Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 13-11-2010
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Lo prevede il nuovo Codice della Strada e la novità è entrata in vigore alle 0.00 della scorsa notte: nei locali pubblici scatta l’obbligo degli etilometri portatili, chiamati anche - burocraticamente -“precursori per la rilevazione del tasso alcolico”.
Tutti i bar, pub, ristoranti, pizzerie e discoteche la cui attività prosegue oltre la mezzanotte devono disporre del kit per misurare il tasso alcolico dei clienti, su richiesta dei clienti stessi.
I gestori potranno mettere a disposizione o etilometri da parete o semplicemente alcoltest monouso, addebitando il costo dell’etilometro al cliente che lo richieda.
Il presidente della categoria baristi dell'Umce Tiziano Ferronato con i nuovi kit monouso per l'alcoltest volontario
Gli stessi locali devono inoltre esporre all’ingresso e al loro interno le tabelle che indicano gli effetti stimati dagli alcolici - ovvero dal tasso alcolico nel sangue - sulle persone.
Le nuove tabelle, messe a disposizione dalla Fipe ( la Federazione Italiana Pubblici Esercizi di ConfCommercio), sono di più chiara lettura rispetto alle precedenti e sono state studiate con il Ministero della Salute.
Di fatto, con la novità introdotta, tutti i pubblici esercizi aperti oltre le 24 devono consentire al cliente di verificare, volontariamente, se sia in grado di mettersi alla guida senza rischi.
Il limite consentito per legge, come noto, è un tasso alcolico di 0,5: che tuttavia può essere raggiunto con una quantità di bicchieri diversa a seconda che il consumatore sia uomo o donna e a seconda dell’età o del peso corporeo.
Va ricordato che il Nuovo Codice della Strada impone tuttavia “alcol 0” ai minorenni, ai neopatentati, a chi ha conseguito la patente di guida da meno di tre anni e ai conducenti professionali. Non mettersi in regola può costare caro ai titolari: per chi non possiede il kit per l’alcoltest sono previste sanzioni fino a 1200 euro.
Ieri sera, nell’imminenza dell’“ora X” del nuovo provvedimento, siamo andati nel locale gestito da Tiziano Ferronato, presidente mandamentale della categoria baristi dell’Unione del Commercio di Bassano.
“I kit per l’alcoltest si acquistano in farmacia e l’acquisto è a carico dell’esercente - ci ha spiegato Ferronato -. Io ne ho comprati intanto una decina del tipo monouso e ne ho già aperto uno per vedere come funziona. Si soffia dentro, e il beccuccio cambia colore. A seconda del colore viene indicato il livello di tasso alcolico.”
“Questa legge - continua Ferronato - può servire nel momento in cui una persona vuole sapere se è a rischio, e può farlo pagando il costo di 2 euro”.
Ma per il presidente dei baristi di Bassano e comprensorio il problema va affrontato più a monte. “Va bene il controllo del tasso alcolico - ci dice - che si aggiunge ai consigli che noi professionisti del settore diamo ai più giovani, che spesso ordinano dei mix di alcolici senza sapere neanche cosa prendono, solo perché lo fanno i loro amici. Il vero problema è l’educazione alimentare, che dovrebbe diventare materia scolastica obbligatoria dalle elementari in poi. I frutti li vedremmo tra 10-15 anni, ma bisogna costruire nei ragazzi la consapevolezza di quello che consumano e degli effetti sulla loro salute.”