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Bimbo di cinque anni disperso a Ventimiglia
Cartigliano caput mundi, o quanto meno “capitale economica” del bassanese. Parte infatti da lì l’idea di prendere sul serio il problema del declino demografico che rischia di frenare la nostra economia e far crollare gli equilibri della società italiana. Gli imprenditori, che generalmente a differenza della politica parlano poco e si affidano alle cose concrete, hanno deciso quindi di mettere mano al portafoglio per investire sul futuro del territorio in cui vivono e lavorano.
Al progetto, nato da una preoccupazione concreta e materiale di Ilenia e Alessandro Cappeller, titolari della Cappeller Spa, e degli altri “fondatori”, Compostella Rottami srl, Officine di Cartigliano Spa, Spallinificio BM, Carrozzeria BS e Vicenza Mode srl, è stato dato un nome evocativo, ovvero Giano “Fabbrichiamo il futuro”. Il dio che nella mitologia degli antichi era la divinità degli inizi e delle origini, che guardava al passato e contestualmente anche al futuro. L’obiettivo, che è basato su un assunto semplice: ci attende un futuro fosco se rimangono le “culle vuote”, ha un orizzonte temporale a medio-lungo termine ma avrà effetti quasi immediati. Ovvero sostenere le famiglie e i loro figli, che saranno gli uomini e le donne del domani, mettendo insieme risorse comuni (soldi) e rendere incentivante la permanenza nel territorio (servizi). Se si spopola una cittadina, o un piccolo paese, in questo caso Cartigliano, anche l’economia locale muore.
Il progetto Giano, nella prima fase della sua esperienza, si appoggerà giuridicamente alla fondazione “Insiemealtovi Onlus”, attiva nel territorio vicentino con molteplici attività a fini sociali. La partnership associativa si è resa necessaria perché la costituzione di una fondazione costa in spese burocratiche-amministrative circa 70.000 euro, risorse che i fondatori di Giano vogliono dedicare interamente agli obiettivi associativi. Ma nello specifico cosa farà Giano a Cartigliano?

Alessandro Cappeller (Cappeller Spa)
Dalla lettera d’intenti dei fondatori si legge: “Proporre, elaborare, studiare e finanziare progetti finalizzati a supportare le famiglie di Cartigliano nella crescita dei propri figli ed alla fruizione dei servizi per l’infanzia; proporre, elaborare, studiare e finanziare progetti finalizzati a supportare gli istituti scolastici di Cartigliano per migliorare il servizio proposto, ivi comprese iniziative multiculturali, artistiche, sportive, ricreative, di gemellaggio con altri paesi”. Il sogno degli imprenditori cartiglianesi è quello di limitare tutte le preoccupazioni materiali e non, che si traducono non solo in soldi ma anche nella facilitazione dei tempi vita-lavoro delle famiglie, che fanno desistere le giovani coppie dal mettere al mondo figli. Si parte da Cartigliano, fanno sapere i fondatori, con il desiderio nel prossimo futuro di poter allargare l’attività ad un’area più ampia del bassanese. La demografia, come abbiamo scritto qualche settimana fa sulle pagine di Bassanonet, grazie alle simulazioni sulla natalità messe nero su bianco dalla demografa bassanese Maria Letizia Tanturri (La città che muore), è una cosa maledettamente seria anche per il dinamismo e le prospettive di crescita dell’economia locale. Il rischio tra qualche anno, non lontanissimo, è che non solo mancheranno i tecnici specializzati per mandare avanti le nostre fabbriche ma mancheranno, numeri alla mano, anche gli operai. E se la politica dorme, gli imprenditori, per tentare di arginare l’”inverno demografico”, sono disposti a metterci soldi e risorse.
Il progetto prevede due tipi di sostenitori: i senior (imprese, liberi professionisti, commercianti e artigiani) che sottoscriveranno una quota proporzionale al fatturato, stabilita inizialmente nello 0.035% del fatturato di ogni anno sociale, con una soglia minima di ingresso fissata a 500 euro annui. L’impegno minimo durerà 5 anni e la quota non supererà comunque lo 0.05% del fatturato. Sono previsti poi i sostenitori junior con una quota minima fissata in 150 euro annui e infine i simpatizzanti con una quota annua di 50 euro.
La presentazione del progetto avverrà venerdì 23 aprile alle ore 11 nella splendida cornice del salone nobile di villa Cappello a Cartigliano.
Sulla pagina Facebook di Giano “Fabbrichiamo il futuro” sarà possibile inoltre seguire in diretta la conferenza stampa. Le aziende senior che hanno dato finora l’adesione sono Cappeller SPA, Compostella Rottami Srl, Spallinificio Bm, Officine di Cartigliano, Carrozzeria Bs, Carrozzeria Zanotto Sas, Vicenza Mode Srl, Guidolin Stampi Snc, Righetto Ferdinando & Figli, Compostella A. Srl, Riccardo Urnato fotografo, Sartor Legnami. Tra gli junior: F.lli Bresolin, Immobiliare Palladio Snc, Zonta Vilma Abbigliamento, Elvem Srl, Bresolin Ruggero, Bar Centrale, Panificio Pasticceria Marostica Mario Snc, Fonderia Pegoraro e Bar da Fernando.
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