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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Bassano: è una rincorsa da paura

Vittoria di straordinaria importanza, playoff a -1. Decidono Fabiano su rigore e Baido negli ultimi minuti di una gara sempre in pugno ma complicata. E domenica si attende un "Mercante" stracolmo per la sfida epica col Fano.

Pubblicato il 12-04-2010
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Rinascimento in bianco e nero

SANGIUSTESE - BASSANO VIRTUS 0-2

AC Sangiustese (4-5-1): Fanti 5,5; Carboni 6, Arcolai 6,5 (31’ pt Bordoni 6), De March 6, Polinesi 6,5; Iazzetta 6,5, Pigini 5 (39’ st De Marco sv), Vitali 5, Scarsella 6,5, Monti 6,5; Beha 6 (16’ st Bagalini 6).

Non si ferma più la rincorsa del Soccer Team. Il gruppo non si è mai disunito ed ora i playoff sono ad un punto (foto Andrea Martinello)

A disp.: Pandolfi, Di Emma, Ventura, Marozzi. All.: Giudici 6.

Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 7; Basso 7, Pellizzer 7, Pavesi 6,5, Beccia 6; Iocolano 5,5 (25’ st Guariniello 7), Caciagli 6 (39’ st Vecchio 6,5), Favret 6 (31’ st Anaclerio 6), Fabiano 7; Baido 7,5, Crocetti 6,5.
A disp.: Zattin, Zanetti, Martina, Veronese. All.: Beghetto 7.

ARBITRO: Fiamingo di Pisa 6.
RETI: st 36’ Fabiano rig (BV), st 46’ Baido (BV)
NOTE: spettatori 150 di cui una decina ospiti.
Ammoniti: Caciagli, Basso, Fanti, Crocetti, Polinesi.
Espulsi: -.
Angoli: 3-4
Recupero: pt 2’; st. 4’.

Monte San Giusto (MC). Il Bassano mette in fila la quinta vittoria consecutiva in trasferta e riduce ad un punto la distanza dalla posizione di classifica che garantisce l’accesso ai playoff, grazie anche alla contemporanea sconfitta del Prato e ai pareggi di Gubbio e Sangiovannese. Grande carattere dei ragazzi di mister Beghetto che sanno stringere i denti e venire a capo di una partita complicatissima, sotto un diluvio, e contro un avversario rognoso e ben messo in campo. Il Soccer Team sfrutta la pazienza, virtù dei forti, insistendo e lavorando ai fianchi per tutta la gara un’ottima Sangiustese fino al calcio di rigore concesso dall’arbitro, al 36’ della ripresa, per un atterramento solare di Guariniello. A caricarsi della responsabilità della battuta del penalty, che ha spaccato in due il match, è Fabiano che spiazza Fanti e fa esplodere di gioia quanti bramano per le sorti giallorosse, tra cui il manipolo di Boys scesi nelle Marche. A pochi minuti dal gong è Baido a mettere la firma che chiude l’incontro, incornando uno straordinario traversone di Crocetti. A referto anche due legni colpiti, sempre nella ripresa, da Guariniello e dallo stesso Baido tanto per rimarcare che l’unica formazione che ha cercato di vincere è quella di Bassano del Grappa. Ma questo non inganni: la partita è l’esatto specchio di un campionato imprevedibile dove anche le squadre di minor caratura tecnica spesso e volentieri riescono a mettere i bastoni tra le ruote a squadroni più attrezzati. Non è facile per nessuno, ogni gara fa storia a sé: ecco spiegate le sorprese domenicali, ecco perché da quando il Soccer Team ha ingranato la marcia giusta ha potuto recuperare undici punti (dicasi undici) dal quinto posto, ecco perché questa rimonta (per ora incompiuta) ha regalato valanghe di emozioni ed assume ancora più valore. E domenica lo spettacolo continua: al "Mercante" arriva il Fano terzo in classifica. La rincorsa continua.

Le scelte. Massimo Beghetto, incalzato alla vigilia del match a proposito di un impiego più consistente ed allargato della rosa a sua disposizione, aveva risposto in maniera evasiva su una possibile equilibrata gestione delle energie dei ragazzi a sua disposizione. Il tema era importante perchè le ottime prove offerte dai giocatori meno impiegati, quando chiamati in causa, e la qualità insita degli stessi dovevano quantomeno mettere in crisi le consolidate gerarchie fissate nella testa del tecnico. Ecco dunque Beccia riproposto dal primo minuto per sfruttare la sua grande propensione in fase di spinta sull’out lasciato libero da un Fabiano più portato ad accentrarsi che ad inseguire il fondo. Il rientro, dopo la squalifica, di Grillo, completa la formazione che ha conquistato dodici punti nelle ultime quattro uscite esterne.

Battaglia di cuore e nervi. Fin dalle prime battute ci si rende conto che la sfida sarà influenzata da condizioni atmosferiche non proprio favorevoli. La pioggia battente inzuppa il terreno di gioco rendendolo scivoloso e condizionando il rimbalzo, e quindi la gestione della sfera, e la stabilità dei giocatori. In situazioni simili si rimarca il fatto che ad essere favorita è la formazione che deve difendere e, vi assicuriamo, la Sangiustese è la formazione maggiormente organizzata da questo punto di vista dell’intero torneo. Centrocampo intasatissimo, son ben cinque i mediani, e l’unica che punta torna spesso e volentieri dietro la linea del pallone. Al 9’, dopo una fase di studio, la gara si infiamma improvvisamente: due volte la Sangiustese e una volta il Bassano vanno vicine alla marcatura. Prima una punizione pericolosa dei padroni di casa, in seguito ad un dubbio intervento di Basso nettamente nell’area di rigore. Qui l’arbitro sbaglia: o concede il penalty oppure vede il netto tocco sulla sfera del terzino giallorosso. Un minuto più tardi Favret non riesce a servire di testa Crocetti tutto solo in mezzo all’area sugli sviluppi di un rapido capovolgimento. Passano ancora pochi attimi e il centrattacco rossoblù Beha conclude malamente un tiro da posizione ravvicinata. La Sangiustese evidentemente si considera svincolata da impellenti problemi di classifica (dopo i tre importantissimi punti raccolti ai danni della Nocerina) e si sente mentalmente libera di giocare a briglie sciolte. Minori pressioni comportano minori responsabilità e ciò costituisce la condizione più favorevoli per affrontare il match. Pressione che, al contrario, ricade tutta sulle spalle sugli uomini di Beghetto. Ma la formazione di Bassano del Grappa nonostante sia meno brillante del solito, causa terreno di pesante che ostacola una veloce circolazione della sfera ed un avversario davvero giudizioso ed in superiorità numerica in mezzo al campo, è sempre concentrata e determinata anche se difetta nell’ultimo passaggio e gli errori di misura sono frequenti. Al 18’ Fabiano si costruisce un’ottima opportunità per sbloccare l’incontro: in collaborazione con Beccia, penetra in area e da ottima posizione temporeggia troppo prima di concludere consentendo così la chiusura dei centrali difensivi di casa. La gara è molto complicata, le azioni non sono frequenti ma sono tutte di marca giallorossa: Crocetti per due volte (tiro al volo e in scivolata) e Fabiano (dopo aver saltato pure il portiere) vanno vicini al gol dell’1 a 0, con la palla che non entra in porta sempre per questione di centimetri.

Prima si semina, poi si raccoglie. La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione. Il limite del Bassano è che non riesce ad accerchiare i padroni di casa avvolgendoli sulle fasce laterali. Iocolano fatica a trovare il fondo e Fabiano tende molto più spesso ad accentrarsi per cercare il duetto con Baido o il tiro dalla distanza trovando spesso di fronte a sé una muraglia rossoblù. Al 14’ si segnala la prima e unica vera occasione per i padroni di casa: Monti approfitta di uno scivolone di Basso per entrare in area e battere a rete in diagonale. Grillo, fino a quel momento inoperoso, deve compiere una straordinaria parata bassa per salvaguardare la sua porta. Un minuto più tardi mister Giudici abbottona ancor di più i suoi inserendo il centrocampista Bagalini per la punta unica Beha e spostando in prima linea Vitali. La Sangiustese regge e copre bene il campo, i giallorossi non possono accontentarsi e cercano di mettere in condizione i suoi assi di sfoderare le invenzioni di cui sono capaci. Capita così che al 17’ una percussione centrale di Fabiano permetta a Baido, posizionato al limite dell’area, di girarsi su sé stesso e lascia partire un sinistro velenoso che si stampa sul palo. Sono queste le fiammate che possono indirizzare le sorti di un match che assomiglia più ad una battaglia con il pallone che schizza come in un flipper nel cerchio di centrocampo. Per questo sarebbe il caso di estrarre dal cilindro uno dei poderosi assi presenti nella ricca panchina giallorossa. Beghetto lo capisce e al 25’ sostituisce Iocolano per inserire Guariniello e dare più peso al reparto avanzato. Guariniello va quindi ad affiancare l’indomito Crocetti mentre Baido si posiziona sull’esterno destro. Fabiano, sugli sviluppo di un contropiede mal concluso da Favret, ci prova da lontano senza fortuna mentre Beghetto continua nel suo processo di rinvigorimento della sua squadra: al 31’ fuori Favret per Anaclerio. Passano quattro minuti ed ecco il momento chiave: l’inesauribile Baido pressa altissimo costringendo l’esterno Monti ad un retropassaggio troppo lento sul quale si avventa Guariniello che tocca la palla e il portiere in uscita disperata è costretto ad atterrarlo. Calcio di rigore solare come l’esecuzione di Fabiano e match finalmente sbloccato. Al 39’ esce Caciagli e dentro Andrea Vecchio per irrobustire il centrocampo e gestire in maniera più idonea, rispetto gli ultimi tempi, la partita dopo il vantaggio. In risposta Tiziano Giudici inserisce una punta, De Marco, per il centrocampista Pigini. Ma la mossa si rivelerà superflua: al 44’ ha Crocetti una grossa chance per raddoppiare di testa ma a mettere una pietra tombale sull’incontro ci pensa Baido al 46’ gonfiando la rete su magnifico traversone dello stesso numero 9. I minuti di recupero sono quattro e sono sufficienti a Guariniello per certificare il suo ritorno con un tiro dalla lunga distanza che colpisce il palo a portiere battuto. Grandi abbracci e sorrisi al termine dell’incontro: ora a -1 fa molto meno freddo.

Le pagelle.

Baido 7,5. Jolly tuttofare dai tre polmoni e dall’indubbia qualità tecnica. Rispetto a La Grotteria ha meno forza fisica ma è in grado si sacrificarsi moltissimo per la squadra, vede la porta e fa bene in qualsiasi ruolo venga impiegato. È lui che mette pressione a Monti che commette l’errato retropassaggio da cui scaturisce il rigore, colpisce un palo e sigla il 2 a 0.

Fabiano 7. E’ il pericolo numero uno per la Sangiustese. Le sue percussioni in spazi ridottissimi sono sempre insidiose. In crescita costante dopo l’infortunio: s’incarica senza paura di calciare il rigore decisivo. Decisivo come lui.

Guariniello 7. Tanta panchina dopo esser stato l’attaccante titolare per tutta la prima parte di stagione. Un lusso averlo in panchina, si rivela fondamentale per vincere il match: lotta ma soprattutto è tornato ad essere il killer sottorete che fu prima del fisiologico appannamento tra dicembre e gennaio. Sarà titolare con il Fano per la squalifica di Crocetti.

Basso 7. Da quando è tonato titolare è un'iraddio. Ennesima prova intrepida del vicecapitano che non lascia nemmeno le briciole agli avversari. Che qualcuno lassù lo preservi in queste condizioni fino a fine stagione.

Crocetti 6,5. Non segna nonostante né abbia l’opportunità ma lotta come un gladiatore aizzatore di folle. Da fregarsi le mani quando si batte corpo a corpo per difendere anche il pallone più inutile. Fa reparto da solo, fa salire la squadra. La squalifica è pesante ma gli darà l’opportunità di rifiatare e recuperare da qualche fastidio fisico che lo accompagna.

Grillo 7. Mai impegnato. Poi all’improvviso il fendete di Monti. E lui si fa trovare pronto.

Pellizzer 7. La Sangiustese fa il solletico per vie centrali salvo tanti lanci lunghi che sono tutti preda della testa, in collaborazione con Pavesi, del portacolori bassanese. Oltre a questo conferma la grande personalità in fase d’impostazione.

Iocolano 5,5. Probabilmente condizionato dal campo pesante, lui che è leggerino, soffre terribilmente la situazione e non riesce a dare sfogo alla manovra giallorossa dalla sua parte nonostante ce ne sarebbe estremo bisogno.

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