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Per ottenere una raccolta differenziata di qualità sempre più alta, Etra fornisce alcuni aggiornamenti del Ministero dell’Ambiente (Decreto del Ministero dell’Ambiente del 22 aprile 2014) su cosa viene considerato imballaggio. Conferire gli imballaggi in modo corretto, infatti, significa aumentare la quantità di rifiuti che vengono riciclati. Innanzitutto, quando si hanno dei dubbi, è bene ricordare che gli imballaggi sono considerati tali perché venduti insieme a un oggetto e costituiscono quindi un’unica unità di vendita.
Questi rifiuti, ad esempio, sono considerati imballaggi e vanno conferiti nella frazione “plastica e metalli”: la pellicola che ricopre le custodie dei cd; le capsule per gli erogatori di bevande come caffè, cioccolata e latte che sono lasciate vuote dopo l’uso; i vasi da fiori, quando usati solo per la vendita e il trasporto di piante e non destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita; le grucce per indumenti; i recipienti di acciaio ricaricabili per gas di vario tipo, esclusi gli estintori e i contenitori contrassegnati dai simboli “tossico infiammabile”, “pericoloso” o “inquinante”; le fascette di plastica; gli spazzolini per mascara che fanno parte integrante della chiusura dei recipienti; i dispositivi di dosaggio che fanno parte integrante della chiusura della confezione dei detersivi; i punti metallici per la graffettatrice; piatti e tazze monouso; la pellicola di plastica per gli indumenti lavati nelle lavanderie.
Ecco alcuni esempi, invece, di cosa non va conferito con gli imballaggi in plastica: cassette per gli attrezzi; cartucce per stampanti; bustine solubili per detersivi; vasi da fiori destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita; custodie per cd, dvd e videocassette; posate monouso; bidoni dei rifiuti.
Le fascette di plastica? Sono imballaggi
Si ricordano anche alcuni imballaggi da conferire nella frazione “carta e cartone”: i pizzi per torte; le scatole per dolci; le buste per spedire cataloghi e riviste; le scatole per fiammiferi; i rotoli, tubi e cilindri sui quali è avvolto materiale flessibile come ad esempio pellicola, fogli di alluminio, carta.
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