Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 23-09-2010
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Bassano del Grappa? Il tipico esempio del piccolo provincialismo veneto.
E' quanto emerge da un editoriale, a firma di Giuseppe Morello, pubblicato oggi sul quotidiano online affaritaliani.it a commento dell'uscita di scena di Alessandro Profumo dalla stanza dei bottoni di Unicredit.
Nella parte finale dell'articolo, intitolato “Unicredit, ora non dateci un a.d. di Bassano del Grappa” (www.affaritaliani.it/economia/unicredit_bassano_grappa230910.html) il giornalista affronta il tema della successione di Profumo al comando della banca.
“Ora però gli azionisti di Unicredit - afferma l'editoriale - devono scegliere rapidamente il successore, e si spera che la politica resti fuori, ma soprattutto si spera che la scelta cada su una figura del calibro di Profumo o anche maggiore e con un passo internazionale, come internazionale è la banca che guiderebbe. Quello che assolutamente non va fatto è scegliere un manager di Bassano del Grappa.”
Il messaggio è chiaro: nella scelta del suo nuovo Amministratore Delegato, Unicredit deve volare alto. Ma è la scelta di Bassano come esempio contrario, e in negativo, che ci fa riflettere.
Cosa intende l'articolista con questa sua osservazione? L'economia bassanese non è in grado di esprimere manager e professionisti di caratura nazionale?
Comunque la si pensi, è un intervento che la dice lunga sull'immagine da “paesotto” che la nostra città si trascina lungo lo Stivale. Un buchetto del profondo Nord, perennemente sospeso - come il Ponte che lo rappresenta - tra la sua grappa e i suoi alpini. I luoghi comuni, si sa, sono duri da sradicare.
Bassano, stai attenta: c'è Profumo di ignoranza.