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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Elezioni 2024

Ma Guarda un po’

Grazie alla scelta del sindaco di Riace Mimmo Lucano, la consigliera regionale vicentina di Europa Verde Cristina Guarda stacca il biglietto per il Parlamento Europeo. Le subentra in consiglio regionale il bassanese Renzo Masolo

Pubblicato il 27-06-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Ma Guarda un po’ che stress.
Te ne stai per più di due settimane in attesa spasmodica di sapere se si spalanca oppure no la porta di un nuovo incarico per un’indennità cumulativa di oltre 10.000 euro al mese e tu, qui a Bassano del Grappa, sai che la persona che deve decidere indirettamente del tuo destino politico e conseguentemente anche economico vive in Calabria.
Una pressione psicologica che non auguro a nessuno.

Renzo Masolo (foto da Facebook / Renzo Masolo)

È quello che è accaduto a Renzo Masolo: noto esponente di Europa Verde Bassano, fisioterapista all’Ospedale San Bassiano, candidato alle ultime comunali coi Retiniani (200 preferenze personali tonde tonde), già consigliere di maggioranza con l’amministrazione Poletto nonché attuale presidente di Fiab Bassano, per una storia che fortunatamente per lui si è conclusa a lieto fine.
Il suo nuovo incarico durerà solo un anno, visto che si tornerà a votare per le regionali nel 2025, ma è comunque un bel terno al lotto.
A quali arcani meccanismi mi sto riferendo? Ve li spiego io.

Masolo è stato il secondo candidato più votato in provincia (con 1.317 preferenze) e il primo dei non eletti nel collegio di Vicenza per la lista Europa Verde alle ultime elezioni regionali del 2020.
Al primo posto nei consensi di lista (con 2.536 voti) si era nettamente attestata la nota esponente green vicentina di Lonigo nonché consigliere regionale uscente Cristina Guarda, che in base alla distribuzione dei seggi e alle preferenze ottenute è stata rieletta in consiglio regionale a Venezia.
Nel 2020 quella di Renzo Verde, come lo avevo ribattezzato per l’occasione, era stata una campagna elettorale molto attiva e molto partecipata, in abbinata con l’altra candidata bassanese di lista Gaia Bollini e in una finestra estiva di ritorno agli incontri “in presenza” concessa da quello che allora chiamavamo Covid-19.
Ecologia integrale, ambiente, economia sostenibile, consumo zero del suolo, ma anche tematiche cittadine come il riutilizzo della Scuola Mazzini o l’idea del Campus Santa Croce al Centro Studi: sono state alcune delle tematiche proposte dai due candidati sotto i gazebo di colore verde e puntualmente riportate da Bassanonet.
Un impegno premiato dal risultato lusinghiero di consensi nei loro confronti e in particolare di Masolo, vincitore della medaglia d’argento delle preferenze di lista, non sufficiente però a farlo scendere dalla bicicletta per salire in gondola.

Ma ecco che, quattro anni dopo, la storia viene riscritta.
Cristina Guarda ha infatti deciso di alzare l’asticella e si è candidata, sempre e ovviamente con Europa Verde ovvero con Alleanza Verdi e Sinistra, alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno scorsi.
E forte di una base elettorale molto ampia e fidelizzata, ha fatto letteralmente “sbrego”: ben 32.575 preferenze, di cui 20.047 in Veneto, nella circoscrizione elettorale Nord-Est.
La Guarda non è stata però il candidato più votato della lista rosso-verde nella nostra circoscrizione, ma il secondo.
Il primo posto assoluto dei voti di AVS in Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna è stato difatti conquistato e di gran lunga dal sindaco di Riace (Reggio Calabria) Mimmo Lucano, con 42.576 preferenze.
Personaggio noto a livello nazionale per il suo approccio nella gestione dei migranti e dei rifugiati politici, dando vita al cosiddetto “Modello Riace”, Domenico Lucano detto Mimmo è stato il candidato capolista di AVS, e sempre il più votato di lista, in quattro delle cinque circoscrizioni elettorali italiane per le europee, tra cui il Nord-Est.
Come se non bastasse, si è anche ricandidato a sindaco di Riace ed è stato rieletto primo cittadino del piccolo Comune della Locride (poco più di 1.800 abitanti) con un consenso non proprio calabro-bulgaro, ma comunque pari al 46,3% di circa la metà dei cittadini riacesi che sono andati al voto.
L’elezione a Strasburgo di Cristina Guarda, superata in lista dal ciclone di Calabria, è rimasta quindi “sub iudice” dallo scorso 9 giugno e fino all’altro ieri, in attesa della scelta del Lucano plurieletto della circoscrizione italiana di cui essere il rappresentante in Europa.

Alla fine, dopo oltre due settimane di attesa, Mimmo Lucano ha optato per la circoscrizione Sud, come era prevedile ma assolutamente non scontato sulla carta.
Così facendo, ha liberato un posto di lista nella circoscrizione elettorale Nord-Est, a cui per AVS spettava un seggio.
Cristina Guarda stacca così il biglietto per il Parlamento Europeo.
Siederà sui banchi di Strasburgo e di Bruxelles assieme agli altri cinque neo eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra: Ilaria Salis, Mimmo Lucano, Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Benedetta Scuderi.
Automaticamente, l’elezione in Europa di Cristina Guarda, grazie alla scelta di Mimmo Lucano, libera il suo posto in consiglio regionale a Venezia.
Seggio consiliare nel quale subentra il primo dei non eletti di Europa Verde nel Vicentino alle regionali del 2020 e cioè, per l’appunto, il bassanese Renzo Masolo.
Congratulazioni.
Per la città di Bassano del Grappa è comunque un’ottima notizia, perché avere un rappresentante del Bassanese in consiglio regionale, anche se di minoranza - vedasi il caso dell’ex sindaco di Nove Chiara Luisetto, ripescata nel gruppo del PD a Palazzo Ferro Fini a Venezia dopo l’elezione di Giacomo Possamai a sindaco di Vicenza -, fa sempre bene.
Insomma: per un Nicola Finco che se ne va dal Canal Grande, un Renzo Verde che viene.
A questo punto non mi resta che consigliare a Renzo Masolo di farsi una bella vacanza in Calabria, una regione peraltro stupenda, e di visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per rendere omaggio, doverosamente, ai Bronzi di Riace.

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