 14 e 15 della Convenzione in ragione dei flussi di traffico.
Non sappiamo se dobbiamo aggiungere anche i 173 mln€ che la Regione si è impegnata a versare dal 2009. Nell'allegato A alla DGRV2260/13 a pagina 4 con una prescrizione tecnico-giuridica salta fuori una postilla all'articolo 8 comma 6 della convenzione negata, in cui le opere complementari, utili alla viabilità non a pagamento e a compensazione secondo le numerose richieste delle amministrazioni comunali, sono attualmente sospese, fuori dal contratto.
Cosa pensino certi sindaci avvezzi ad ingoiare di tutto non lo sappiamo, ma sappiamo che se le vorranno dovranno pagarsele i veneti. Questi ulteriori importi saranno probabilmente a carico della Regione Veneto o delle province per un importo che si aggira intorno ai 200 mln€, dato che la nostra stima ha preso come riferimento la media di circa 12 mln€ di opere complementari per ciascun casello moltiplicandola per i 16 caselli di SPV.
Massimo Follesa portavoce CoVePA
Il 29 ottobre
- 29-10-2024Strada della Fratellanza
- 29-10-2024Cess Container
- 29-10-2024Englishman in Bassano
- 29-10-2022O mia cara finestra
- 29-10-2021Che il Museo ci Guidi
- 29-10-2020L'Olivo della guerra
- 29-10-2020Un buco nell’acqua
- 29-10-2019Il Finto Onto
- 29-10-2018La notte più lunga
- 29-10-2018Gli acquartierati
- 29-10-2018Attenti al fiume
- 29-10-2016La guerra in 3D
- 29-10-2016Museo all'Amatriciana
- 29-10-2014Sgominata la “banda dell'oro”
- 29-10-2014ZetaTiElle!
- 29-10-2014Il nuovo Consorzio del quadruplice Astuni
- 29-10-2014Donazzan e Ciambetti: “La caserma Montegrappa sarà della Regione Veneto”
- 29-10-2013I Conti non tornano!
- 29-10-2013Picchiava assistita 72enne, badante arrestata a Bassano
- 29-10-2012Renzo per Renzi
- 29-10-2012Si è spento l'avvocato Alfredo Andriollo
- 29-10-2012L'energia per il depuratore? Sarà “fatta in casa”
- 29-10-2011Nasce il menù interreligioso
- 29-10-2011“Gli istituti tecnici sono le scuole dell'innovazione”
- 29-10-2010Bassano senza fili
- 29-10-2009Multe: la Polizia Locale “mitraglia” gli alpini
- 29-10-2008Aperto a Rosà il primo distributore di latte fresco
Più visti
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.500 volte


