Ultimora
29 Apr 2024 19:57
Il Papa il 18 maggio a Verona, vescovo Pompili 'grande attesa'
29 Apr 2024 17:24
Ticket a Venezia, 17.130 i turisti giornalieri paganti
29 Apr 2024 13:21
Accoltellato dal fratello, uomo grave nel trevigiano
29 Apr 2024 13:17
Zaia presenta a Parigi concorso su dati spaziali per siti Unesco
29 Apr 2024 12:22
A Venezia Urbs Scripta, il festival dei graffiti storici
29 Apr 2024 12:06
Alle Procuratie Vecchie la 'Biblioteca vivente'
29 Apr 2024 20:20
G7, ambientalisti su un tetto a Venaria: "Il re e' nudo"
29 Apr 2024 20:20
Meloni scommette sul nome: "Bastera' Giorgia"
29 Apr 2024 21:32
Fumetto slurp! Ipersocial, libero e sold out
29 Apr 2024 21:04
Al via il 730 semplificato, sezioni al posto di quadri e righe
29 Apr 2024 20:30
Torture al Beccaria, le scene cruente impresse nei video
29 Apr 2024 19:29
Serie A, stasera in campo Genoa-Cagliari
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Lo stratega di Wembley è bassanese
Antonio Gagliardi, classe 1983, è il match analyst della Nazionale che ha vinto gli Europei
Pubblicato il 22-07-2021
Visto 9.883 volte
Lo stratega della Nazionale che ha vinto gli Europei a Wembley è “made in Bassano”.
Classe 1983, Antonio Gagliardi, con una laurea in Storia, è partito dalla SICS, azienda bassanese che si occupa di consulenza e statistiche sportive, ed è oggi uno dei match analyst più importanti del panorama calcistico nazionale ed internazionale. Al fianco di Roberto Mancini ha contribuito a costruire la “macchina da guerra” azzurra che ha fatto trionfare l’Italia ai campionati europei «Un’impresa storica, eccezionale, a cinquant’anni dall’ultimo Europeo e a quindici dal Mondiale».
Sono passati poco più di 10 giorni dal trionfo di Wembley. Cosa le è rimasto in mente di questa impresa strepitosa?
Mi capita di ripensare alla sensazione di dominio che abbiamo trasmesso nel secondo tempo di Italia-Belgio. Eravamo in vantaggio sulla squadra numero uno del ranking mondiale e per 15 minuti praticamente non gli abbiamo fatto toccare palla.
Dove si è concentrata maggiormente la sua analisi dei numeri in questo Europeo?
In realtà l’utilizzo dei numeri e delle statistiche è una piccola parte del lavoro, soprattutto in Italia. Il lavoro principale riguarda lo studio delle dinamiche tattiche tramite l’utilizzo dei video. Con Simone Contran, l’altro analista che collabora con me, abbiamo analizzato fino all’ultimo dettaglio la tattica delle tre squadre del girone di eliminazione, Turchia, Svizzera e Galles. Del loro gioco sapevamo tutto. Il difficile è arrivato nella fase di eliminazione diretta, bisognava studiare in pochi giorni i nuovi avversari. L’80% dello studio dei filmati riguarda gli avversari, un altro 20% è dedicato invece all’analisi delle nostre prestazioni.
Cosa le ha chiesto in particolare il mister Mancini?
Lui vuole dominare sempre le partite e quindi abbiamo lavorato molto sul pressing e sul recupero palla. In questo Europeo abbiamo dedicato molto tempo anche allo studio dei rigori. Con Donnarumma, e con lo staff dei preparatori dei portieri, abbiamo sviscerato le caratteristiche di tutti i possibili rigoristi delle squadre avversarie.
Facciamo un passo indietro: come è diventato match analyst?
Sono partito dalla SICS di Bassano del Grappa, un’azienda leader in Italia e in Europa per i servizi informatici legati allo sport. Sono stato anche allenatore di squadre dilettantistiche locali. In Sics ero arrivato a dirigere un team di dieci persone, per l’80% fornivamo servizi video e di datI alle squadre italiane.
Il grande salto quando è arrivato?
Nel tempo ho cominciato a conoscere molti allenatori importanti, come Prandelli e Ancelotti, solo per citarne un paio. Prandelli mi ha chiamato a lavorare con lui prima al Parma e poi alla Fiorentina e quando è andato in Nazionale l’ho seguito nel suo staff. Nel frattempo la figura del match analyst è diventata fondamentale in tutti i grandi club. Ho fatto con Prandelli gli Europei e il Mondiale. Ho lavorato con Di Biagio, con Conte e tutti gli staff tecnici degli Azzurri. Nel 2016 è stata creata l’area match analyst della Nazionale e ne sono diventato il responsabile. Sempre nel 2016 con Maurizio Viscidi, coordinatore di tutte le nazionali giovanili di calcio, abbiamo dato vita al primo corso ufficiale per diventare analista tecnico.
Da quando gli analisti del calcio sono indispensabili per vincere nel calcio che conta?
Il grande pubblico ha conosciuto la figura del match analyst dopo l’uscita del film Moneyball (“L’arte di vincere”) con Brad Pitt. L’estro e il talento dei campioni ovviamente fanno la differenza, ma da anni ormai tutte le squadre di un certo livello hanno nel loro team un match analyst. Dalla Serie A fino alla Lega PRO gli staff tecnici prevedono un allenatore, i vari preparatori atletici e tecnici e uno o più match analyst. Le grandi squadre di vertice ne hanno 4-5, all’estero anche di più. Quindici anni fa ci conoscevamo tutti, adesso sarebbe impossibile.
Quali super campioni l’hanno colpita di più, lasciando da parte le prodezze sportive?
La generazione dei campioni del mondo del 2016 aveva doti straordinarie, dentro e fuori dal campo. Andrea Pirlo è stato un giocatore pazzesco ed è destinato a diventare un allenatore tra i più grandi al mondo perché ha delle qualità incredibili. Anche De Rossi e Buffon hanno delle abilità caratteriali non comuni. Per arrivare agli Europei, Chiellini e Bonucci hanno una personalità che non si trova facilmente nemmeno ai livelli più alti del calcio internazionale.
Cosa consiglia ad un ragazzo bassanese che sogna di fare un percorso simile al suo?
Prima di tutto serve la passione per il calcio e per i suoi aspetti tecnici. Allenare le squadre giovanili, o anche i dilettanti, è sicuramente utilissimo. I ragazzi bassanesi hanno la fortuna di arrivare una società come la SICS in casa. Chi vuole fare il salto ha l’opportunità di fare il corso ufficiale della Figc a Coverciano: c’è un test di ingresso, 40 posti disponibili su una media di 200/250 aspiranti. Il corso può concretizzare davvero il sogno di qualsiasi ragazzo.
Il 29 aprile
- 29-04-2023San Lazzaro in Vincoli
- 29-04-2022Ulss 7 –
- 29-04-2021A&Covid
- 29-04-2020Otto sindaci in barca
- 29-04-2020Siamo a cavallo
- 29-04-2020Mühlacker c’è
- 29-04-2019L'aereo è Partito
- 29-04-2019Siamo allo sFascio
- 29-04-2019Oggi mi sento Bonus
- 29-04-2019Forza Cittadini
- 29-04-2017Il ladro dalle scarpe rosse
- 29-04-2017Un No di troppo
- 29-04-2017Chi dice donna
- 29-04-2017Auto si cappotta in viale De Gasperi, un ferito
- 29-04-2016Operazione recupero
- 29-04-2015L'altra faccia della Luna
- 29-04-2014Hotel Europa
- 29-04-2014Camisano Vicentino, sistemato lo scolo Piovego
- 29-04-2013Rossano, caos a 5 Stelle
- 29-04-2013Quando la plastica non è...plastica
- 29-04-2013In concerto per il Primo Maggio
- 29-04-2013Mussolente: interventi per la sicurezza idraulica
- 29-04-2013Governo Letta. Filippin: “Dal PD veneto sostegno convinto”
- 29-04-2013Chiesa, crisi e lavoro
- 29-04-2012“Un Cuore Civico”: ultimi tre incontri con la cittadinanza
- 29-04-2012Le Acli e il 1° maggio: “Vicinanza ai lavoratori e ai datori di lavoro”
- 29-04-2012Romano d'Ezzelino: il Comune approva il Pat
- 29-04-2012Romano: la Donazzan si schiera per Carlesso
- 29-04-2012Ros@’ 2012: il 1° maggio tutti in bici
- 29-04-2012“Continuità e Rinnovamento”: mercoledì Zaia a Rosà
- 29-04-2011E William e Kate brinderanno “bassanese”
- 29-04-2011“La migliore risposta alle polemiche di questi giorni”
- 29-04-2011Gratta e perdi
- 29-04-2010Sesso e politica, senza censura
- 29-04-2009Maltempo, stato di attenzione per il Brenta
- 29-04-2009“Nessun caso sospetto di influenza suina a Bassano”