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Un altro amico, e un altro personaggio noto di Bassano che se ne va.
Tony Arduino è mancato oggi. La triste notizia si è diffusa un un baleno verso l’ora di pranzo e subito sulla sua pagina Facebook si sono susseguiti i messaggi di cordoglio.
Il decesso è sopravvenuto per complicazioni dopo che alcune settimane fa Arduino aveva contratto il Covid, con conseguente ricovero all’Ospedale di Bassano.
La notizia della sua scomparsa è di quelle che lasciano un improvviso grande vuoto, tanto era costante, vivace e partecipata la sua presenza nelle tante occasioni e nei tanti appuntamenti della vita pubblica bassanese.
L’ultimo suo contributo alla crescita culturale della nostra comunità è stata la progettazione grafica del catalogo della mostra “A & A” del pittore Saul Costa e del fotografo Fabio Zonta nei locali dell’agenzia Allianz-Assicura di via Bellavitis. Lo avevo incontrato proprio in quella occasione, assieme a tutti gli altri protagonisti dell’evento espositivo, quando sono andato in agenzia per raccogliere informazioni per l’articolo che avrei scritto sulla mostra.
E anche in quel frangente Tony non aveva smentito sé stesso: sempre arguto, rispettosamente ironico, pronto alla battuta di spirito, immancabilmente disponibile al sorriso. Non mi ricordo una sola volta, nelle tantissime occasioni in cui ci siamo incontrati agli eventi e alle inaugurazioni cittadine, in cui non sia stato di buon umore.
Arduino era un riconosciuto professionista del suo campo: quello della grafica.
Come graphic designer ha lavorato per decenni nel settore della comunicazione visiva e ha inventato marchi, loghi e immagini coordinate che ci circondano o ci hanno circondato nella vita di tutti i giorni: tra questi, i loghi della vecchia Ulss 3 di Bassano, del Museo Remondini e di numerose aziende del nostro territorio. Per non parlare di brochure e cataloghi, a cui Tony sapeva dare un’impronta grafica efficace e, al contempo, raffinata.
Era un misto eclettico e vincente di professionalità e di passione. Ecco: “passione”, probabilmente, è la parola più appropriata per descrivere il suo atteggiamento in ogni attività che lo impegnava, sia professionale che rivolta alla vita sociale cittadina.
In campo sociale la sua disponibilità si è prioritariamente espressa nel suo ruolo di socio del Rotary Club di Bassano del Grappa, in cui ha rivestito più volte la carica di prefetto, ovvero di responsabile del cerimoniale del club service, oltre ad essere attivo socio anche del Panathlon.
Aveva plurimi interessi, che lo vedevano partecipare attivamente ad eventi e manifestazioni promosse nel territorio in diversi campi: arte, cultura, enogastronomia.
Soltanto tra il 16 e il 19 del mese scorso, come puntualmente informava sulla sua pagina Facebook, aveva partecipato a quattro eventi nel giro di altrettanti giorni: la Biennale di Architettura di Venezia, il Vinitaly a Verona, una serata del “Lunedì con gli Artisti” e una cena con la squadra della mostra “A&A”. Poi, subito dopo e all’improvviso, un attacco di febbre alta, preludio della grave situazione che lo ha trattenuto in ospedale nell’ultimo mese.
Potrà sembrare una frase fatta, ma con lui scompare veramente e indiscutibilmente un altro pezzo della Bassano più autentica, quella dei bei rapporti tra le persone.
Tony Arduino lascia la moglie Manuela e i due figli Giovanni e Alessandro. Alla famiglia vanno le più sincere condoglianze mie personali e della redazione di Bassanonet.
Quella stessa redazione che lui non mancava di visitare ogni tanto, da affezionato ed attento lettore del nostro portale. Lo aveva fatto anche il mese scorso, subito dopo il nostro incontro all’agenzia Allianz per la mostra, regalandomi anche allora le sue arguzie e le sue ironie. Perché in questo mondo così nervoso, così ipocrita e spesso così cattivo, scambiare anche solo due parole con una persona così bendisposta e positiva era un autentico regalo.
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