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Alessandro TichAlessandro Tich
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Life & Style

L'Australia dietro l'angolo

"Non c'è niente come l'Australia": Teatro Remondini "sold out" per la serata organizzata da Listrop Tour Operator. Da Sydney a Kangaroo Island e dall'Outback alla Grande Barriera Corallina, informazioni e curiosità sul "viaggio dei sogni"

Pubblicato il 02-04-2012
Visto 4.232 volte

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Il Teatro Remondini di Bassano del Grappa è “sold out”, strapieno in ogni ordine di posti. Sul palcoscenico, però, non c'è un attore famoso o una compagnia teatrale di grido, ma un intero continente. Una terra lontanissima: talmente remota che rappresenta per molti italiani il “viaggio dei sogni”.
Eppure l'Australia, l'universo “down under” collocato nella parte opposta del pianeta, non è così irraggiungibile. Anzi, le opportunità turistiche offerte dal Continente Rosso ne fanno una meta di sorprendente interesse.
Anche perché, come può confermare chi ci è già stato, “Non c'è niente come l'Australia”: come afferma anche il titolo della serata speciale organizzata da Listrop Tour Operator, in collaborazione con l'Ente del Turismo Australiano.

"Non c'è niente come l'Australia": il Continente Rosso protagonista al Teatro Remondini di Bassano

Un evento per conoscere da vicino le bellezze e le peculiarità di una delle “grandi destinazioni turistiche” in assoluto di maggior fascino, e soprattutto per capire “perché andare fino all'altra parte del mondo”.
Quello dell'Australia, in realtà, è un fenomeno di cultura turistica molto particolare.
Pochi Paesi al mondo concentrano infatti un così grande numero di simboli e “icone” conosciute da tutti, e ben presenti nell'immaginario collettivo: dal boomerang al didgeridoo; dall'Opera House di Sydney ad Ayers Rock, o Uluru per la cultura aborigena; dai canguri ai koala; dagli Australian Open di tennis al cappello di Crocodile Dundee.
Eppure l'Australia resta un continente misconosciuto, nel senso che poco si sa - o si ha scarsa percezione - della reale entità del suo sterminato territorio.
A cominciare dalle dimensioni: pari a due volte e mezza il continente europeo.
Una delle slides presentate nel corso della serata che maggiormente colpiscono il pubblico mostra una cartina dell'Europa sovrapposta a quella dell'Australia, che dimostra con efficacia quanto sia piccolo il Vecchio Continente in confronto al perimetro geografico del “Nuovo Mondo”. Da Perth a Sydney, ovvero dal lato ovest a quello est, ci vogliono 5 ore di aereo. Un Paese gigantesco abitato da appena 21 milioni di persone, un terzo dell'Italia, concentrate in gran parte sulle città della costa.
Il resto è l'Outback, “lo spazio infinito dove non c'è nulla”.
Sul palco del Remondini Matteo Prato, country manager per l'Italia di Tourism Australia, e Giancarlo Truffa, marketing manager per l'Italia di South Australia, giunti appositamente da Torino, prendono idealmente per mano il folto pubblico presente accompagnandolo - con un video introduttivo e una serie di slides brillantemente commentate - alla scoperta dei tanti volti del continente australiano.
“Lo slogan “Non c'è niente come l'Australia” - spiega Prato - è nato dagli australiani, a cui l'Ente del Turismo nazionale ha chiesto di spiegare perché, secondo loro, la loro terra è così unica. Sono state raccolte 60mila foto, esperienze e testimonianze.”
L'Australian Tour presentato dai due ospiti invitati a Bassano da Listrop Tour Operator parte dalle città - Sydney e Melbourne - “dove qualità della vita è veramente buona”, perché gli australiani “amano godersi la vita e le città sono fatte per godersele, cosa che viene percepita anche dal turista”.
Attraverso la Great Ocean Road - passando accanto ai “Dodici Apostoli”, i meravigliosi faraglioni australiani - si raggiunge il South Australia, con Adelaide e il suo “museo aborigeno più importante d'Australia” e le colline che producono ottimo vino.
Da non perdere Kangaroo Island, paradiso faunistico che oltre alle colonie di canguri da cui prende il nome permette l'incontro ravvicinato con l'inconsueta fauna autoctona: leoni marini sulla spiaggia, koala, echidne, pinguini.
Colpisce anche l'immagine di un lussuoso lodge in mezzo alla vegetazione dell'isola: “Il lusso, per gli australiani - spiega Giancarlo Truffa - non è fare vita notturna o quant'altro, ma avere la possibilità di trovarsi in un luogo come questo.”
Dal South Australia verso nord parte l'Outback, la terra sconfinata e dei rettilinei infiniti, attraversati dai canguri e dagli emù, dove il treno è lungo due chilometri e mezzo e nelle fattorie sperdute - una delle quali, da sola, è grande come il Belgio - il medico di famiglia arriva in aereo e i bambini delle elementari fanno scuola in collegamento radio.
E' il grande fascino del “Red Center” e del Northern Territory: un deserto rosso al cui centro geografico sorge Ayers Rock, ovvero Uluru, la montagna-icona che per gli aborigeni ha una valenza sacra, “che va vista al tramonto, meglio con guida aborigena”.
Andando più a nord si raggiunge il Parco Nazionale Kakadou - “dove siamo più vicini a Bali che a Sydney” e dove l'incontro ravvicinato, questa volta, è coi coccodrilli - terminando a nordest nel Queensland, “the Sunshine State”, per l'incomparabile esperienza della Grande Barriera Corallina, 2500 chilometri da esplorare dall'alto o sott'acqua, o per addentrarsi nella sorprendente foresta tropicale.
Veloci istantanee alla scoperta dell'Australia: un'esperienza speciale per viaggiatori di lunga distanza ai quali sarà proposto un pacchetto di viaggio di 18 giorni, che Listrop Tour Operator - il cui presidente Paolo Trevisan ha presentato nell'occasione l'atteso catalogo viaggi 2012-2013 - sta predisponendo per la primavera dell'anno prossimo.
Insomma: “Non c'è niente come l'Australia”. Provare per credere. Di solito chi arriva dall'altra parte del mondo ha voglia di ritornarci - per la qualità della vita o per la bellezza della natura - e sono sempre più numerosi i “second timers”, e cioè i turisti che si recano nel continente australiano per la seconda volta.
Come dire: vieni in Australia, poi riparti, e vedrai che prima o poi ti verrà la voglia di tornare indietro. Del resto il boomerang lo hanno inventato loro.

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