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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Concretezza & umiltà: Viareggio battuto
Terza vittoria consecutiva per gli uomini di mister Roselli ottenuta contro la vice capolista con le armi dello spirito di sacrificio e dedizione alla causa. Pubblico numeroso ed entusiasta. Reti giallorosse di Lorenzini e Favret.
Pubblicato il 09-03-2009
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BASSANO VIRTUS – ESPERIA VIAREGGIO 2-0
Bassano Virtus (4-4-2): Grillo 6,5 ; Basso 6,5, Pellizzer 6,5, Pavesi 6,5, Ghosheh 6,5; Fabiano 6 (Cosner sv st 37’) , Mazzoleni 7, Staiti 7, Turetta sv (Favret 6,5 pt 15’); Lorenzini 7, Berrettoni 7 (Rondon sv st 33’) ;
Giocatori e tecnico festeggiano: il Bassano sta tornando (foto Andrea Martinello)
A disp.: Zattin, De Simone, Bisso, Chiopris Gori. All.: Roselli 6,5.
Esperia Viareggio (4-4-2): Arfè 6,5; Carnesalini 5,5, Fiale 7 , Massoni 6,5, Ferrando 6,5 (Raffaello sv st 38’); Costantini 6 (Genova 6 st 24’), Fommei 5,5 (Giovannetti sv st 33’), Semboloni 6 , Fusi 6,5 ; Povoletti 5,5 , Cristiani 6 ;
A disp.: Babbini, Piccirillo, Benassi, Lagnese. All.: Masi 5,5.
ARBITRO: Gallione di Alessandria.
RETI: st 30’ Lorenzini (BV), st 45’ Favret (BV)
NOTE: spettatori 900 circa. Ammoniti: Lorenzini, Basso (BV), Ferrando, Fusi (V) . Angoli: 4-2 Recupero: pt 1’; st. 4’.
Ed ecco il terzo hurrà di fila. La normalità 12 mesi fa, quando si raggiunse anche il considerevole filotto di 8 vittorie consecutive, un evento eccezionale per questa stagione riuscito già solo una volta a cavallo tra novembre e dicembre. Il Bassano operaio di mister Roselli è solido e cinico quanto basta per aver la meglio di un Viareggio si privo di due pedine fondamentali come De Angelis e Franchini ma schiumante di rabbia per la sconfitta nel derby al vertice con il Figline. Vittoria meritata sia sotto il profilo del gioco che delle, seppur poche da ambo le parti, occasioni da rete. Complici i risultati dagli altri campi (vittorie per Cisco Roma e Gubbio, pareggio per il Giulianova) i playoff non sono ancora stati agganciati, la prossima gara, nella capitale, potrebbe dire molto sul futuro dei giallorossi.
Le scelte. Mister Roselli, un po’ a sorpresa e un po’ no, decide di privarsi di Chiopris Gori non brillantissimo nell’incontro di Carrara per affidarsi all’estro e alla velocità di Mattia Turetta sull’out sinistro di centrocampo. Per il resto dalla cintola in su viene confermata la formazione che ha rintracciato dei buoni equilibri di squadra come dimostrato anche dagli ultimi risultati conseguiti. La difesa, complici infortuni e squalifiche, è inedita e vede Basso e Ghosheh terzini dove i due centrali sono l’accoppiata Pavesi - Pellizzer.
Personalità e scambi palla a terra. Bassano e Viareggio entra subito nel vivo, l’approccio alla sfida dei due contendenti è ottimo, i ritmi di gioco sono alti, gli schemi speculari così com’è identica la ricerca dello sbocco sulle fasce laterali. Determinazione e voglia dei padroni di casa sono quelli promessi per voce di capitan Pavesi nella conferenza stampa del venerdì e il numeroso pubblico dimostra di apprezzare applaudendo e incitando a gran voce come a rimarcare il ritrovato feeling tra squadra e città. Al 10’, tra l’incredulità generale, singolare decisione del direttore di gara che non concede un penalty solare su Berrettoni, messo giù da Carnesalini, per indicare un’assurda punizione dal limite del lato corto dell’area di rigore. L’episodio scuote il Soccer Team e mette fine al leggero e sterile predominio territoriale dei bianconeri toscani. La formazione bassanese decide che è il momento di prendere in mano la gara, si comporta da squadra d’esperienza e personalità costringe sulle difensive la formazione ospite. La manovra palla terra, fluida e veloce, perde al 15’ uno dei suoi maggiori protagonisti per infortunio: Mattia Turetta è costretto ad abbandonare il terreno di gioco e Roselli si gioca la carta Favret. Questo intoppo potrebbe pesare perché la freschezza e l’agilità dell’ala padovana rappresentavano un’ottima alternativa per scardinare l’attenta retroguardia ospite. Non sarà così perché i ragazzi in maglia giallorossa si propongono da grande squadra, le distanze tra i reparti sono mantenute in modo ottimale e la sfera viene gestita bene soprattutto dalla sapienza di Mazzoleni che non spreca un pallone. Parafrasando Roselli (“un modulo è come una coperta precisa, se la tiri da un lato scopri inevitabilmente l’altro”) si può dire che il Bassano è solido dietro ed in mezzo ma manca d’incisività in avanti. Lorenzini e Berrettoni sono troppo poco aiutati dagli inserimenti dei centrocampisti e diventa perciò difficile creare superiorità numerica o comunque situazioni di grande pericolo per la porta difesa da Arfè. Le occasioni sono molto rare, una di queste, al 34’ la crea Berrettoni imbeccato da Staiti: le sue finte di corpo in velocità disorientano il diretto controllore permettendogli di scoccare un tiro appena dentro l’area che il portiere blocca in due tempi all’altezza del primo palo. Il Viareggio è costretto a difendersi, cosa che peraltro gli riesce molto bene, ma non rinuncia a ripartire senza, però, creare grossi pericoli anche per la tempestività degli interventi dei difensori bassanesi.
Meglio il Viareggio, gol del Bassano. La ripresa si apre con gli ospiti più decisi, più aggressivi e determinati. È, infatti, il Viareggio a condurre le danze ma si tratta, come nella prima frazione, di un possesso sterile che non produce nessun pericolo per la porta difesa da Grillo. Solo al 16’ un calcio di punizione di Fommei pesca in area di rigore Fusi la cui fucilata di testa sorvola di pochissimo la traversa. Il Bassano è, però, prontissimo a rispondere con un grande uno due Berrettoni - Fabiano permette a quest’ultimo di arrivare sul fondo e cercare il cross per l’accorrente Lorenzini, liberissimo in area di rigore. È bravissimo in questo caso Massoni a chiudere in angolo la potenziale minaccia. Scampato il pericolo i bianconeri si lanciano all’inseguimento del vantaggio, continuando a non inquadrare la porta veneta ma mettendo pressione con un costante e convinto gioco d’avvolgimento sfruttando le corsie esterne. Ma proprio come domenica a Carrara, nel momento migliore degli avversari, è Giacomo Lorenzini a finire in copertina e ad avere il suo momento di gloria che tradotto significa gol per il Bassano Virtus. Corre il 30’, un corner di Fabiano viene prolungato al limite dell’area dov’è posizionato Mazzoleni. Dalla stessa posizione dove nel ritorno della semifinale playoff con il San Marino colse il palo alla sinistra di Dei, il centrocampista inquadra lo specchio della porta e induce il portiere viareggino alla respinta corta che rappresenta un invito a nozze per il bomber Lorenzini. 1-0 e tripudio generale in tutto lo stadio e, in particolare, sotto lo spicchio dove i Boys sventolano i drappi giallorossi. Il Bassano d’oggi è una squadra difficile da perforare, compatta e coesa, e che dispone di alcuni giocatori dal talento e dalle qualità tecniche indiscusse. Se è facile prevedere che la squadra versiliese si rimbocca le maniche nella speranza di agguantare quantomeno un pareggio, è perciò altrettanto semplice immaginare che in questo contesto tattico il Bassano si trovi a proprio agio. Roselli interviene dalla panchina per preservare Berrettoni e Fabiano inserendo Rondon e il debuttante Cosner che si posiziona alto a centrocampo. Al 39’ grande opportunità per Lorenzini lanciato da Rondon ma il suo tiro a incrociare viene neutralizzato con una prodezza da Arfè. Il sipario sulla gara cala al 45’ spaccato quando Lorenzini spizzica di testa per Favret che entra in area, guarda in mezzo ma preferisce tirare facendo secco per la seconda volta l’incolpevole portiere toscano. Al fischio finale tutta la squadra si raccoglie a centrocampo per un abbraccio collettivo a cui partecipa anche il mister (vedi foto) e per salutare e ringraziare un pubblico che non ha mai fatto mancare il suo sostegno.
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