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“Carissime e carissimi, i miei migliori auguri per il nuovo anno scolastico. Ritrovarsi tutti a scuola è una gioia grandissima, perché la scuola è il centro della nostra comunità”. Inizia così la lettera del Ministro dell’Istruzione prof. Bianchi, che ha inaugurato il primo giorno di scuola per nove regioni italiane e la provincia autonoma di Trento, ciò significa che circa quattro milioni di ragazzi torneranno tra i banchi di scuola. Tra questi anche 110mila alunni vicentini che si dividono tra i piccoli dell’infanzia e primarie, fino ad arrivare ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La mattina di lunedì 13 settembre sarà un giorno da ricordare, perché tutti questi giovani alunni varcheranno le porte degli istituti scolastici e si avvicineranno nuovamente al sapore della normalità. Dopo la Dad e le aperture a singhiozzo dello scorso anno, sembra che questo nuovo inizio abbia le carte in regola per farli tornare a vivere la scuola nella loro pienezza. Tuttavia, per il loro nuovo inserimento, saranno portati a rispettare le regole dettate per arginare la pandemia: si consiglia il distanziamento tra i banchi, c’è l’obbligo della mascherina in classe e la disposizione di mantenere finestre aperte. Da parte loro, gli insegnanti e il personale scolastico sono tenuti ad avere il green pass, ma anche gli stessi genitori che avranno necessità di entrare negli istituti scolastici dovranno esserne muniti.
Per l’inizio delle lezioni non risparmia un commento nemmeno il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Mai come quest’anno la data di domani ha un significato importante, perché segna non solo l’avvio del nuovo anno scolastico, ma anche un nuovo inizio, dopo un lungo periodo in cui gli studenti e le loro famiglie, gli insegnanti ed il personale scolastico hanno dovuto confrontarsi con il Covid-19 e le sue pesantissime conseguenze. Ci eravamo lasciati con l’impegno per una ripresa in presenza ed in sicurezza e possiamo dire, orgogliosamente, che l’impegno è stato mantenuto. Tutti questi mesi in cui la scuola, gli studenti e i docenti sono stati costretti ad adattarsi a modalità di insegnamento alternative e non prive di conseguenze ci hanno dimostrato come la presenza, la socialità, la condivisione di conoscenze e idee siano fondamentali e abbiamo un valore pari a quello delle materie oggetto di studio. Per questo devo ringraziare i nostri giovani, perché nel corso della campagna vaccinale hanno dato prova di altissimo senso di responsabilità e grande maturità, rappresentando un esempio virtuoso che ha reso possibile ricominciare in aula e seduti ai banchi di scuola”.
www.scuolainforma.it
Non ci resta che augurare un buon anno scolastico a tutti i nostri giovani studenti con la speranza che vada tutto bene. Teniamo le dita incrociate.
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