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Politica

Il catto-pardo

Alla Pieve di Santa Maria in Colle la presentazione ufficiale del candidato sindaco del centrosinistra Angelo Vernillo. “Qui sono le nostre radici, alla base dei nostri principi: apertura, accoglienza, inclusione, responsabilità”

Pubblicato il 02-03-2019
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Elena Pavan

Tutti casa e chiesa. La benedizione del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Angelo Vernillo avviene nel luogo più consono: il sagrato del duomo di Santa Maria in Colle. Precisamente sugli scalini dell'oratorio, dove l'assessore comunale uscente con la montatura degli occhiali che più bianco non si può presenta la propria candidatura a primo cittadino, affiancato dal sindaco Riccardo Poletto e attorniato da un nugolo di componenti di giunta e di maggioranza consiliare, suddivisi fra PD, Bassano per Tutti e Più Bassano. Il tempo meteorologico è splendido e fa da spunto per le ottimistiche dichiarazioni del caso. “Oggi è una giornata luminosa e radiosa per la città”, esordisce Poletto, che di luce del sole se ne intende.
Ufficialmente è una conferenza stampa, ma il pubblico dell'occasione è composto per la maggior parte da una schiera di simpatizzanti e sostenitori della coalizione.
Tra questi l'ex sindaco Stefano Cimatti a cui Vernillo, nel suo intervento, non mancherà di esprimere la propria stima per “avere invertito la rotta” nella gestione della cosa pubblica cittadina, avviando “un percorso virtuoso di riduzione del debito e di responsabilità”, proseguito “dalla giunta attuale”. The Vice Roberto Campagnolo, che per una volta tanto smette di Pontificare, vestito in giubbotto sportivo alla Salvini, funge da fotografo ufficiale dell'evento. Poi però passa la macchina fotografica al segretario cittadino del PD Luigi Tasca perché nelle foto del gruppo sulla scalinata certamente lui non può mancare.

Foto Alessandro Tich

Fra tanti esponenti e maggiorenti della sinistra bassanese, il concorso “scopri l'intruso” viene invece vinto da Ilaria Brunelli, la first lady di Rinascita 2019, che presenzia alla benedizione civica nel ruolo, per così dire, di osservatrice esterna.
Tutti insieme appassionatamente per assistere all'esordio pubblico del neo candidato sindaco: 44 anni, due figli, laurea in Giurisprudenza, consulente nel campo dei diritti dei minori e delle adozioni internazionali, assessore comunale uscente alla Sicurezza e Pianificazione finanziaria, di estrazione politica centrista, formatosi nell'associazionismo cattolico, già consigliere comunale una decina di anni fa tra le file della lista UDC-Bassano Futura e già aderente, sempre in quel periodo, all'associazione “Politica in regola” di Gianni Tasca.
“In questi cinque anni - afferma Riccardo Poletto, che parla per primo - riteniamo di aver fatto un buon lavoro, e in certi casi un ottimo lavoro per la nostra città. Questo gruppo di persone, espressione di tre liste, ha individuato una figura per continuare la leadership nei prossimi cinque anni, a partire da questa candidatura, aprendoci a nuovi obiettivi.”
La figura in questione è ovviamente Angelo Vernillo, il quale esordisce sottolineando che “questo è l'inizio di un'avventura umana, che come tutte le avventure umane è fatta da un insieme di uomini e donne che hanno a cuore questa comunità”. Le prime parole del candidato sindaco sono di ringraziamento per Poletto e per l'intera giunta comunale. “Abbiamo passato cinque anni di unità e di coesione di intenti così come raramente si è visto nella storia della nostra città - dichiara -. Ringrazio anche i consiglieri comunali per il loro spirito di servizio. Unità e servizio sono le prime parole chiave.”
Quindi Vernillo, un po' alla Marzullo, si fa una domanda e si dà una risposta.
“Perché qui nella Pieve? Qui è il luogo in cui è nata la nostra città, la città più bella del mondo, con mille anni di storia - spiega pomposamente a riguardo della location prescelta per la presentazione -. Bassano nasce attorno alle mura ezzeliniane e alla Pieve cattolica. Queste sono le nostre radici che sono alla base dei nostri principi: apertura, accoglienza, inclusione, responsabilità.”
Insomma: innovazione ma nel segno della continuità, in una fedeltà assoluta ai valori insiti nelle proprie radici cristiane. Il catto-pardo.
Principi che il candidato sindaco (attenzione, attenzione) intende portare avanti “per cinque e dieci anni”. Tradotto in italiano: “per uno e due mandati”.
“In questo momento in cui i tempi della politica si esauriscono in cinque secondi di tweet, noi abbiamo il dovere di pensare a lungo termine - è un altro passo dell'Angelus -. L'altra parola chiave è “concretezza”: ripartiamo dalle cose ottime fatte, correggendo gli errori.”
Parla già per “parole chiave”, il candidato sindaco del centrosinistra: il programma è ancora da costruire, ma gli slogan sono già bell'e pronti. E a proposito di programma: “Cercheremo di parlare, di ascoltare. Sarà un programma condiviso, aprendoci a tutte le realtà che vogliono contribuire a costruire la città che verrà.”
Tra le altre parole del credo vernilliano c'è anche “leadership”. “Leadership nella riduzione del debito per liberare risorse per i cittadini - afferma -. A Bassano c'è spazio per tutti. Leadership anche nei servizi. L'aver creato il Consorzio di Polizia Locale è stato un atto di leadership di Bassano, non in una logica di supremazia, ma di servizio.”
E suonando musica per le orecchie del suo collega di giunta Giovanni Cunico, pure presente nel sorridente gruppo dei comprimari, l'aspirante primo cittadino spezza anche una lancia a favore della “dimensione europea” di Bassano e della “Smart City”, “apertura all'Università” compresa.
Dal punto di vista prettamente politico, la coalizione di centrosinistra sarà formata dalle tre liste che attualmente la compongono, non escludendo una convergenza tra le due civiche. Ma con la novità di una “lista del sindaco”: una nuova compagine che sarà espressione diretta dei candidati vernilliani. “Saranno tre o quattro liste”, conferma il prescelto. Il quale rivela di avere chiesto a tutti gli assessori uscenti “di ricandidarsi nelle rispettive liste”. Riccardo Poletto compreso? “Disponibile, non indispensabile”, precisa il sindaco uscente, confermando quanti giri di parole abbia la lingua italiana, all'occorrenza, per esprimere la parola “sì”.
In conclusione Angelo Vernillo si augura che la campagna elettorale “sia bella e positiva” e promette che vivrà l'avventura “mettendoci tutto me stesso, con tutto il cuore”. Suscitando la standing ovation di tutti i presenti. Inevitabile, visto che nessuno stava seduto.

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