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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
La "città dei sogni" 2: ecco il Masterplan per Bassano
Nello studio progettuale degli architetti Vallotto e Guglielmini, proposto all'Amministrazione comunale, soluzioni innovative per il futuro urbanistico dell'area Vecchio Ospedale-Area Parolini-Mercato Ortofrutticolo
Pubblicato il 13-12-2010
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Alcune settimane fa avevamo parlato della "città dei sogni": le avveniristiche proposte progettuali degli studenti dello IUAV di Venezia che allo stage all'Urban Center di Palazzo Sturm, promosso dala Facoltà di Pianificazione del Territorio diretta dal prof. Domenico Patassini, avevano realizzato alcune suggestive ipotesi urbanistiche per la Bassano del futuro.
Lo stesso titolo potrebbe adattarsi alla nuova proposta sulla "città del domani" realizzata da due professionisti bassanesi: con la sostanziale differenza, però, che l'ipotesi progettuale in questione non è un puro e semplice esercizio accademico ma un reale studio analitico su alcuni possibili interventi di riqualificazione del contesto cittadino che si trova adesso al vaglio dell'Amministrazione comunale.
Si chiama “Masterplan Bassano 2020”: la sua visione ridisegna i connotati di una parte strategica della Bassano futura e la sua progettazione prende spunto dal ritiro della delibera del Comune sulle famose “Torri di Portoghesi”: comprendendo le aree del Vecchio Ospedale, del Piano Parolini e del Mercato Ortofrutticolo, in connessione con le aree urbane contermini.

Il collegamento ciclopedonale tra Via Chilesotti e Largo Parolini previsto dal Masterplan
Con il Masterplan, l'area in questione è diventata oggetto di alcune ipotesi di progettazione sostenibile che gli architetti Massimo Vallotto e Antonio Guglielmini, in forma volontaria e gratuita, hanno presentato e sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione Cimatti.
La proposta - che segue a ruota la recente approvazione in consiglio comunale del nuovo RES, Regolamento Edilizio Sostenibile - si ispira inoltre agli obiettivi per il 2020 dell'Unione Europea che intende ridurre del 20% le emissioni nocive e il consumo di energia con un corrispondente aumento della quota di energie rinnovabili sul consumo totale.
Lo studio prevede una profonda rivisitazione dei piani urbanistici già approvati all'interno dell'area considerata, i quali - secondo gli estensori del piano - “appaiono ormai inadeguati alle mutate richieste della città” e vanno rivisti “attraverso l'analisi di 4 sistemi integrati: l'Asse dei Musei, l'istruzione in sicurezza, il verde protagonista e la razionalizzazione dei parcheggi”.
Queste le principali ipotesi progettuali previste dal Masterplan:
Area ex-Italgas
Nell'area ex-Italgas, l'ipotesi progettuale del Masterplan prevede la realizzazione di un parcheggio multipiano interrato accessibile dalla rotonda che collega il sottopasso di Via Tabacco con la viabilità esistente, con copertura a verde a funzione di parco urbano, dotato di percorsi interni ciclopedonali.
I fruitori del parcheggio potranno accedere al circuito degli “spazi civici urbani” attraverso opportuni “impianti di risalita”.
Area Parolini
Nell'area dove dovevano sorgere le “Torri di Portoghesi”, il piano ridefinisce la portata complessiva delle cubature edificabili: i volumi previsti originariamente sono infatti giudicati “troppo onerosi in termini di volumetria e di occupazione del suolo”.
Si indica pertanto la necessità “di uno sviluppo edilizio più contenuto, con maggiori spazi civici urbani”. Gli edifici nell'area, se “di rilevante e chiaro interesse pubblico dimostrabile”, potrebbero superare anche l'attuale limite di altezza vigente di 19 metri e mezzo senza comunque andare oltre i 30-33 metri di altezza, ma con una corrispondente riduzione della cubatura massima prevista.
Proposto inoltre lo spostamento in altre aree di parte della cubatura, attraverso i meccanismi “di perequazione e dei crediti edilizi”, che permetterà agli imprenditori immobiliari “di valorizzare ulteriormente i loro interventi con l'esecuzione di prodotti edilizi più qualificati e meglio inserito nel contesto urbano”.
Largo Parolini
In Largo Parolini il Masterplan prevede una “razionalizzazione e riqualificazione degli spazi verdi presenti o progettati”, per la creazione di un “ideale percorso continuo sostenibile” di collegamento tra “le varie situazioni presenti e future”.
Del percorso di collegamento “fanno parte anche spazi aperti che oggi hanno una diversa utilizzazione, come i parcheggi di largo Parolini che necessitano di adeguata riqualificazione”.
Passerella ciclo-pedonale
La suddivisione netta dei percorsi della mobilità interessa anche l'asse ideale nord-sud che, partendo dall'area del Vecchio Ospedale, attraversa Via Chilesotti (Viale della Stazione) e si inserisce tra le proprietà private fino a raggiungere Largo Parolini.
Per l'attraversamento di Via Chilesotti e il collegamento tra Largo Parolini e l'area del Vecchio Ospedale è prevista la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale in quota.
Area del Vecchio Ospedale
Per l'area dell'ex Ospedale - considerando la destinazione d'uso di “Cittadella dei Servizi” stabilita dall'attuale Amministrazione comunale - il Masterplan prevede la possibilità “di realizzare un Centro Civico, concepito come un edificio polifunzionale, che potrebbe diventare la “testa” di un nuovo quartiere culturale collegato con l'Asse dei Musei, ma anche una struttura promotrice di nuove attività congressuali”.
In quest'area inoltre, oltre a un altro importante impianto di parcheggi interrati, “potrebbe essere trasferita la volumetria in eccesso del Piano Parolini (ex “Torri di Portoghesi”) con lo strumento della perequazione, in un quadro di accordi pubblico-privato tutto da definire”.
Sottopasso di Viale delle Fosse
Il collegamento tra il centro storico e l'area del Vecchio Ospedale è previsto con la realizzazione di un ampio sottopasso: una sorta di “piazza ipogea” che permetterà di collegare Via Jacopo Da Ponte con la futura Cittadella dei Servizi “evitando le sovrapposizioni di mobilità diverse in una zona che per molti anni resterà ancora caratterizzata da traffico veicolare”.
Passaggio ipogeo alla rotatoria di Via Parolini
Sempre sul principio della netta divisione tra i flussi ciclo-pedonali e quelli veicolari, il Masterplan prevede un sistema per evitare l'attraversamento a raso di Via Parolini, individuando come possibile soluzione “un attraversamento a più livelli, riservando quello ipogeo a pedoni e cliclisti”.
Percorso “naturale” per gli studenti
Il piano prevede la risistemazione del Giardino Parolini e di Parco Ragazzi del '99 e il loro collegamento, attraverso il percorso alberato di Viale delle Fosse, con i nuovi spazi verdi previsti dalla pianificazione urbanistica nel Vecchio Ospedale, nell'area ex-Italgas, in Largo Parolini, negli ex-scali ferroviari a est dei binari, nell'area Mercato Ortofrutticolo e nel Brolo di Ca' Rezzonico.
Gli spazi verdi rientreranno “in un percorso ideale, a carattere ciclo-pedonale” che in alcune parti corrisponderà al percorso di collegamento tra gli istituti scolastici previsto per gli studenti: con una serie di percorsi pedonali e ciclabili che attraversino longitudinalmente l'area del Masterplan e che aumentino la sicurezza prevedendo, ove possibile, sovra o sottopassi al posto degli attraversamenti a raso.
Social housing
Nell'area del Mercato Ortofrutticolo, infine, il Masterplan ipotizza la realizzazione di interventi di edilizia sociale riferiti non alle fasce più indigenti della popolazione ma “a quell'ampia categoria di persone e nuclei famigliari che, pur non ricadendo nei requisiti necessari per accedere all'edilizia economica e popolare, non possono acquistare o locare abitazioni rivolgendosi al libero mercato.”
La palla passa ora all'Amministrazione comunale, che dal “Masterplan 2020” può trarre spunti e indicazioni per la pianificazione urbanistica nell'area tra il Vecchio Ospedale, la Stazione Ferroviaria, l'Area Parolini e Via Parolini: fondamentale banco di prova per chi oggi governa la nostra città.
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