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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il Trionfale della Pedemontana
A proposito dell’annuncio di ieri in Senato della “istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”, che in realtà non c’è stato
Pubblicato il 10-01-2025
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È incredibile come le parole possano essere interpretate a seconda di quanto si voglia farle corrispondere alle proprie attese.
Ieri al Senato - come dal mio precedente articolo “La Cittadella Eterna” - sono arrivate notizie confortanti circa la prospettiva che a Bassano del Grappa venga istituito il Tribunale della Pedemontana Veneta.
Ma si tratta, per l’appunto, di una “prospettiva”, ancora tutta da definire nei suoi aspetti funzionali ed economici. E non c’è stato alcun “annuncio ufficiale”, come è stato entusiasticamente interpretato in riva al Brenta, dell’istituzione del presidio di giustizia di via Marinali.

Uno scorcio della Cittadella della Giustizia di Bassano (foto Alessandro Tich)
Ad accendere la miccia del tripudio bassanese è stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che nella sezione “news” del sito del Ministero della Giustizia ha definito quanto “annunciato” ieri a Palazzo Madama “un risultato storico”.
“Così ha commentato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari - scrive la comunicazione pubblicata nel sito del Ministero -, l’annuncio fatto dal collega Delmastro Delle Vedove che oggi in Senato, rispondendo all’interrogazione del senatore Zanettin, ha annunciato l’istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”.
A parte che “nuovo tribunale di Bassano del Grappa” è un termine improprio, dal momento che l’argomento di cui all’oggetto è il Tribunale della Pedemontana, confermo e ribadisco che ieri al Senato il sottosegretario alla Giustizia, nonché collega e omologo di Ostellari, Andrea Delmastro Delle Vedove non ha assolutamente “annunciato l’istituzione del nuovo tribunale” nella nostra città.
Posseggo l’intero resoconto di quanto è stato detto ieri nell’aula di Palazzo Madama, con la trascrizione parlamentare integrale dell’intervento del sottosegretario in risposta all’interrogazione del senatore vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin e della conseguente replica di Zanettin al sottosegretario.
Una dichiarazione del genere, e cioè che il Governo è intenzionato ad “istituire il nuovo tribunale di Bassano del Grappa”, come da comunicazione di Ostellari nelle news del Ministero, non esiste.
Delmastro Delle Vedove ha annunciato un’altra cosa e cioè “la presentazione a stretto giro di posta, da parte del Governo, di uno schema di disegno di legge che prevede una revisione di quella che riteniamo politicamente essere stata l'infausta stagione della revisione della geografia giudiziaria, con la riapertura di alcune sedi soppresse rispetto alla riforma del 2012”.
Il rappresentante del Governo non ha specificato quali siano le “sedi soppresse rispetto alla riforma del 2012” da riaprire ma è quanto è bastato per interpretare le sue parole come “l’annuncio dell’istituzione del nuovo tribunale di Bassano del Grappa”.
Così Ostellari nella sua comunicazione:
“Nei prossimi giorni il Governo presenterà uno schema di disegno di legge che prevede la riapertura di alcune delle sedi soppresse nel 2012 con la revisione della geografia giudiziaria e l’istituzione del nuovo tribunale della Pedemontana veneta, con sede in Bassano.”
Ma quest’ultima cosa, lo ripeto per l’ennesima volta, Delmastro Delle Vedove non l’ha detta.
Ma tant’è: questa è la “narrazione” che è passata sulla questione, dando il via agli entusiastici commenti, in riva al Brenta e non solo, sul Trionfale della Pedemontana.
Questa cosa del presunto “annuncio ufficiale” sul futuro della Cittadella della Giustizia di via Marinali ha coinvolto e sviato un po’ tutti.
A cominciare dal governatore Luca Zaia che si è complimentato per l’istituzione “di un riferimento fondamentale in un’area che è uno dei più importanti tessuti produttivi del Paese” e il cui commento è stato riportato dal collega di partito (Lega) Ostellari nel testo pubblicato sulle news del Ministero.
Delle altre reazioni di giubilo per la presunta lieta novella ho già scritto ieri.
Ieri in serata si è aggiunto anche un comunicato stampa di Confapi Veneto intitolato “Plauso per l’impegno del Governo e del Ministro della Giustizia per l’apertura del Tribunale della Pedemontana.”
“Il nostro obiettivo è quello di creare un sistema giudiziario più efficiente e accessibile, che risponda alle esigenze delle piccole e medie imprese private del Veneto”, ha dichiarato il presidente di Confapi Veneto e membro del Comitato per l’Apertura del Tribunale della Pedemontana William Beozzo.
“Siamo fiduciosi - ha aggiunto Beozzo - che l’apertura del Tribunale della Pedemontana sarà un successo e porterà benefici significativi alla nostra comunità.”
Tutto bello, tutto fantastico.
Tutto però anche basato su un messaggio arrivato da Roma che è stato amplificato rispetto al suo reale ed effettivo contenuto.
Nella sua risposta al senatore Zanettin, il sottosegretario Delmastro Delle Vedove ha anche parlato di Bassano del Grappa, ma in termini ancora generici e possibilisti.
Riguardo al sopralluogo del Ministero alla Cittadella della Giustizia, lo ha definito come una prassi effettuata “nei locali indicati dall’amministrazione di Bassano del Grappa, resi effettivamente disponibili come sede di un possibile futuro ufficio di nuova circoscrizione giudiziaria”.
“Il Governo, insieme all'annunciato atto normativo sulla revisione della geografia giudiziaria - ha ancora detto il sottosegretario -, realizzerà una revisione complessiva ed è per questo che una serie di sopralluoghi hanno investito nel caso specifico Bassano del Grappa ma anche altri territori, per scegliere le destinazioni migliori per iniziare a invertire una stagione della revisione della geografia giudiziaria contrassegnata e contraddistinta dalla soppressione dei tribunali.”
Ergo: c’è anche Bassano all’interno di questo gioco, ma è una deduzione a posteriori, con tutte le valutazioni del caso, e non è un annuncio di “istituzione” esplicito e ufficiale.
Dal punto di vista dell’esperienza e della competenza politica, il senatore Pierantonio Zanettin non è l’ultimo arrivato in materia di Giustizia.
È stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura, dove ha fatto parte per due anni della VII Commissione, dedicata all’organizzazione degli uffici giudiziari.
Conosce benissimo, quindi, tutti gli aspetti della fattibilità economico-finanziaria e della sostenibilità gestionale dell’organizzazione dei palazzi di Giustizia.
Riguardo all’ipotesi del “tribunale spezzatino diffuso in tre edifici distanti tra loro”, emersa a Bassano a seguito dell’insufficienza della sola Cittadella della Giustizia ad ospitare le strutture e gli organici previsti, Zanettin ha rinfacciato al sottosegretario:
“Mi aspettavo che nella sua risposta - la domanda c'era - il Governo mi rispondesse su chi sosterrà i costi per adeguare eventualmente i due edifici non a norma dal punto di vista logistico alle necessità sempre più attuali, circa per esempio le dotazioni e le infrastrutture informatiche, perché sappiamo tutti che parliamo di processo telematico, ma i due palazzi ulteriori messi a disposizione dal Comune di Bassano sicuramente non sono a norma.”
“Come si può coniugare l'eventuale apertura del tribunale della Pedemontana - ha aggiunto - con l'invarianza finanziaria, che è uno dei temi sui quali mi pare si fondi anche l'ipotizzato disegno di legge governativo?”.
In sostanza, come ho scritto all’inizio, quella che è stata annunciata dal sottosegretario alla Giustizia è una prospettiva, l’espressione politica di un obiettivo da raggiungere.
Non è - e qui lo sottolineo per l’ultima volta - un annuncio dell’istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta, che se fosse tale dovrebbe anche contenere la precisa indicazione dei tempi, dei costi, dei luoghi e delle dotazioni organiche.
Tutte informazioni che al momento ancora non esistono.
Ce n’è ancora da scrivere sui confusi sviluppi di questa vicenda, in particolare per quanto riguarda il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco.
Ma siete stati già bravi e pazienti ad arrivare fino a qui: me ne occuperò, pertanto, in un prossimo editoriale.
E allora vado a chiudere.
In quella che il senatore Pierantonio Zanettin ha definito “una risposta vaga ed interlocutoria”, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove ha tracciato i contorni di uno scenario in divenire, che il suo collega e omologo Andrea Ostellari ha invece rilanciato e fatto interpretare come già “divenuto”.
La questione è più complessa e meno pacifica di quanto appare, mentre a Bassano del Grappa, nel giro di un sol giorno, sono già tutti saliti sul carro degli Ostellari.
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