Ultimora
22 Oct 2025 18:47
Emily In Paris 5, "a Roma tutto è possibile"
22 Oct 2025 17:09
Danneggiano monitor stazione ferroviaria, 7 minori denunciati
22 Oct 2025 14:32
Al via protezione antincendio cupole Basilica del Santo a Padova
22 Oct 2025 12:52
Manildo, osceno su spazi elettorali scritta 'a morte ebrei Pd'
22 Oct 2025 11:50
Da Belluno sistema crioterapia per i campioni d'Asia di volley
22 Oct 2025 10:57
Cibo come 'farmaco epigenetico' per la salute
23 Oct 2025 08:52
Oggi il Consiglio Ue, Meloni a Bruxelles
23 Oct 2025 08:48
Il nuovo album di Tiziano Ferro, racconta il divorzio e le insicurezze
23 Oct 2025 08:41
Via libera alle nuove sanzioni Ue contro Mosca: "Grande giorno per l'Europa e l'Ucraina"
23 Oct 2025 08:39
Scontro frontale tra due auto nel Bolognese, muore bimbo di 7 anni
23 Oct 2025 08:22
++ Frontale tra due auto nel Bolognese, muore bimbo di 7 anni ++
23 Oct 2025 08:18
I Reali inglesi sbarcati a Roma, oggi attesi in Vaticano
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Vizi e vizietti sempreverdi, al Caffè
Martedì 1 febbraio, Michele Placido diretto da Paolo Valerio ha portato in scena al Remondini il secondo spettacolo di È ora di Teatro! facendo rivivere la celebre bottega del caffè di Goldoni
Pubblicato il 03-02-2022
Visto 4.993 volte
Martedì 1 febbraio, è andato in scena al Teatro Remondini il secondo spettacolo della rassegna “È ora di Teatro!”, che ha portato sul palcoscenico bassanese una celebre commedia di Carlo Goldoni, La bottega del caffè, in una rappresentazione diretta da Paolo Valerio.
Interpretata con il ruolo di protagonista da Michele Placido, la produzione, firmata Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro della Toscana e Goldenart Production, ha visto impegnati nella ricostruzione della vita settecentesca ma in realtà senza tempo che scorre nella piazzetta di una Venezia resa immortale da Goldoni un gruppo affiatato di attori a fare da comprimari al famoso Don Marzio: in ordine alfabetico, Luca Altavilla (Trappola), Emanuele Fortunati (Eugenio), Ester Galazzi (Vittoria), Anna Gargano (Lisaura), Vito Lopriore (Pandolfo), Francesco Migliaccio (Ridolfo), Michelangelo Placido (figlio di Michele, Flaminio-Conte Leandro), Maria Grazia Plos (la pellegrina Placida).
All’apertura del sipario si staglia sul fondale un enorme stabile dalla foggia veneziana un po’ casa di bambola, con la quarta parete aperta che consente di guardare-spiare cosa avviene all’interno. Senza separazione dunque anche negli oggetti di scena il pubblico e il privato. Il primo, antenato di un moderno dehor, accoglie i tavolini della bottega del caffè del commerciante Ridolfo, custodita in malo modo dal servitore Trappola (un nome, una garanzia per il garzone).

La bottega del caffè, diretto da Paolo Valerio
In realtà con diversi esiti prosperano altre botteghe nel campiello: oltre alla bottega del caffè un po’ in difficoltà, c’è la casa del barbiere dall’economia sempreverde e poi quella del gioco, dal profitto fiorente; ai piani alti stanno le stanze della bella ballerina Lisaura, incipriate e profumate di ambiguità per il sospetto di facili costumi che macchia la reputazione della giovane. Nel coro di questo inno al commercio prospera anche la bottega senza insegna del Don Marzio “napolitano”, così Goldoni. Placido gli toglie la patina partenopea e impersona un signore avanti con l’età e con l’orologio un po’ “tocco” che per passatempo si occupa della vendita di pettegolezzi e maldicenze, un’impresa in proprio di fake news, si direbbe al giorno d’oggi.
Lo spettacolo si apre con gli attori in abiti settecenteschi (a cura di Stefano Nicolao), che indossano sul volto la celebre bauta, un vero e proprio costume essa stessa, come tradisce il nome, che da una parte protegge chi la porta da sguardi indiscreti, dall’altra dichiara la maschera che tutti, personaggi goldoniani in scena o meno, quando siamo in società rappresentiamo. Il breve quadro, quasi un’istantanea, si ripeterà altre due volte, a spaziare i tre atti che qui diventano un atto unico suddiviso in tre momenti. L’intermezzo con il calare delle luci e la sottolineatura musicale getta un’ombra drammatica per niente in attrito con le risate suscitate dalle note battute, perché il dramma c’è in questa commedia, e neanche tanto nascosto.
Tutti qui mercanteggiano e mirano al proprio vantaggio, anche chi finge di aiutare, biscazzieri e ballerine, mercanti e pellegrine, garzoni e mogli gelose: non è che il pettegolo Don Marzio, che sarà quello condannato all’unanimità sulla pubblica piazza, sia in fondo il migliore tra tutti loro, pare dirci Goldoni?
Michele Placido nella sua interpretazione regala un po’ di ingenuità in più al personaggio, ne fa un impiccione bugiardo il cui comportamento non suscita mai indignazione, piuttosto la benevolenza posticcia e noncurante che a volte si destina ai vecchi. Gli altri personaggi che nel copione originale sono carichi di ambiguità qui sono impersonati dagli attori attraverso la cifra del gioco e divertono il pubblico, che finisce per associare “la porta di dietro” destinata a traffici e malaffare solo alla dimora della bella ballerina che balla per conquistare il già conquistato Conte Leandro (solo perché è Conte, ovvio). Migliaccio ha caratterizzato un Ridolfo che in un parallelo automatico con il presente ha evocato le lamentazioni di tanti commercianti in difficoltà ma ben troppo “ristorati”, è stato applaudito caldamente nel finale. Non sono mancati un paio di inserti-omaggio da parte della Compagnia al pubblico bassanese con citazioni fuori programma, anche dell’immancabile “grappa”, spot davvero non necessari ma che paiono sempre graditi agli spettatori.
A fine spettacolo, Placido e il suo gruppo hanno chiesto un applauso in ricordo dell’attore Paolo Graziosi, appena morto per Covid al San Bortolo di Vicenza.
Il 23 ottobre
- 23-10-2024No Martini, Sì Patti
- 23-10-2023Francesco von Ponte
- 23-10-2021Viale delle Scosse
- 23-10-2020#Si Scambia
- 23-10-2018€ssere o non €ssere
- 23-10-2018El bagno xe pronto
- 23-10-2017I dialetti del gusto
- 23-10-2017L'altra metà del cielo
- 23-10-2016Vicenza: due incontri sulla sessualità
- 23-10-2016Il culto si fa in quattro
- 23-10-2015Fiction: ancora modifiche alla viabilità
- 23-10-2015Bassano: domenica si vota per i Consigli di quartiere
- 23-10-2014Candidata a rischio
- 23-10-2014Sparò a due ladri, rinviato a giudizio. Finco: “Avrei agito proprio come lui”
- 23-10-2014I Have a Dream
- 23-10-2013Commissariata l'impresa della Cittadella della Giustizia
- 23-10-2012L'insieme fa la forza
- 23-10-2012E il sindaco Olivo...diventa un videogame
- 23-10-2012Etra: “Trasparenti come l'acqua”
- 23-10-2011E' choc per la morte di Simoncelli
- 23-10-2010“Cose dell'altro mondo”: parla il regista
- 23-10-2010Il “blitz” della leonessa Ilaria
- 23-10-2010La Russa: “Le minacce non appartengono alla nostra cultura”
- 23-10-2008"Muoversi senza motore"
Più visti
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 6.908 volte