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“Trattati da Venezia come sudditi”
Dura nota dei consiglieri comunali di “Un'Altra Bassano” Paola Facchinello e Riccardo Poletto sul nuovo progetto della superstrada Valsugana
Pubblicato il 08-09-2009
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Nel dibattito che si preannuncia infuocato sul nuovo progetto della superstrada della Valsugana si inserisce il gruppo consiliare di “Un'Altra Bassano” che interviene sull'argomento con una nota a firma dei consiglieri comunali Paola Facchinello e Riccardo Poletto.
“Siamo assolutamente contrari a tale realizzazione sia per il metodo con cui il progetto è stato concepito sia nel merito del progetto stesso - affermano i due consiglieri -. La documentazione fortunosamente arrivata sul tavolo dei relatori nella riunione di venerdì 4 settembre, convocata da Bruno Bernardi nella sede di Cittadini per Bassano, ha dimostrato l’assoluta insensibilità dei nostri governanti regionali ai bisogni e alle attese del territorio. Senza aver minimamente coinvolte le amministrazioni della Vallata e di Bassano e senza essersi nemmeno degnati di informarle, si passa da un progetto condiviso e a finanziamento pubblico ad uno di cui si conosce l’esistenza solo grazie ad uno scoop giornalistico, a finanziamento privato (e di chi ci sia dietro alle ditte che si propongono si può ben immaginare, basta consultare i loro siti).”
“E non si capisce - proseguono Facchinello e Poletto - perché da un po’ di tempo i cittadini di questo territorio, per poter circolare debbano pagare le strade - non autostrade, si badi bene (v. progetto Pedemontana e questo). Per quanto tempo i cittadini di questo territorio saranno trattati da Venezia come sudditi, peggio che al tempo della Serenissima?

Il capogruppo consiliare di "Un'Altra Bassano" Paola Facchinello
Perché gli amministratori regionali eletti nel nostro territorio (vedi Elena Donazzan e Mara Bizzotto) non si sono opposti allo scempio di casa loro? Perché, se non ne avevano la forza, non hanno tempestivamente informato i sindaci, alcuni dei quali appartengono ai loro stessi partiti? Non può la Donazzan scrivere che si interessa allo sviluppo e alla valorizzazione della vallata se contemporaneamente non impedisce lo scempio di ciò che rimane, faticosamente e amorosamente coltivato da tante associazioni e privati cittadini e anche qualche amministratore locale, che idee per valorizzarlo e riportarci un po’ di vita ce le avrebbero, se solo fossero ascoltati e non ignorati con tanta arroganza."
In merito al nuovo progetto, il gruppo consiliare di “Un'Altra Bassano” afferma:
“Non si capisce perché, se non ci sono fondi per fare il tracciato su cui le amministrazioni locali, la Provincia e la Regione avevano faticosamente raggiunto l’accordo, si scelga il project financing per un tracciato diverso assai più devastante, sia per la Vallata che per le colline di Bassano ? La mobilità in Valsugana non può poi prescindere dal potenziamento della ferrovia Venezia Trento, sulla quale si potrebbe convogliare tanto del traffico anche delle merci che al momento intasa la Statale della Valsugana: qualsiasi progetto stradale che non coniughi i due mezzi di trasporto, a nostro avviso, nasce già monco e quindi poco efficace.”
Alla riunione del 4 settembre, concludono i due consiglieri, “erano presenti rappresentanti di forze politiche di orientamento assai diverso, ma tutte unite nella decisione di combattere una battaglia che si preannuncia dura, ma che è inevitabile se si vuole riaffermare il diritto alla partecipazione democratica nelle scelte che coinvolgono il territorio; e soprattutto se si vuole salvare quello che in esso resta di bello e di vivibile.”
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