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Redazione
Bassanonet.it
©anova Brand
L'associazione culturale Metamorfosi di Roma si è aggiudicata il bando del Comune di Bassano per il diritto allo sfruttamento commerciale dei diritti di immagine delle opere di Antonio Canova conservate al Museo Civico
Pubblicato il 10-08-2013
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Dal Museo civico bassanese un nuovo episodio viene a dimostrare, come informa un comunicato del Comune, "che la cultura può essere una voce in attivo capace di creare opportunità economiche".
Il patrimonio canoviano di proprietà del Comune di Bassano del Grappa è oggi conservato nel Museo Biblioteca Archivio, in parte esposto al pubblico nel Salone Canoviano, ma per la maggior parte custodito nel Gabinetto Disegni e Stampe per la sezione grafica, mentre il corposo Epistolario è conservato in Biblioteca. Questa eccezionale raccolta di opere e di documenti hanno reso il Museo Civico noto in tutto il mondo e molto spesso proprio da qui deve avviare le proprie ricerche chi intenda approfondire la conoscenza dell’opera canoviana.
Si tratta di una “fortuna”, quella della fama di Antonio Canova, che sembra percorrere i secoli senza conoscere crisi, e che si rinnova nel corso del tempo attualizzandosi sempre. L’opera di Antonio Canova, lungi dal restare confinata nel tempo e nello spazio delle sue origini, riesce a dominare lo scenario scultoreo internazionale di sempre, continuando a risvegliare gli interessi e i gusti artistici dell’uomo contemporaneo: ancora una volta una “fortuna” quindi, questa volta anche per l’Amministrazione comunale di Bassano del Grappa, che può continuare ad avvalersi del suo genio, intuendone le possibilità di una sorta di brand di valore assolutamente universale.
L’Amministrazione comunale di Bassano del Grappa, tramite la direzione del Museo civico, ha bandito nel 2012 una procedura di gara per lo sfruttamento commerciale del diritto di riproduzione delle opere canoviane di proprietà (disegni, monocromi, gessi, bozzetti in terracotta ).
È stata così aggiudicata all’associazione culturale Metamorfosi di Roma la licenza per lo sfruttamento dei diritti d’immagine della creatività canoviana custodita nel Museo bassanese; il relativo contratto di concessione della licenza, recentemente siglato, prevede una sorta di “affitto” del diritto di riproduzione delle immagini canoviane per la durata di quattro anni.
Si tratta di un’operazione di “licensing” relativa ai beni culturali che non trova precedenti nell’attività della pubblica amministrazione italiana ma che si legittima nel Codice dei Beni Culturali, la legge che riconosce possibilità di sfruttamento anche commerciale del patrimonio artistico nazionale anche per i beni culturali di proprietà pubblica. L’operazione di “affitto” di questa licenza determinerà l’ingresso nelle casse comunali di un corrispettivo fisso di € 76.000,00 oltre al versamento di una percentuale (royalty) pari al 4,5% sul fatturato derivante dallo sfruttamento della licenza.
Tutti i prodotti realizzati (dall’abbigliamento al merchandising museale, gadgets, oggettistica varia e via dicendo) dovranno riportare la dicitura che segnali il copyright del Comune di Bassano del Grappa e l’esclusività dei diritti; in ogni caso le immagini canoviane non potranno essere associate alla propaganda di convincimenti di natura politica, sindacale, filosofica, religiosa o razziale e nemmeno alla produzione e/o distribuzione di tabacco, armi, pornografia.
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