Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 16-09-2022
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Fatemi capire.
È arrivato oggi in redazione un comunicato stampa di Nicola Finco, vicepresidente leghista del consiglio regionale del Veneto.
Nella nota, Finco punta il dito su una questione che sta molto a cuore alla Lega e Liga Veneta nella nostra Regione e cioè l’autonomia, oggetto del noto referendum quasi plebiscitario del 22 ottobre 2017. E informa di aver depositato oggi una risoluzione, di cui lui è il primo firmatario, che se approvata porterà il consiglio regionale a richiedere espressamente al nuovo governo che verrà dopo il voto del 25 settembre di inserire il provvedimento sull’autonomia all’ordine del giorno del primo Consiglio dei Ministri.
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Fin qui l’iniziativa dell’esponente bassanese della Lega. Ma c’è un punto del suo comunicato che mi appare poco chiaro e che, anzi, assomiglia molto a un vuoto di memoria.
Finco dichiara infatti che “se la legge sull'autonomia non è stata ancora approvata questo certo non dipende dalla Lega che dal referendum del 2017 incalza ogni Governo affinché questa riforma sia varata, scontrandosi con le resistenze degli altri partiti”.
Da qui la domanda che sorge spontanea: ma nel governo giallo-verde Conte I, di cui Salvini era il vicepresidente e in cui c'era persino un ministro leghista per le Autonomie, e nell’ancora attuale governo Draghi, di cui fa parte, la Lega dov’era?
COMUNICATO
Finco (Lega-LV): «Una risoluzione per chiarire quali partiti in Veneto vogliono realmente approvare l'autonomia».
«Da quando è iniziata la campagna elettorale» riferisce il Vice Presidente del Consiglio Regionale Nicola Finco «tutti i partiti, in un modo o in un altro, si sono presentati agli elettori veneti sostenendo il percorso federalista iniziato dal Presidente Zaia e voluto fortemente dalla Lega».
«Peccato» ricorda Finco «che se la legge sull'autonomia non è stata ancora approvata questo certo non dipende dalla Lega che dal referendum del 2017 incalza ogni Governo affinché questa riforma sia varata, scontrandosi con le resistenze degli altri partiti» .
«Per confutare ogni dubbio e per chiarire una volta per tutte al popolo veneto chi realmente vuole questa epocale riforma - continua Finco - ho depositato quest'oggi una risoluzione a mia prima firma che sarà trasmessa, una volta approvata, al nuovo esecutivo con la richiesta espressa di inserire all'ordine del giorno del primo Consiglio dei Ministri il provvedimento sull'autonomia».
«Sono certo» - conclude Finco - «che i colleghi consiglieri, alla luce delle dichiarazioni fatte in territorio veneto dai leader dei loro partiti, non avranno alcun problema a sottoscrivere la risoluzione, mettendo nero su bianco che questa battaglia della Lega è, oggi, condivisa da ogni partito».