Ultimora
Geopolitica
22-12-2025
L’India beneficia della guerra in Ucraina acquistando petrolio russo a prezzi scontati
22 Dec 2025 16:46
Arena di Verona, 50 serate per il 103/o Opera Festival
22 Dec 2025 16:23
Milano Cortina: A.Fontana, anche per le risorse siamo tranquilli
22 Dec 2025 15:11
Ex assessore Venezia patteggia 4 anni e 8 mesi ed esce dal processo
22 Dec 2025 15:05
Sull'Altopiano di Asiago arriva il 'Bintar Gospel Festival'
22 Dec 2025 22:51
Salta la stretta sui lavoratori, la manovra verso il sì fra le polemiche
22 Dec 2025 22:11
Decidono due perle di Neres, la Supercoppa é del Napoli
22 Dec 2025 21:55
Il Napoli vince la Supercoppa, Bologna battuto 2-0. Doppietta di Neres
22 Dec 2025 21:55
Dalla manovra salta la norma su lavoratori sottopagati
22 Dec 2025 21:44
Auto sulla folla di una parata natalizia in Olanda, nove feriti. Alla guida una donna di 56 anni
22 Dec 2025 21:18
Supercoppa: Napoli-Bologna 2-0 DIRETTA GOL e FOTO
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Dancing Queen
Si inaugura a Possagno “Canova e la Danza”, la mostra-evento che accende i riflettori sul prodigioso restauro hi-tech della “Danzatrice con i cembali”, mutilata dalla guerra. "E' il recupero di un patrimonio di bellezza che è di tutti"
Pubblicato il 02-03-2012
Visto 5.896 volte
Per parlare di Antonio Canova, questa volta, scomodiamo il titolo di una celebre canzone degli Abba. Ma ci sta a pennello: perché la “Danzatrice con i cembali” - lo splendido modello in gesso che Canova realizzò per la statua in marmo oggi conservata al Museo Bode di Berlino - è davvero una “Dancing Queen”.
E' lei la regina della mostra-evento “Canova e la Danza”, che si inaugura oggi alle 11 al Museo Gipsoteca di Possagno per accendere i riflettori, fino al 30 settembre, su una delle storie più intriganti dell'arte canoviana.
L'evento espositivo, infatti, non è solo un omaggio al tema delle “danzatrici” così presente nella produzione del grande artista possagnese, in gran parte nei disegni e nelle tempere, ma è soprattutto la testimonianza diretta di quella che fino a pochi anni fa sarebbe stata una “mission impossible”.
La "Danzatrice con i cembali" esposta in mostra. Grazie alle protesi è tornata al suo splendore originale (foto Alessandro Tich)
Come abbiamo già ampiamente scritto in un altro articolo (notizie.bassanonet.it/attualita/10339.html), il gesso che possiamo oggi ammirare nel suggestivo allestimento della mostra è il frutto di quello che abbiamo chiamato “un miracolo in 3D”.
Per quasi un secolo, la leggiadra “Danzatrice” è rimasta infatti senza braccia, polverizzate da una granata durante i cannoneggiamenti della Grande Guerra che colpirono Possagno nel 1917. Ora quelle braccia - sensuali e tornite, con le delicate mani e i loro cembali - sono rinate, grazie a due leggerissime e sofisticate protesi perfettamente combacianti coi moncherini originali.
E' lo straordinario risultato di un restauro tecnologico in “reverse engineering”, reso possibile dalla scansione in 3D della statua in marmo del Museo Bode a Berlino e dal confronto computerizzato con la scansione in 3D del gesso di Possagno che di quella statua è stato il modello, che ha permesso l'esatta ricostruzione virtuale delle parti mancanti.
La mano e l'avambraccio destro, la mano e una porzione dell'avambraccio sinistro, una porzione della veste con nappetta e la nappetta centrale destra della veste della “Danzatrice” di gesso - distrutte per sempre dalla guerra - sono state così replicate utilizzando fogli di gesso e colla, trasformati nelle forme volute, così come Canova le fece, con una stampante 3D a prototipazione rapida.
Ora il modello originale di uno dei capolavori assoluti di Canova, restituito alla sua forma completa, incanta i visitatori nella Sala degli Specchi della Gipsoteca, collocato su una base roteante e accompagnato da un sottofondo musicale.
La “Danzatrice con i cembali” torna così a danzare, e il gioco dei riflessi sugli specchi aggiunge suggestione all'atmosfera.
E' il botto conclusivo del percorso della mostra, che dall'ala ottocentesca del museo alla moderna ala di Carlo Scarpa e fino ai piani superiori dell'edificio accompagna il pubblico alla scoperta delle tante “danzatrici” abbozzate, disegnate, dipinte e scolpite nei bassorilievi e anche a tutto tondo - ma in tre sole occasioni - dal genio pedemontano. Ne fanno fede i due gessi della “Danzatrice con il dito al mento” e della “Danzatrice con le mani sui fianchi” che fanno pure parte della affascinante esposizione e che affiancano idealmente la bellezza della loro “collega” con i cembali.
La mostra di Possagno, destinata a bissare il successo di quella precedente, dedicata alla bellezza giovanile del ritratto in marmo del Principe Lubomirsky, è il nuovo evento proposto da questo paese di duemila anime la cui Gipsoteca richiama ogni anno 32mila visitatori, il 40% dei quali stranieri: numeri che - in proporzione o in assoluto - fanno impallidire il richiamo museale di altre e ben più grandi città, compresa Bassano del Grappa.
“Siamo un paese piccolo ma abbiamo un'eredità importante - ha dichiarato alla vernice per la stampa il vicepresidente della Fondazione Canova Renato Manera -. Il nostro è il museo permanente più visitato della provincia di Treviso e lo considero più un borgo, che un museo.”
“E' un restauro che piace ed è comunque un intervento reversibile - ha osservato, sul pezzo forte della mostra, il soprintendente ad interim al patrimonio artistico delle province di Padova, Venezia, Treviso e Belluno Luca Caburlotto -. Ricostruire la percezione originale dell'opera è legittimo. Il recupero dell'armonia della “Danzatrice” ci fa capire quanto sia importante tenere in vita questo patrimonio di bellezza che è di tutti.”
“Quella con la Gipsoteca è una collaborazione di alto spessore e di forte impatto simbolico” - ha sottolineato Paolo Fassa, presidente della Fassa Bortolo che ha sponsorizzato il restauro hi-tech fornendo anche la materia prima, e cioè il gesso, per le nuove braccia del modello scultoreo.
Il direttore del Museo Gipsoteca Mario Guderzo, vero artefice di tutta l'operazione, ha ricordato le origini di un'idea “nata da un'umile richiesta al Museo di Berlino” e accolta con grade favore dall'istituzione tedesca.
“Qui non abbiamo copie delle statue di Canova, ma i modelli originali - ha precisato Guderzo -. Questo ci permette di dialogare con tutti i musei del mondo.”
Il restauratore Giordano Passarella ha spiegato la filosofia dell'intervento di finitura del restauro, che ha garantito l'uniformità di colore tra il gesso originale e le protesi aggiuntive.
Ivano Ambrosini, amministratore della UnoCad di Altavilla Vicentina, ha ripercorso infine le fasi dell'avveniristico lavoro di ricostruzione virtuale della statua di Berlino - che in 20 ore di scansione in 3D con tecnologia ottica a frange di luce ha prodotto un modello con 9 milioni di punti - e della successiva realizzazione, computerizzata e poi materiale, delle parti mancanti del gesso.
“Nella testa virtuale della “Danzatrice” - ha rivelato Ambrosini - il nostro modello matematico aveva 82.000 punti. Nella testa reale del gesso di Possagno, i punti - e cioè le repere, i chiodi di riferimento - collocati da Canova sono soltanto 22. Abbiamo calcolato che con questi pochissimi elementi, e con gli strumenti non certo paragonabili alle tecnologie di oggi che il Canova aveva a disposizione, la differenza delle dimensioni tra il gesso e il marmo si è discostata al massimo, e solo in alcuni punti, di 2 millimetri.”
Un dato che la dice lunga sulla perfezione tecnica del grande scultore, replicata oggi da sofisticati software grazie ai quali Possagno può finalmente presentare al mondo la sua bellissima cyborg di gesso.
Il 22 dicembre
- 22-12-2023Di tutto un bob
- 22-12-2022Maga Pavan
- 22-12-2022bAstra così
- 22-12-2022L’Italia s’è desto
- 22-12-2022Felice Danno Nuovo
- 22-12-2022Siamo Messi bene
- 22-12-2022SPIDy Gonzales
- 22-12-2022Niente di personale
- 22-12-2021Marostica-19
- 22-12-2021CinquantaVetrine
- 22-12-2020I farfalloni
- 22-12-2020CulturaIdentità Security
- 22-12-2016Lunga vita a Renzo Rosso
- 22-12-2015La resa dei conti
- 22-12-2012Zaia: “La Regione primo committente dell'economia del Veneto”
- 22-12-2011“Rivoluzione” a nord
- 22-12-2011“Esiste un Piano di Gestione del Brenta?”
- 22-12-2011Acqua salata
- 22-12-2011Le transenne “a fisarmonica”
- 22-12-2011“Nuova Valsugana, Bassano supporti le richieste della Valbrenta”
- 22-12-2010G8: vino e piaceri dello spirito nel “goto” di Bassanonet
- 22-12-2008Nasce il Forum di Bassanonet
- 22-12-2008 “L’obiettivo del 2009 è il Teatro a Bassano”
- 22-12-2008L’Adunata di Bassano diventa un libro fotografico
- 22-12-2008 Ilario Baggio al “Grande Fratello”?
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.356 volte
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.356 volte


















