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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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W la squola

Primo giorno di scuola a Bassano, tra i consueti problemi di traffico e alcune novità. Nodo-trasporti: il sindaco Cimatti e il commissario della Provincia Schneck invitano il Brocchi a riconsiderare l'orario di entrata degli studenti

Pubblicato il 12-09-2012
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Clima pre-autunnale, cielo plumbeo e anche la pioggia: perfetto per un primo giorno di scuola. E col suono della prima campanella, anche a Bassano sono riapparse le scene di sempre, nelle fatidiche ore di punta di entrata e uscita dagli istituti che mettono a dura prova la fragile viabilità cittadina.
E così, a mezzogiorno, tra viale XI Febbraio, via Beata Giovanna e discesa Brocchi - il “triangolo delle Bermude”, oltre al Centro Studi, del movimento della popolazione studentesca - si è formato un ingorgo di automobili di quasi mezz'ora.
Oggi è stato anche il giorno della prima dura prova per il sistema dei trasporti scolastici, che in città è condizionato dalla decisione di quasi tutti gli istituti superiori di far entrare gli studenti in “prima fascia” di orario, e cioè alle 7.40, invece che in “seconda fascia”, ovvero alle 8.10.

12 settembre 2012: cortile della sede di viale XI Febbraio del Liceo Brocchi (foto Alessandro Tich)

Non fa eccezione il Liceo Brocchi, con i suoi oltre duemila studenti: il Consiglio d'Istituto ha deliberato l'ingresso a scuola dei ragazzi alle 7.40, bocciando l'indicazione del dirigente Gianni Zen che aveva invece proposto l'entrata in seconda fascia. Una soluzione, informa il preside, che era il frutto di una “mediazione con gli enti locali” e che avrebbe garantito “la disponibilità di una quarantina di posti parcheggio gratuiti” oltre a ridurre “i rischi del traffico per gli studenti”. Ma la situazione, a quanto pare, è ancora interlocutoria.
“Il Brocchi - dichiara Zen a Bassanonet - deve fare una scelta che avrà una ricaduta su tutto il Bassanese. La questione è: chi fa più ore ha il diritto di entrare prima? Gli istituti tecnici e professionali fanno 32 ore settimanali, il Brocchi 29-31 ore. E' logico che chi ha più ore acceda alla prima fascia, e i licei alla seconda fascia. Ad oggi solo il Liceo Da Ponte ha scelto la seconda fascia, con entrata degli studenti alle 8.10. Proprio oggi ho ricevuto una lettera nella quale il sindaco Cimatti e il commissario della Provincia Schneck invitano il Brocchi a riconsiderare gli orari.”
“Ho riconvocato il Consiglio d'Istituto per lunedì pomeriggio - prosegue il dirigente del Brocchi -. L'entrata a scuola alle 7.40 crea un congestionamento in quello che è già uno dei punti più pericolosi della viabilità cittadina. Al punto che oltre ai due nonni vigile in servizio in viale XI Febbraio ho disposto anche la presenza di un bidello per sollecitare gli studenti a non attardarsi sul marciapiede. Le decisioni spettano al Consiglio d'Istituto, la scuola deve prendersi delle responsabilità di fronte alle complessità. La decisione sull'orario di entrata degli studenti potrebbe essere presa anche dal prefetto, per motivi di sicurezza, ma sarebbe una sconfitta per la scuola.”
“Le scelte che prenderà la scuola - avverte in conclusione il preside - non dovranno incidere di un solo centesimo sulle casse del Comune, che oggi ha la priorità di supportare il sociale. Ogni corriera costa 20mila euro, per sole spese dell'autista, e non ci sono più risorse per gli enti locali.”
I problemi di traffico non esistono invece a Valrovina, la frazione collinare che questa mattina ha riaperto i battenti del suo plesso scolastico dopo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza.
Qui la prima campanella, suonata alle 8, ha dato il “la” ad una breve cerimonia di riapertura con il sindaco Cimatti, l'assessore alla Pubblica Istruzione Toniolo, l'assessore ai Lavori Pubblici Bernardi e la dirigente dell'Istituto Comprensivo n. 3 Anna Rita Marchetti.
Già: perché l'inizio dell'anno scolastico 2012-2013 è anche l'inizio della “nuova era” delle 23 scuole statali bassanesi - materne, elementari e medie - ridistribuite ed accorpate in tre nuovi Istituti Comprensivi, secondo la riorganizzazione territoriale imposta dal Decreto legge del 6 luglio 2011 sulla razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica.
Insomma: ognuno, nel suo piccolo, ha la sua spending review. Comunque sia, buon anno scolastico a tutti!

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