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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Cimatti-Bizzotto: 1 a 0
La nuova Amministrazione di Bassano tira fuori la sorpresa di Natale: la destinazione d'uso del Vecchio Ospedale. Quello che il precedente sindaco non è riuscito a fare per l'intero suo secondo mandato
Pubblicato il 13-12-2009
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Stefano Cimatti e la sua Amministrazione - lo avevamo scritto in un nostro precedente intervento - non avevano brillato, nei primi quattro mesi alla guida della città, in fatto di decisioni su temi cruciali come urbanistica e viabilità.
Nel senso che - nel primo quadrimestre di governo cittadino e al di là dell'ordinaria amministrazione - di decisioni importanti non si era vista neanche l'ombra.
Avevamo concesso ai nuovi amministratori le attenuanti della presa in carico iniziale dei problemi della città e dell'inevitabile periodo di rodaggio per addentrarsi negli ingranaggi della macchina comunale. “Ora il rodaggio è terminato - scrivevamo però nel nostro editoriale - ed è il momento di rimboccarsi le maniche”.

Il parcheggio provvisorio da 350 posti-auto di prossima realizzazione nell'area del Vecchio Ospedale
Ma Cimatti, evidentemente, aveva un asso nella manica. E in questi giorni ha tirato fuori la sorpresa di Natale: la destinazione d'uso dell'area del Vecchio Ospedale di Viale delle Fosse.
Nell'atto di indirizzo deliberato dalla giunta comunale l'area strategica nel cuore della città - 16mila metri quadrati di superficie, con 74mila metri cubi attualmente edificati - diventerà la nuova e moderna “cittadella dei servizi”. Vi troveranno sede tutti gli uffici comunali, oggi dislocati in nove edifici diversi, con la sede di Via Matteotti che manterrà la sua funzione di rappresentanza istituzionale e politica.
Ma anche - nelle intenzioni del sindaco - l'ex Ospedale darà spazio agli uffici di altri enti pubblici attualmente sparsi ai quattro angoli di Bassano: dalla Provincia all'Inps e all'Agenzia delle Entrate. Destinazione d'uso, quindi, totalmente o prevalentemente pubblica. Non si esclude anche il coinvolgimento dei privati, secondo la formula del project financing, ma comunque in quota minoritaria rispetto al settore pubblico.
Decisi anche i tempi per la ristrutturazione dell'area: ruspe in azione entro il 2010 per l'abbattimento degli edifici fatiscenti all'interno del complesso, fatta eccezione per gli immobili vincolati del chiostro e della Chiesa di San Bonaventura, destinata a trasformarsi in un centro culturale. E dal 2013 partenza dei lavori per la realizzazione della nuova cittadella dei servizi che prevede anche la creazione di 560 posti auto sotterranei e di una piazza pedonale interrata di collegamento tra l'ex Ospedale, il centro storico e il futuro Polo Museale Santa Chiara.
E intanto, finché non partiranno i lavori di costruzione, il Comune ricaverà nell'area un parcheggio a raso provvisorio e a pagamento da 350 posti-auto, di prossima realizzazione.
Così è, se vi pare: il destino del Vecchio Ospedale è cosa fatta, manca solo la ratifica del consiglio comunale. E in men che non si dica, è arrivata la decisione attesa dalla città da almeno quattro anni, e cioè da quando il Comune ha acquistato l'area dell'ex nosocomio.
Sulla destinazione d'uso del Vecchio Ospedale si sono scritti fiumi di parole e l'Amministrazione Bizzotto aveva dedicato un grande investimento di risorse e di immagine per arrivare alla fatidica decisione. Si erano fatti incontri, riunioni pubbliche e confronti di “ascolto” con la città. Ma il futuro dell'area strategica, fino ad oggi, era rimasto lettera morta.
Col risultato che, nel giro di pochi mesi, il nuovo sindaco è riuscito a fare quello che il suo predecessore aveva continuato a rinviare, senza poi approdare a nulla, per l'intero suo secondo mandato.
Insomma: Cimatti batte Bizzotto 1 a 0. E ora palla al centro, il campionato è ancora lungo.
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