Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
5 Sep 2025 18:58
5 Sep 2025 18:07
5 Sep 2025 17:47
5 Sep 2025 16:06
5 Sep 2025 15:49
5 Sep 2025 15:26
5 Sep 2025 20:19
5 Sep 2025 20:13
5 Sep 2025 20:10
5 Sep 2025 19:40
5 Sep 2025 19:14
5 Sep 2025 18:59
Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 23-08-2015
Visto 2.729 volte
La proiezione del film dice Igor Ferrazzi - uno degli organizzatori - darà modo ai cittadini di avviare un dibattito su temi spesso ritenuti di poco conto, ma che nel contesto territoriale andrebbero rivalutati. Con l’uscita di questo film si è cercato di dar voce a storie venete di confine non molto conosciute, ma con un rilevante peso storico. Il film-documentario indaga sull'esistenza delle persone che vivono in condizioni di sofferenza o in un contesto ambientale precario a causa dei fumi degli inceneritori o dell'inquinamento dovuto all'industria pesante o al traffico. L'opera mette inoltre l'accento sulla situazione di persone private del minimo sostentamento economico, senza la possibilità di avere un lavoro, che convivono con la dura consapevolezza di aver perso tutto dopo decenni di sacrifici. “Bandiza era il termine con cui si indicava, in passato, il confine fra due province nel Veneto. Bandiza è il confine, nello spazio e nel tempo, delle storie narrate nel documentario.
Dove finisce un racconto ne inizia un altro. Quando termina un’esperienza, ne comincia un’altra. Non importa in che direzione, ma è chiaro che oltre le nebbie impenetrabili o dopo l’alba c’è qualcosa. Qualcosa di semplice ma intenso, profondo. Bandiza è la linea che divide quello che è stato da quello che sarà. Quello che è buono da quello che non lo è. Quello che siamo disposti a lasciare da quella che è una strada nuova. Bandiza è scegliere. Scegliere da che parte stare. Bandiza era ed è frontiera. Invalicabile un tempo. Proibita. Se non si voleva infrangere la legge e diventare appunto “Banditi”. Ma oggi chi è il bandito? Chi sta dalla tua parte o chi non lo è e fa finta di esserlo? Bandiza è storia. È tante storie. Che parlano di Veneto. Che sanno di confine…”