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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il Doge Asparago
A Venezia si è ripetuto il rituale del pranzo a base di Asparago Bianco di Bassano D.O.P. offerto ai consiglieri regionali: più che un'azione promozionale, un grande “selfie” con la politica
Pubblicato il 11-06-2021
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Il Doge Asparago si fa vogare in motoscafo sul Canal Grande, come si fa per gli ospiti di riguardo. La destinazione è sempre la stessa: Palazzo Ferro-Fini, sede del consiglio regionale del Veneto. Qui martedì scorso, come già accaduto negli anni precedenti, è andata in scena la solita storia: il pranzo a base di Asparago Bianco di Bassano D.O.P. offerto ai politici regionali e curato dal Gruppo Ristoratori Bassanesi con la benedizione del Consorzio di Tutela dell'Asparago medesimo. Si tratta, come spiega un comunicato del Consorzio, di “una tradizione consolidata negli anni saltata nel 2020 soltanto a causa delle restrizioni per il Covid-19”. Una passerella d'immagine ovvero un grande “selfie” con la politica, più che un'azione promozionale vera e propria, con cui il comparto dell'Asparago bassanese “mantiene i contatti” con la Regione Veneto, che è sempre un ente da tenersi buono.
Vale a dire: come unire il dilettevole all'utile. Il gran fautore e gran cerimoniere dell'incontro culinario è stato il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, uno che dà del tu al presidente dei Ristoratori Sergio Dussin.
Per deliziare gli esigenti palati dei consiglieri regionali, i Ristoratori di Confcommercio hanno proposto - e ci mancherebbe - un menù coi fiocchi: dal risotto alla tosella con asparagi e dalla tartàre fino al tradizionale piatto di uova e asparagi. Ha fatto parte del gioioso convivio anche l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin che assieme a Ciambetti ha concluso l’evento con le foto di rito a fianco del presidente dei Ristoratori Sergio Dussin accompagnato nella trasferta veneziana dal suo vice Enrico Zen e da Roberto Astuni, nonché assieme al presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asparago Bianco di Bassano D.O.P. Paolo Brotto.
Ma non di solo Asparago vive l'uomo: tra un boccone e l'altro, si è avuto modo di evidenziare alla parte politica le problematiche e le istanze del mondo produttivo del bianco turione. Il pranzo a Palazzo Ferro-Fini, come informa sempre il Consorzio, è stata così anche l'occasione “per tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e guardare con ottimismo alle prossime”. “Sinergie nel territorio, difesa delle produzioni locali, valorizzazione delle eccellenze in chiave enogastronomica e vicinanza ai ristoratori, un comparto duramente colpito - si legge nel comunicato -, sono stati i temi al centro dell’intervento del presidente del Consorzio Brotto.” E quasi che il Doge Asparago, anche per la sua forma, sia una sorta di bacchetta magica per risollevare l'attrattività del nostro territorio dopo il blocco socio-economico dell'Era del Covid, nel corso del redivivo gemellaggio politico-culinario in riva al Canal Grande non poteva non ricomparire la parola altrettanto magica che spesso a Bassano ci riempie la bocca più degli Sparasi e Ovi: turismo.
“Ci auguriamo che la prossima stagione - è stato infatti il commento del presidente Paolo Brotto - veda la rifioritura della ristorazione e del turismo in modo che i nostri chef possano tornare ad offrire questa eccellenza nelle migliori cucine. Per promuovere l’eccellenza dell’Asparago Bianco e far conoscere e apprezzare le potenzialità del nostro territorio abbiamo bisogno del turismo enogastronomico.”
Sono i messaggi che il mondo della politica deve digerire.






