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Antonello Venditti: "Notte prima degli esami", un inno all'amore che sfida il tempo

Antonello Venditti con il concerto “Notte prima degli esami 1984-2024 40th Anniversary Tour”, chiude il fortunato Marostica Summer Festival

Pubblicato il 18-07-2024
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Il Marostica Summer Festival Volksbank, curato da DuePunti Eventi in collaborazione con la città di Marostica, festeggia un decennio di esibizioni memorabili e chiude la kermesse 2024 con il concerto di un cantautore molto amato: Antonello Venditti.

Padre di quell’inno alla speranza di ogni età, il tour “Notte prima degli esami 1984-2024 40th Anniversary Tour”, richiama alla mente la canzone che, con i suoi 86 milioni di streaming (worldwide) e la certificazione del doppio platino, è riuscita a conquistare intere generazioni fatte anche di studenti maturandi.

Antonello Venditti - Minerva Photography

Correva l'anno 1984 quando Antonello Venditti, cantautore romano dalla voce inconfondibile, regalava al pubblico italiano “Notte prima degli esami”, un brano diventato la colonna sonora di ansie, speranze e sogni di migliaia di studenti.

Un inno che ha saputo raccontare con parole semplici e dirette le emozioni contrastanti che accompagnano l'attesa di un esame importante: la paura del fallimento, il desiderio di libertà, la voglia di crescere e di cambiare.

Ma la storia di Antonello Venditti non inizia e non finisce con questa canzone. La sua carriera musicale è costellata di successi che hanno segnato la storia della musica italiana.
“Marostica è nel mio cuore. Daje!” Antonello saluta Marostica e il concerto ha inizio.

Le parole di “Bomba o non bomba”, pezzo iconico del 1978 cui Venditti dedica all’amico Francesco De Gregori la famosa strofa: «Partirono in due, ed erano abbastanza… un pianoforte, una chitarra e molta fantasia…» scaldano le voci della piazza.

Venditti, con la sua capacità di esprimersi in modo chiaro e netto, è stato uno tra gli artisti che è riuscito a raccontare i cambiamenti della società del suo tempo, le speranze e l'inizio del cosiddetto riflusso: "L’album 'Sotto il segno dei Pesci' è stato la mia svolta musicale, poetica. Il disco più importante, in cui c’erano tutti i miei temi: la politica e i suoi riflessi sulle persone (Sotto il Segno dei Pesci), la comunicazione (Il Telegiornale), il viaggio dentro e fuor di metafora di 'Bomba o non Bomba', la droga (Chen il Cinese), l’amicizia con De Gregori”.

Quando partono le note di Giulia è lui stesso a commuoversi. Il brano è una ballata musicale cui è particolarmente legato.
Venditti parla tantissimo con il pubblico di Marostica. Si racconta, svela i retroscena di ogni canzone, scherza e fa battute.
Annuncia “Lacrime di pioggia” dedicato al recupero del rapporto con il padre, un pezzo profondo e carico di emozione, che si addentra nei delicati argomenti della perdita, della rimembranza e dell'eterna presenza di un essere caro.

Con “Giulio Cesare” Venditti menziona Paolo Rossi, il primo studente a essere stato ucciso nella scalinata dell’università “La Sapienza” di Roma nel 1968, e il grande Paolo Rossi che tutti amano, grande amico di Antonello e soprattutto dei veneti.

A metà concerto si entra nel vivo dell’album 'Cuore' e Venditti ci riporta alle immagini dei vinili, quando si ascoltavano i 45 e i 33 giri. “C’era un progetto, una storia, in ogni disco che si faceva. Il lato B del 45 giri 'Ci vorrebbe un amico' fu un brano che non ebbe un grande successo. Sto parlando di “Notte prima degli esami”, che compie 40 anni ed è ancora qui!”.
Una canzone che ha analizzato per noi lo stesso cantautore: “Notte prima degli esami la scrissi al pianoforte, mentre mi trovavo in una fase molto delicata: volevo farla finita, dopo la separazione da Simona Izzo. Fu Lucio Dalla a salvarmi, quando tornai da Milano, dove mi ero trasferito. Mi trovò casa a Trastevere, vicino a lui. Lì scrissi tante canzoni, tra cui: ‘Ci vorrebbe un amico’, che dedicai a Lucio, e ‘Notte prima degli esami’”.

Quarant'anni dopo aver fatto vibrare l'Italia, Antonello Venditti riaccende i riflettori su un tema universale: l'amore. Il cantautore romano, noto per il suo animo passionale, rilegge il suo celebre brano come un inno all'amore, che sboccia proprio quando tutto sembra incerto.

“Credo di riuscire a fissare alcune cose immutabili perché il mondo cambia, ma non pone rimedio. Le ingiustizie sociali, le guerre, le invasioni russe, sono le stesse. L’unico sentimento stabile e in grado di rinnovarsi è l’amore.”

Per tutto il concerto i grandi schermi che, di norma, riprendono i primi piani degli artisti sul palco, sono da subito disturbati da immagini sovrapposte. Dobbiamo attendere il brano 'Mai nessun video mai' perché il cantautore sveli la scelta: "Sinceramente, non vorrei essere ricordato in nessun video, ma solo per quello che riesco a darvi con la mia musica. Avevo previsto una marea di cellulari puntati, così questa canzone è profetica!"

La successione di sedici brani si dipana attraverso preludi narrativi affascinanti, come quello che avvolge la storia di 'Piero e Cinzia'. Questa narrazione è tessuta di tradimenti e impreziosita dalla presenza del grande Bob Marley in concerto a San Siro nel 1981 (momento durante il quale Venditti avrebbe condiviso una corsa in ascensore con lui).
Piero, fidanzato con Cinzia, viene scoperto nel suo tradimento con la giovane che li ospita a Milano. Cinzia, avvedutamente, sfrutta l'anonimato offerto dalla folla del concerto per abbandonare il proprio infedele compagno. Piero, privo di denaro, si vede costretto a fare autostop per tornare a Roma. Il destino, con la sua ineluttabile ironia, fa si che a soccorrere questo giovane disorientato sia proprio Venditti. Durante il viaggio di ritorno, Piero confessa la sua storia, che in seguito diventerà la canzone dedicata a lui e Cinzia.

E si continua con i successi 'Stella', 'Che fantastica è la vita', 'Dalla pelle al cuore', 'Unica', 'Amici mai', 'Benvenuti in Paradiso', 'Alta Marea', per non spoilerare tutto.
Verso il termine del concerto i più temerari raggiungono il sotto palco per la felicità di Venditti che li aveva esortati ad alzarsi.

Antonello Venditti continua a essere uno dei cantautori più amati e apprezzati dal pubblico italiano e di sicuro ci saranno ancora tante notti prima degli esami da cantare e tanti cori per Roma, la sua città nel cuore.

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