Federica acidella

Foto: archivio Bassanonet

Una campagna che da parte sua, nei toni e nei contenuti, è stata molto acida, soprattutto nei confronti dell'Amministrazione comunale uscente. E ora che la competizione elettorale è andata finalmente e una volta per tutte in archivio, Federica Finco mi sembra ancora un po' acidella, come se non avesse ancora smaltito la botta del risultato delle urne. Soprattutto se messa a confronto, ad esempio, con i toni più propositivi del consigliere di Impegno per Bassano Roberto Marin, che ha condotto la conferenza stampa in quanto presentatore delle mozioni e che pure nei confronti della nuova Amministrazione comunale - e ci mancherebbe altro - non ha fatto sconti.
Nel medesimo incontro coi giornalisti, il candidato sindaco non eletto è caduto anche nella rete di una domanda teleguidata - e cioè con risposta già incorporata - di un cronista di un quotidiano locale che ha chiesto ai presenti una valutazione sul fatto che nei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo Economico a Roma, per la difficile e delicata vertenza Metalba, sia andato in rappresentanza del Comune “l'assessore Cunico, che è molto giovane e alla sua prima esperienza”. Per la risposta data dall'ex aspirante primo cittadino, con un tono piuttosto ironico, vedasi domanda.
Posso - ovviamente - sbagliarmi, nel senso che le sortite di Federica Finco solitamente rese agli organi di informazione possono essere nient'altro che una originale e pungente espressione della volontà di svolgere in questo mandato un'opposizione anche dura se necessario, come deve essere, ma comunque costruttiva.
In caso contrario qualcuno le dica, come al mitico soldato giapponese rimasto nella giungla, che la guerra è finita.