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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La toilette bloccata e l'acqua minerale
Il gabinetto pubblico di Piazzale Trento a Bassano è da tempo inutilizzabile. Con disagi per i bar della zona. E il Comune pensa di rimuoverlo per installare un erogatore di “acqua gassata del sindaco”
Pubblicato il 31-01-2011
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Era stato presentato come il gabinetto pubblico “supertecnologico”, di ultima generazione, autopulente e usufruibile - per un massimo di 15 minuti - alla modica cifra di 20 centesimi.
Ma la toilette pubblica di Piazzale Trento a Bassano, a ridosso della Scuola Mazzini, da diverso tempo non è più funzionante. Costringendo i suoi potenziali utilizzatori - perlopiù cittadini stranieri e turisti di passaggio - a rivolgersi ai bar della zona per andare al bagno.
Ce lo confermano Loredana Storero e Maura Dissegna, contitolari del bar “All'Amicizia” di Piazzale Trento.

La toilette pubblica di Piazzale Trento, bloccata e inutilizzabile
“Ci sono tante persone che entrano nel bar per andare alla toilette dicendo che il gabinetto pubblico è rotto - ci dice Loredana Storero -. Noi non gli diciamo di no, soprattutto a quelli che ce lo chiedono gentilmente. Ci sono anche mamme coi bambini, è giusto offrire loro questo servizio. C'è anche chi va direttamente alla toilette senza chiederci niente, ma la chiave del bagno la tengo io... E' un problema che comunque si trascina da troppo tempo”.
Nel frattempo il “bussolotto” igienico sul Piazzale, con il cartello “Comune di Bassano del Grappa” affisso alla parete, resta tristemente e misteriosamente chiuso.
Con un destino che sembra già segnato. E cioè quello di essere rimosso, per dare spazio a un nuovo servizio rivolto alla cittadinanza: l'installazione di un impianto per l'erogazione di “acqua minerale del sindaco”.
“Il gabinetto pubblico - ci conferma l'assessore comunale all'Ecologia-Ambiente a all'Arredo Urbano Andrea Zonta - è stato installato diverso tempo fa e so che non è funzionante, bloccato ancora all'epoca dell'Amministrazione comunale precedente. Non so se i bar necessitano di un servizio di bagni pubblici, lo valutiamo. Da parte nostra, c'era tempo fa e c'è tuttora l'intenzione di rimuoverlo per installare al suo posto un erogatore pubblico di acqua gassata.”
“C'è una proposta, che stiamo valutando - continua Zonta - per il posizionamento di macchinari, alimentati dall'acqua dell'acquedotto, che con un sistema interno erogano l'acqua minerale, addizionata di anidride carbonica, che il cittadino può imbottigliare con una spesa minima, inferiore al costo delle bottiglie di acqua gassata presenti sul mercato. Ciò permetterebbe il riciclo dell'approvvigionamento di acqua minerale, riducendo la quantità dei rifiuti delle bottiglie di plastica.”
“Uno di questi macchinari - aggiunge l'assessore - potrà essere collocato al posto del bagno pubblico di Piazzale Trento, perché è un sito già allacciato all'acquedotto comunale e alla rete dell'energia elettrica. Stiamo attuando le valutazioni economiche per capire qual è l'impatto”.
E intanto, sull'esempio della toilette pubblica che non c'è, gli esercenti del Piazzale allargano il tiro.
“Il gabinetto chiuso è solo uno dei problemi - ci dice ancora Loredana Storero -. La verità è che questa è una zona dimenticata, anche se noi paghiamo lo stesso plateatico che si paga in centro storico. C'è degrado, e le poche iniziative che si svolgevano in questa zona non esistono più. Fino a tre anni fa qui c'erano le bancarelle della Fiera Franca, quelle assegnate agli extracomunitari. Era una cosa bella, c'era tanto passaggio. Ora ce l'hanno tolta e non fanno più niente. Se non c'è più animazione, che ci siano almeno i servizi.”
Un problema sul quale gli esercenti e commercianti di Piazzale Trento e dell'attigua Via Museo non escludono di interessare, con una lettera, l'Amministrazione comunale.
Nel frattempo, per i bisogni fisiologici, si va avanti così. Per i bisogni civici, la questione è più complessa e articolata.
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