Ultimora
18 Mar 2024 16:07
Gli alberi del parco si chiameranno come i bimbi del paese
18 Mar 2024 15:45
Alla Cini di Venezia la mostra Visi dedicata a Mendini
18 Mar 2024 14:49
Università di Padova in aiuto alle donne vittime di violenza
18 Mar 2024 14:22
Cronaca
18 Mar 2024 13:55
A scuola di gondola, in barca i bambini delle scuole di Venezia
18 Mar 2024 13:48
Calcio: Hellas, società di Setti chiudono ogni causa con Volpi
18 Mar 2024 23:00
Juan Jesus: Acerbi mi ha detto "vai via, sei solo un negro"
18 Mar 2024 21:15
Russia, Putin festeggia la rielezione sulla Piazza Rossa. Usa e Europa: il voto è stato una farsa
18 Mar 2024 20:31
Fake news sulla morte di Carlo, Londra smentisce i media russi
18 Mar 2024 20:19
Governo diviso sul voto russo, scoppia il caso Salvini
18 Mar 2024 20:31
Quattro anni dal Covid, Mattarella, 'una sfida vinta assieme'
18 Mar 2024 19:58
Cambia la demografia, Intesa supporta senior e cargiver
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Comunità Montane al capolinea
Il consiglio regionale del Veneto approva in serata la legge sulle Unioni dei Comuni Montani. Sostituiranno le Comunità Montane, in scadenza il 31 dicembre 2012. Bond (Pdl): “Non saranno carrozzoni, ma enti che funzioneranno a costo zero”
Pubblicato il 19-09-2012
Visto 3.303 volte
Il consiglio regionale del Veneto ha approvato questa sera a Venezia il progetto di legge sulle Unioni dei Comuni Montani, che indica le modalità di esercizio in forma associata di funzioni e servizi da parte dei Comuni di montagna.
La legge - primi firmatari Costantino Toniolo e Dario Bond (Pdl), Piero Ruzzante e Sergio Reolon (Pd) e Matteo Toscani (Lega Nord) - è stata approvata con i voti favorevoli di Pdl, Lega Nord e Pd. Contrari: Federazione Sinistra Veneta, Gruppo Misto-Verso Nord, Unione Nord Est e Udc.
La norma approvata va a integrare la nuova legge regionale sui servizi associati approvata in consiglio il 27 aprile scorso, norma che - in ossequio alla disciplina nazionale - ha fissato al 31 dicembre 2012 la fine delle Comunità Montane, che saranno trasformate nelle nuove Unioni degli enti locali.
Uno scorcio del Brenta tra Valstagna e Carpanè (foto Alessandro Tich)
L’Unione dei Comuni Montani avrà una duplice valenza: da un lato rispettare le prescrizioni legislative nazionali, dall’altro preservare il patrimonio di esperienze e professionalità cresciuto all’ombra delle Comunità montane.
“Questo significa - afferma il capogruppo Pdl Dario Bond - che non ci sarà nessuna ripercussione né sul piano occupazionale né su quello dell’erogazione dei servizi ai comuni associati e ai cittadini”.
Stando alla normativa, le Unioni dei Comuni Montani succederanno in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi della corrispondente Comunità Montana e potranno anche modificare i propri confini a patto che la popolazione di ogni Unione montana non risulti inferiore ai 5 mila abitanti.
“La giunta regionale - spiega ancora Bond - avrà sessanta giorni per deliberare sulle modalità e sui tempi di attuazione della legge, coinvolgendo innanzitutto i consigli comunali. Adesso la palla passa alla giunta. Il Consiglio ha fatto la sua parte dimostrando ancora una volta come la montagna possa contare sulla massima attenzione. Qua non parliamo di carrozzoni ma di enti che hanno dimostrato di funzionare praticamente a costo zero”.
Dal fronte Pdl arriva anche il commento a caldo del presidente della I Commissione (Programmazione - Enti Locali) Costantino Toniolo: “Siamo di fronte ad una grande riforma. Con la norma approvata questa sera, rispetto al resto del territorio veneto diamo una spinta maggiore ai Comuni di montagna all'associazionismo: di fatto obblighiamo i municipi (quelli sotto i 5mila abitanti) delle cosiddette terre alte a esercitare le funzioni fondamentali attraverso le Unioni. Situazione che non avviene con la stessa insistenza per i Comuni di pianura. Alle funzioni fondamentali poi i Comuni associati montani potranno aggiungere tutta un'altra serie di funzioni che decideranno di esercitare tramite l'Unione: questo fatto introdurrà economie di scala significative.”
“Il disegno che emerge dal lavoro che abbiamo realizzato in commissione e in consiglio - conclude Toniolo - è che di fatto viene depotenziata la Provincia, vengono potenziati i poteri dei Comuni e data una forte spinta associativa agli stessi al fine di fare in modo che i municipi siano in grado di affrontare tramite le Unioni ciò che per ora non riescono a gestire.”
La riforma interessa direttamente anche il nostro territorio: la Comunità Montana del Brenta - istituita nell'ormai lontano 1971 come tutte le altre Comunità Montane del Veneto a seguito della legge regionale “Nuove norme per lo sviluppo della montagna” - sta per concludere la sua ultra quarantennale attività.
Lo scioglimento dell'ente sovracomunale di Carpanè di San Nazario darà quindi spazio a una nuova forma di aggregazione istituzionale tra i Comuni della Valle del Brenta.
Il 19 marzo
- 19-03-2023Ritorno al Futuro
- 19-03-2021C'era una volta l'Asparago
- 19-03-2021Andreotti sul Ponte
- 19-03-2021Uccellato
- 19-03-2020On the road
- 19-03-2020Il virulento
- 19-03-2019Diritto a rovescio
- 19-03-2018Non ci resta che piangere
- 19-03-2015Breganze, furto di scarpe da Mengotti per 50mila euro
- 19-03-2014L'asparago cambia marcia
- 19-03-2014M5S Bassano del Grappa: una serata sulle “Città di Transizione”
- 19-03-2014Maria Nives, l'anticipatrice
- 19-03-20145 Stelle diviso 2
- 19-03-2011Asparago Bianco di Bassano DOP pronti … via!
- 19-03-2011La Pedemontana? Passa anche da Piazza Libertà
- 19-03-2010Scenari di un Veneto in noir
- 19-03-2010Vaccinazione antirabbica, ultima chiamata
- 19-03-2009“Concerto di Primavera” dei Lions: musica e solidarietà coi Solisti Veneti