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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
AsparaSpider
Spider-Man a Bassano. Intervista esclusiva al supereroe, giunto in città come consulente del sindaco Nicola Finco. “Non mi aspettavo che fosse un incarico così impegnativo”
Pubblicato il 21-09-2024
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“Ehi Spider-Man, sei proprio tu? Fermati, sono un giornalista.”
Glielo dico in inglese, che è la sua lingua, mentre lo scorgo in via Parolini a Bassano, vicino al semaforo all’incrocio con via Remondini, davanti alla sede dell’Unicredit. Sta camminando tranquillamente, ma si capisce che da un momento all’altro potrebbe fare uno dei suoi balzi prodigiosi e sfuggire quindi dalla mia vista.
Lui si gira e, gentilmente, mi concede la sua attenzione.
Foto Alessandro Tich
Caspita, è proprio l’Uomo Ragno!
Mi ero già occupato di lui in un articolo del 2020, intitolato “Spider City”, ancora in piena bagarre per quanto riguardava l’infinito restauro del Ponte Vecchio.
In quella occasione Spider-Man era apparso in città per effettuare un intervento di decoro urbano, mettendo fine ad un problema che solo lui poteva risolvere.
E cioè l’eliminazione delle grandi ragnatele che erano situate ad ogni angolo del Ponte, fra i tubi di cantiere e sulle due file di transenne che a quell’epoca delimitavano il passaggio pedonale. Solo lui, del resto, in quanto Spider e in quanto Man, era in grado di dipanare quella giungla di fili intessuti dai suoi “cugini” ad otto zampe.
Tutto però mi sarei aspettato, ma non che l’Uomo Ragno tornasse in riva al Brenta, per riapparire ancora una volta in versione bassanese. AsparaSpider.
Per me è un’occasione da prendere al volo, come i voli che fa lui con i suoi fili da un grattacielo all’altro di New York. Gli chiedo quindi se può concedermi una breve intervista per spiegarmi cosa stia facendo a Bassano.
E il supereroe, per la mia grande gioia, acconsente. Con tanto di foto in posa, quella che vedete pubblicata sopra, per il vostro umile cronista.
Del resto Peter Parker, che è la sua vera identità celata sotto il costume, quando sveste i panni di Spider-Man fa il fotografo freelance per il quotidiano Daily Bugle. Ritengo quindi che abbia accettato di farsi intervistare per solidarietà tra colleghi della stampa.
Come se non bastasse, quando mi qualifico come direttore di Bassanonet lui, con mia somma sorpresa, mi riconosce.
“Ho letto il suo articolo sulla mia pulizia delle ragnatele sul Ponte - rivela -. Me lo avevano girato su SpiderApp, la mia App personale di messaggistica”.
Meraviglioso, ne sono lusingato.
Ecco dunque di seguito il risultato in esclusiva, tra domande e risposte, tradotte in italiano, di questo mio incontro ravvicinato del terzo Tich.
Allora Spider-Man, come mai si trova nuovamente qui a Bassano del Grappa?
È successo un po’ tutto all’improvviso. Al Comune di Bassano si ricordavano ancora della mia impresa sul Ponte, così mi hanno di nuovo contattato proponendomi un incarico come consulente nella segreteria del sindaco Nicola Finco. Mi hanno spiegato che la mia figura era stata individuata “su insindacabile giudizio del sindaco”. Era un linguaggio un po’ strano per me, ma poi mi hanno spiegato che era lo stesso criterio con cui il sindaco aveva scelto il suo segretario particolare e il suo capo di gabinetto. E allora, visto che oggi a New York non ho tante cose da fare, sono venuto qui per vedere di persona di cosa si trattava, prima di decidere se accettare o meno la proposta. Mi ha comunque colpito che abbiano pensato a me, anche se non ho la tessera della spider-Lega.
Appunto: “consulente” per fare cosa?
Per fare varie cose, come mi hanno detto a un incontro che ho avuto con Finco e con il suo staff in municipio, con l’aiuto di un interprete. Il mio primo compito sarebbe innanzitutto quello di arrampicarmi sui muri e sui tetti di Bassano, come solo io so fare, per svolgere una ricognizione puntuale delle condizioni degli edifici del patrimonio pubblico, ma non solo, della città.
Come mai questo compito da svolgere sui muri e sui tetti di Bassano?
Il sindaco aveva raccontato in televisione, e a una televisione soltanto, senza dirlo a tutte le altre testate giornalistiche cittadine, che il nuovo soprintendente ai Beni Architettonici era venuto a Bassano del Grappa per compiere un sopralluogo al Teatro Astra. In quel servizio televisivo il sindaco aveva anche dichiarato che era sua intenzione risolvere la questione del teatro cittadino e prendere in mano anche il recupero di Palazzo Bonaguro. Ma gli serviva uno specialista in grado di scalare pareti e coperture e di saltare da un tetto all’altro per svolgere dei controlli preliminari, per questo ha pensato a me. Il problema è che non è l’unica cosa che mi hanno chiesto di fare.
Cosa le hanno ancora chiesto di fare?
Un po’ di tutto. Pensavo di avere un incarico nell’ambito della sicurezza, in cui mi sono sempre distinto. Ma mi hanno detto che non serve, che per quello dovrei mandare un curriculum alla Polizia Locale dell’Unione Montana del Bassanese, fintantoché farà ancora parte dell’Unione. Tra le mansioni che mi hanno richiesto c’è ad esempio quella di usare la mia capacità di precognizione, chiamata “senso di ragno”, per capire in anticipo se le nuove ecopiazzole che Etra vuole costruire in quartiere San Vito e in quartiere XXV Aprile, con il benestare dell’amministrazione comunale, serviranno realmente a qualcosa rispetto alla raccolta porta a porta. Dovrei successivamente compiere dei periodici sopralluoghi di controllo nei due quartieri e sparare le mie ragnatele sui sacchetti dell’immondizia eventualmente abbandonati all’esterno delle ecopiazzole per avvolgerli in spider-pacchi differenziati e conferirli negli appositi compattatori. Ma non è finita qui.
Davvero?
Sì. Il contratto di consulenza prevede inoltre l’uso dei miei poteri, non solo acrobatici, per vari scopi. Tra questi: supervisionare i lavori del secondo stralcio della ristrutturazione del Ponte Nuovo pendendo dalle arcate con i miei fili, utilizzare la mia immagine di eroe della giustizia per promuovere la causa del Tribunale della Pedemontana, fornire il mio filo adesivo per la ricomposizione del Cavallo Colossale al Museo Civico nel caso i pezzi non si attaccassero perfettamente e altro ancora. Persino lanciare delle idee sulla destinazione d’uso dell’attuale buco dell’ex Polo Museale Santa Chiara per evitare che non se ne cavi per l’ennesima volta un ragno da un buco. Mi hanno chiesto insomma di risolvere varie grane e magagne, le più disparate, e io sarei diventato…come dite voi in italiano?
L’Uomo Rogna.
Esatto. Ma sinceramente, per quanto io sia un supereroe, non mi sono ritenuto all’altezza delle mansioni richieste.
Perché?
Non mi aspettavo che fosse un incarico così impegnativo. Vede, io a New York sono abituato ad affrontare un’avventura alla volta. Ho risolto mille situazioni e ho sconfitto mille nemici, ma sempre uno alla volta. Anche la mia eroica storia viene raccontata da un film alla volta. Qui invece mi hanno richiesto dei compiti che non sarei in grado di gestire in contemporanea. Per questo ho deciso di rinunciare all’incarico. Lei è riuscito a beccarmi appena in tempo, è stato fortunato. Sto infatti preparando le mie spider-valigie per tornare a casa. Bassano non fa per me.
Peccato. Avrebbe potuto insegnare molte cose al sindaco Finco…
Sì, peccato. Ma in realtà una cosa me l’ha insegnata lui. E penso che mi sarà utile anche a New York. Si tratta di un sistema che non conoscevo, che lui mi ha spiegato e che serve a confondere i nemici, facendo loro credere che ti stai muovendo mentre tu in realtà te ne stai fermo in attesa delle loro mosse. È una tattica molto raffinata. Si chiama “cambio di passo”.
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