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“Devi fare la fine degli ebrei negli anni 40”. Minacce social all’eurodeputata Elena Donazzan dopo i suoi interventi contro i concerti dei trapper Niky Savage a Bassano e Simba La Rue a Castelfranco Veneto. Lei: “Non mi faccio intimorire”
Pubblicato il 06-12-2024
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“Ma che vuoi cancellare rimasta spero che bruci tu e tutti quelli del partito tuo dovete fare la fine degli ebrei negli anni 40 forse non l avete capito che l Italia non vi vuole”.
Per gli over 25, o magari anche già per gli over 18, spiego che “rimasta” è un termine del gergo giovanile che significa “drogata” ma anche “imbecille, ritardata” (fonte info: slengo.it).
Quello citato testualmente e virgolettato sopra è solo uno della serie di insulti e minacce che in queste ore si stanno abbattendo sui profili social dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia Elena Donazzan.
Elena Donazzan al Parlamento Europeo
Una cascata di veleno conseguente ai pubblici interventi della Donazzan medesima contro i testi violenti e sessisti dei due trapper Niky Savage, all’anagrafe Nicholas Alfieri, e Simba La Rue, all’anagrafe Mohamed Lamine Saida, che avrebbero dovuto esibirsi in concerto, rispettivamente, il primo il 22 dicembre alla discoteca Studios ex Decò di Bassano del Grappa e il secondo (“il trapper pregiudicato”, scrivono i quotidiani) il 29 dicembre alla discoteca Arena Events ex Melodi di Castelfranco Veneto.
Ho scritto “avrebbero dovuto” perché entrambi i concerti sono stati cancellati, a seguito delle polemiche innescate proprio dagli interventi della Donazzan.
Quello di Niky Savage ancora nei giorni scorsi, come già riportato nel nostro portale.
La cancellazione del concerto di Simba La Rue è invece notizia di oggi, da cui il rigurgito di improperi di queste ore all’indirizzo dell’eurodeputata.
Il governatore Luca Zaia, tramite una nota stampa trasmessa in serata, esprime solidarietà ad Elena Donazzan e dichiara:
“Il dibattito e il confronto anche acceso è il sale della democrazia ma quando questo si trasforma in insulti, offese o minacce va condannato senza se e senza ma.”
Espressioni di vicinanza all’europarlamentare e di condanna per il “linciaggio mediatico” e le “minacce di carattere antisemita” nei suoi confronti sono giunte in redazione anche da parte del deputato FdI e coordinatore del partito per la provincia di Vicenza Silvio Giovine e del consigliere regionale FdI Tommaso Razzolini.
Dal canto suo, Elena Donazzan ha trasmesso al riguardo da Bruxelles il comunicato stampa che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
MINACCE SOCIAL ALL’EURODEPUTATA DI FDI ELENA DONAZZAN: “DEVI FARE LA FINE DEGLI EBREI NEGLI ANNI ‘40”
L’esponente del partito di Giorgia Meloni aveva condannato i messaggi sessisti e violenti contenuti nelle canzoni dei trapper Niky Savage e Simba La Rue, chiedendo l’annullamento dei loro concerti a Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto
“Spero che bruci, devi fare la fine degli ebrei negli Anni ‘40”. Oppure: “Ti auguro le peggiori cose”. E ancora: “Speriamo che ti chiudano la bocca”.
Insulti, minacce, messaggi carichi di livore, odio e antisemitismo stanno travolgendo in queste ore i profili social della deputata europea di Fratelli d’Italia Elena Donazzan, vicepresidente della commissione Industria all’Eurocamera e membro sostituto della delegazione per le relazioni con Israele.
All’origine dell’inquietante vicenda, la ferma condanna dell’esponente del partito di Giorgia Meloni ai messaggi sessisti e violenti contenuti nei testi musicali di Niky Savage e Simba La Rue. I due trapper, già risaliti alla ribalta delle cronache, avrebbero dovuto esibirsi nel mese di dicembre a Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto ma proprio la polemica sollevata da Donazzan ha spinto i gestori dei locali ad annullare i concerti.
“Non mi faccio di certo intimorire da insulti e minacce ma trovo allarmante il rigurgito antisemita che caratterizza le esternazioni di questi leoni da tastiera”, commenta Donazzan.
“Cosa c’entrano le persecuzioni subite dal popolo ebraico con la mia richiesta di annullare le esibizioni di due trapper che nelle loro canzoni esprimono attacchi violenti contro le donne o le forze dell’ordine?”, si interroga l’eurodeputata di Fratelli d’Italia.
“Probabilmente con la mia azione ho colto nel segno, perché oggi più che mai ritengo necessaria l’intrapresa di una battaglia culturale e di educazione di comunità - sottolinea -. Ognuno nel proprio ruolo, a partire da famiglie e istituzioni, deve agire per proteggere le nuove generazioni dai cattivi maestri. Serve più fermezza contro i propalatori d’odio, quelli convinti che valgano solo le regole della strada, tra risse, accoltellamenti e sparatorie. Il rischio è che il fenomeno delle baby gang diventi sempre più consistente”, aggiunge Donazzan.
Che chiosa: “Alcune delle minacce che sto ricevendo sui social provengono da account con nomi in arabo ma che parlano in italiano, probabilmente si tratta di giovani di seconda generazione. Ma dopo aver assistito alla rivolta di Corvetto a Milano non mi stupisco. Alle anime belle della sinistra, ai paladini dell’integrazione a tutti i costi dico: volete aprire gli occhi?”.
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