Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 07-12-2009
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PRO VASTO - BASSANO VIRTUS 0-0
Pro Vasto (4-4-2): Sassanelli 7; Della Penna 6, Digno 6,5, Servi 7, Okorji 6,5; Dimatera 6 (10’ st Caciaglia 6,5), Bevo 6 (38’ st Avvantaggiato sv), Giuliano 6, Soria 6,5; Visone 5,5, Suriano 6,5 (35’ st Bonfiglio sv).
Thomas Veronese, 22 anni, guarda la sfera con un'espressione da "vorrei ma non posso" che sembra riassumere l'attuale stato d'animo dei giallorossi (foto Roberto Bosca)
A disp.: Gaudino, Patarino, Bombara, Fiore. All.: Di Meo 6.
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6,5; Basso 5,5 (20’ st Martina 6), Pellizzer 6,5, Pavesi 6,5, Veronese 6,5; Fabiano 7, Favret 6,5, Vecchio 6, Beccia 5,5 (34’ st Turetta); La Grotteria 6, Guariniello 5,5 (40’ st Iocolano).
A disp.: Zattin, Zanetti, Drudi, Graziani. All.: Beghetto 5,5.
ARBITRO: Zonno di Bari di Avezzano 6,5.
RETI: -
NOTE: spettatori 2000.
Ammoniti: Beccia, Basso, Okorji, Favret, Servi, Veronese
Espulsi: -.
Recupero: pt 1’; st. 3’.
È il Bassano volenteroso e abulico di questi tempi quello che pareggia a Vasto, proprio nella giornata in cui, Fano a parte, il segno x domina la scena. Gli uomini di Beghetto ce la mettono tutta, corrono aggrediscono ma sono troppo poco incisivi al cospetto di una formazione in salute e spinta da un pubblico caloroso. La domanda da porsi è: perché una squadra come il Bassano ha perso quel coraggio e quella convinzione nei propri mezzi che gli permettano di mettere sotto gli avversari? Davvero questa squadra non ha risorse tecniche e umane da non poter far nulla di più per cercare di vincere le partite? Perché si potevano anche strappare i tre punti, certo, con un pizzico di lucidità/concretezza e fortuna in più. L’occasione più cristallina capita sui piedi di un giallorosso al 29’ della ripresa: Fabiano salta due uomini prima di esplodere il suo sinistro che si stampa sull’incrocio dei pali a portiere battuto. I biancorossi riescono ad essere ancor meno insidiosi, il cuore della difesa giallorossa, composto dalla coppia Pavesi e Pellizzer, è ben protetto, il centrocampo assicura un ottimo filtro anche perché su quattro elementi solo uno, ossia Fabiano, possiede autentiche doti offensive e di conseguenza Grillo deve fare una sola parata impegnativa al 24’ della prima frazione. Ma questo non basta per vincere o perlomeno per provarci con insistenza.
Le scelte. Doveva essere il giorno del ritorno in campo di Anaclerio, l’uomo in grado di assicurare tempi di gioco, verticalizzazioni, repentini cambi di gioco. Invece una contusione, patita nell’allenamento di rifinitura, lo toglie di mezzo e a risentirne è tutta la manovra offensiva. Niente panchina nemmeno per Chiopris Gori mandato in tribuna per scelta tecnica visto che in panchina possono trovare posto solo due tra Turetta, Iocolano e lo stesso ex tornante del San Marino. E proprio da qui nasce qualche dubbio. Perché una formazione che fatica come mai negli ultimi quattro anni a costruire gioco e occasioni da rete si permette il lusso di non portare nemmeno in panchina un giocatore del livello di Chiopris Gori? Ci sono due motivazioni: o che il giocatore udinese è proprio indietro di condizione (ma il diretto interessato nega categoricamente) o che in questo momento le gerarchie sono talmente rigide che solo l’assenza forzata di qualcun altro possono riaprirgli le porte almeno della panchina. Per il resto Vecchio rileva “l’idea” Anaclerio a centrocampo e Pellizzer viene confermato in difesa al fianco di Pavesi.
Tanta foga, poche minacce. Bassano Virtus e Pro Vasto si sfidano con il un modulo speculare: stesso 4-4-2 e stesse difficoltà di affondare il colpo. La fase iniziale è studio e tatticismo allo stato puro, abruzzesi e veneti stanno a guardarsi storto per un po’, si dannano l’anima ad aggredire e disinnescare le trame altrui, peraltro riuscendoci molto bene, ma, per piacere, non parliamo di attaccare con costrutto ai fini di segnare. L’alternativa più percorsa è il lancione lungo di Pavesi a scavalcare il centrocampo per cercare la possenza e i centimetri di Christian La Grotteria sperando che il Gaucho con la preziosa collaborazione dell’estroso Fabiano possano accendere la luce ed illuminare il campo di gioco di fiammate giallorosse. Ma più che fiammate sono fiammelle perché vengono tutte da azioni estemporanee. Come a al 13’ e al 22’ quando La Grotteria per due volte cerca di impensierire Sassanelli. Ma come suddetto sono i padroni di casa ad avere l’occasione più ghiotta della prima parte di match con Suriano sul quale Grillo è costretto a superarsi.
Fabiano scalda il sinistro, poi poco altro. La ripresa si apre con le stesse, noiose, “trame” di gioco del primo tempo. All’8 prova la gran conclusione e Sassanelli si salva in due tempi ma prima e dopo continua la noia. Il Bassano cerca di qualcosa in più, cercando di sfondare soprattutto a destra dove le combinazioni tra La Grotteria e Fabiano ben s’intendono ma non riescono a sfondare perché poco e male assistiti. Al 20’ Beghetto sostituisce Basso, già ammonito e in difficoltà contro Dimatera prima e Caciaglia poi, e inserisce Martina. Dal punto di vista tattico non cambia niente ma il giovane terzino di Vittorio Veneto può spendere sul campo la voglia di mettersi in luce per trovare maggiore spazio di quanto capitato finora. Al 29’ Fabiano colpisce la famigerata traversa e subito dopo Beghetto prova a sfruttare il momento inserendo Turetta sulla sinistra per Beccia. Il giocatore che domenica ha agguantato il 2 a 2 col Celano si piazza a sinistra per cercare di allargare il gioco e vivacizzare il gioco d’attacco. Ma questo non succederà, anche l’ingresso di Iocolano per Guariniello al 40’ non porterà agli esiti sperati anche perché la Pro Vasto sembra accontentarsi e si rintana dietro, limitandosi alla normale amministrazione. Termina zero a zero dunque, le due squadre si dividono la posta in una partita che le proietta entrambe a quota 18 in coabitazione con Bellaria, Celano e la prossima avversaria Carrarese.
Si ringrazia per la collaborazione l'inviato di Vasto.