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L'impercettibile leggerezza del ferro
Dal 28 maggio alla Chiesetta dell'Angelo le “Forme Significanti” di Libera Carraro. La scultura in ferro diventa essenza, disegnata dalla materia e trasfigurata dalla luce
Pubblicato il 26-05-2011
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Apre sabato 28 maggio, alle 18.30, organizzata dall’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa, l’ultima mostra della sessione primaverile della Chiesetta dell’Angelo che presenta le creazioni dell’artista Libera Carraro.
Veneziana della Riviera del Brenta, nata a Dolo e residente a Fiesso d’Artico, Libera Carraro è artista versatile, aperta a continue esigenze di approccio ad una poliedrica varietà di interessi, di tecniche, di esperienze espressive, dall’affresco alla ceramica, alla grafica, alla pittura, all'elaborazione del ferro.
In tale percorso personale e variegato è tuttavia particolarmente formativa la frequenza ai corsi di Emilio Vedova da cui trae sicurezza gestuale e di segno e la familiarità con lo sperimentalismo di Mario Merz che l’avvicina agli assemblaggi materici.

Libera Carraro: “Duplicità di vedute” (particolare)
Nell'esposizione bassanese, introdotta da tre disegni a china del 2002-03, Libera Carraro ha inteso presentare le sue sculture in ferro del periodo 2007-2009: ovvero i suoi simulacri o essenze di sculture, “forme significanti” di esiguo spessore, grafismi materici che - liberati dall’obbligo rigoroso della legge fisica peso-spazio-volume - evadono la plasticità corporea verso l’aspirazione all’essenza del segno.
Queste sagome vagano libere nello spazio, si espandono, si complicano in un continuo alternarsi di equilibri instabili; nate da un’esigenza naturalistica (foglie, fiori, elitre, antenne) divengono pure emozione sensoriali.
Le lastre di ferro appena sagomate sono rielaborate, incise, corrose e abrase, trasformandosi in strutture extra-naturali, ispirate alla trasfigurazione operata dalla luce sul corpo metallico.
La mostra, curata da Flavia Casagranda, sarà aperta da sabato 28 maggio a domenica 12 giugno 2011 con orario 16-20 da martedì a domenica. Ingresso libero
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