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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Occhi di ragazza, per guardare a tradizione e futuro della ceramica
Il racconto di Maria Martina Bergamin e Gaia Bresolin, destinatarie di una borsa di studio della Fondazione Roi: una bella Storia Pop
Pubblicato il 21-01-2025
Visto 5.953 volte
Venerdì 17 gennaio, il Teatrino Costenaro ha ospitato il primo incontro targato 2025 della rassegna “70+40+190= 300 Storie Pop”, curata da Eleonora Zampieri e Marco Maria Polloniato. Titolo dell’incontro: “Tradizione e futuro: borsa di studio Roi per la ceramica contemporanea”.
Protagoniste dell’appuntamento due giovani borsiste, Maria Martina Bergamin e Gaia Bresolin, che hanno svolto il loro studio al Museo civico della ceramica "Giuseppe De Fabris" di Nove per il perfezionamento in metodologie e tecniche “applicate al decoro e ai modelli novesi della ceramica artistica, dal Settecento a oggi”. Le due ragazze erano attorniate dai loro mentori, ovvero Mario Bertolin, Gianni Bucco, Elisabetta Nicoli, Nadir Stringa e Mariano Tafferini. Un doppio salto generazionale dove le distanze sono state annullate dalla passione comune e forte per l’arte, impulso che naviga fiumi dall’andamento antico ma percorsi da acque sempre nuove.
Maria Martina Bergamin e Gaia Bresolin con i protagonisti dell'incontro al Teatrino Costenaro (foto Mirco Vettore)
Finanziate dalla Fondazione intitolata al marchese Giuseppe Roi, le borse di studio hanno lo scopo di valorizzare i giovani talenti e di far apprendere e approfondire sotto la guida di maestri e studiosi del territorio le principali nozioni teoriche e pratiche che governano la realizzazione dei manufatti in ceramica. Destinatarie del sostenimento alle spese in questa occasione sono state due studentesse: due un numero minimo ideale, è stato affermato, anche per i meccanismi di stimolo e di sostegno reciproco che hanno guidato l’attività in accoppiata delle giovani. Certe tecniche se non perpetuate o trasmesse con cura, stanno via via scomparendo dall’utilizzo, hanno dichiarato i maestri ceramisti, da qui l’importanza di un dialogo teso tra esperti e ragazzi, volto al mantenimento del patrimonio della tradizione artistica che fece grande il territorio e alla sua evoluzione.
Il Sindaco di Nove, Luca Rebellato, ha annunciato tra l’entusiasmo generale la ripartenza di un corso di ceramica presso il Liceo artistico novese, evento salutato anche dalla Dirigente Scolastica Chiara Riello come opportunità importante per i giovani e per il territorio, sia riguardo al mercato globale, sia come ponte tra patrimonio culturale e design. Spazio poi ad altri interventi, tra gli altri quello di Lorena Brunello e Ettore Dal Santo, che hanno illustrato la natura e il percorso intrapreso negli anni dell’iniziativa benefica. In una carrellata di fotografie, è stata ricostruita in sintesi la storia delle borse di studio assegnate nel tempo e dei numerosi fruitori.
Le ragazze in seguito hanno dato vita al loro racconto corredato di immagini — presenti a titolo esemplificativo alcune opere realizzate durante il percorso di studio — e hanno descritto con semplicità e gratitudine l’esperienza intensa, indimenticabile, fatta in questi mesi. I loro maestri hanno lodato in modo concorde i rapidi progressi che sono stati ottenuti dalle studentesse, e la qualità delle loro produzioni: due giovani che si sono dimostrate subito talentuose, motivate ed appassionate. Nei loro propositi, la continuazione dell’esperienza a contatto mondo della ceramica, in assetto formativo e lavorativo.
Dal 6 febbraio, sarà possibile ammirare gli esiti realizzati su terraglia e maiolica dalle due borsiste all’interno del Museo civico di Nove, a loro sarà infatti riservata un’esposizione dei migliori lavori eseguiti. Fino al 1 febbraio alcune opere saranno ospitate nella sede della Collezione Costenaro.
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