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			Gianni Zen, già preside del liceo classico “G.B. Brocchi” e di altre realtà scolastiche del bassanese, ora è diventato gestore dell’Istituto Vescovile “Antonio Graziani”. 
Lo scorso gennaio, infatti, il vescovo Beniamino Pizziol ha richiesto che l’ex dirigente scolastico divenisse gestore amministrativo e giuridico dell’istituto per un incarico di durata triennale. 
		
Gianni Zen
			“Sono pensionato e resto pensionato, ma non appena mi è stato chiesto di rivestire questo nuovo incarico ho accettato di buon grado, lo intendo come un servizio per la mia comunità”. 
Zen, dunque, dopo essersi ritirato in pensione per dedicarsi alla sua famiglia, non è riuscito totalmente a destinare il suo tempo al riposo, ma ha deciso di tornare a dare una mano come volontario. Anche questa volta destino vuole che torni in qualche modo a contatto con la sfera dell’istruzione. 
“Devo ammettere che l’ambiente della scuola mi mancava molto – risponde Zen – e questa proposta mi ha dato l’occasione di rivivere quell’ambiente vivace e fresco abitato dalla gioventù di cui avevo grande nostalgia. Il Graziani ha circa 300 studenti, che vanno dall’asilo nido all’età della scuola superiore di primo grado, mettendo davanti ai miei occhi una vera e propria crescita”. 
Dalle sue parole è percepibile una forte emozione, anche se ci tiene a ribadire che non coordinerà la didattica, ma si occuperà soltanto della parte amministrativa. 
“Sarà sicuramente una bella sfida, ma credo che i volti sorridenti dei giovani, che sono la materia del nostro futuro, saranno proprio ciò che mi darà la forza per dare il mio meglio. In questi tempi difficili bisogna riconoscere che il sistema scolastico ha dovuto faticare per potersi reggere in piedi, così tanto che è doveroso ringraziare gli sforzi degli stessi alunni, degli insegnanti e dei dirigenti, coloro che effettivamente compongono la scuola. Pertanto, credo che sia più che doveroso dedicare il mio tempo all’ambiente che cresce e forma le nuove generazioni, per me i giovani rimangono sempre la cosa più bella del mondo”. 		
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