Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 24-02-2025
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C’era da aspettarselo: l’ultimo articolo di Bassanonet dedicato al nuovo Tribunale di Bassano, alias ancora ipotetico Tribunale della Pedemontana, ha provocato un certo sconquasso in città.
Nello special report intitolato “Quando sarai piccolo”, ho semplicemente preso in esame i dati oggettivi sugli spazi dell’edificio di via Marinali, rilevando quanto purtroppo le sue dimensioni lo inquadrerebbero come un “tribunalino” rispetto al Tribunale di Vicenza e non solo, ma soprattutto quanto quegli spazi siano insufficienti ad ospitare l’intera dotazione organica di magistrati e di personale amministrativo richiesta per il palazzo di giustizia di un circondario giudiziario pedemontano.
Tutto qui.
Foto Alessandro Tich
Non è un “remare contro Bassano” e non è “fare il gioco di Vicenza”, come mi ha rimproverato qualcuno.
Non si tratta di una crociata per qualcosa o contro qualcosa: è semplicemente porre un problema, con spirito critico e in libertà.
In primo luogo, Bassanonet è una testata giornalistica autonoma e indipendente e in quanto tale dà notizie, svolge approfondimenti e conduce inchieste con una linea editoriale scevra da qualsiasi condizionamento.
Secondariamente, la nostra attenzione nei confronti del “salvare il salvabile” per riportare il Tribunale a Bassano non è comunque mai scemata e già più volte abbiamo anche scritto che a fronte della effettiva insufficienza di spazi, riscontrata anche dagli ispettori ministeriali, ci sono ancora due possibili vie d’uscita.
La prima, tecnicamente meno percorribile ma ancora “in piedi” nei cassetti delle segrete stanze comunali, è quella di un Tribunale diffuso in più edifici, oltre al Triangolo delle Bermude (nuovo Tribunale, Palazzo Antonibon e Palazzo Cerato) che costituisce il complesso della cosiddetta Cittadella della Giustizia.
La seconda, di competenza del Ministero della Giustizia, è invece quella di una eventuale “rimodulazione” ovvero riduzione del circondario giudiziario pedemontano, in modo tale da far partire il treno del Tribunale a Bassano su un binario a scartamento ridotto ma su misura per gli spazi a disposizione.
Sono due variabili della complessa trama di questa vicenda: staremo a vedere.
Nel frattempo, proprio a seguito e a commento dell’articolo di Bassanonet “Quando sarai piccolo”, è pervenuto oggi in redazione un nuovo comunicato stampa del Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza, molto breve ma assai pepato, intitolato “Tribunale della Pedemontana: giustizia a misura di sgabuzzino” e a firma del suo presidente, avv. Gaetano Crisafi.
Ne prendo atto, lo riporto di seguito ma con l’occasione invito anche a farsi finalmente vivo all’indirizzo email della nostra redazione il Comitato per l’Istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta: sarebbe giusto ed opportuno che su questo tema ci sia un confronto di opinioni.
“Ora è ufficiale: il nuovo Tribunale della Pedemontana sarà troppo piccolo - esordisce il comunicato stampa del Comitato berico -. Una notizia che non sorprende, visto che quello di Bassano era già inadeguato, ma la soluzione proposta è ancora peggiore: un Tribunale “diffuso”, con uffici sparsi per la città e una sola aula udienze.”
“Chi ha bisogno di un atto giudiziario potrà trasformarsi in esploratore urbano alla ricerca dello sportello giusto - continua il testo -. Chi deve affrontare un processo? Pochi fortunati potranno accedere all’aula, gli altri aspetteranno il loro turno come alla posta.”
“Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza dice NO a questo smembramento della giurisdizione e chiede una mobilitazione immediata - prosegue la nota -. Non possiamo accettare un Tribunale bonsai che complica invece di risolvere.”
“La giustizia - conclude il Comitato - non si fa nei ritagli di spazio, e Vicenza deve restare il cuore del sistema giudiziario, senza compromessi e senza pasticci.”
Dal nuovo episodio di Guerre Ostellari per il momento è tutto, a voi la linea.
09-08-2025
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