Pubblicità

Fondazione The Bank

Pubblicità

Fondazione The Bank

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La Torre e il Caffè

Il cantiere del restauro della Torre delle Grazie a Bassano interessa anche lo storico Caffè Italia di Piazzale Giardino. Ma i lavori sono fermi, e in ritardo. Il gestore: “Il disinteresse è totale”

Pubblicato il 12-01-2011
Visto 4.438 volte

Pubblicità

Fondazione The Bank

“E' tutto fermo. E il disinteresse è totale”.
Christian Lorenzato, da cinque anni gestore dello storico Caffè Italia di Piazzale Giardino a Bassano, ci prepara una tazzina di caffè con aria sconsolata.
Da un anno il suo locale è circondato dal cantiere dei lavori di restauro e risistemazione della Torre delle Grazie, all'imbocco di Viale dei Martiri, inseriti nel più ampio progetto di restauro della Cinta Muraria, del Castello degli Ezzelini e della Torre stessa.

Il Caffè Italia sovrastato dal cantiere per i lavori di restauro della Torre delle Grazie

Poiché alcuni locali di servizio del Caffè Italia - i cui muri sono di proprietà del Comune - si trovano alla base della Torre stessa, l'intervento edilizio interessa in parte anche il pubblico esercizio.
L'intervento in questione è regolato da un “atto di assenso per l'utilizzo degli spazi del Caffè Italia” che Lorenzato ha presentato all'Amministrazione comunale nel gennaio del 2010, e che la giunta Cimatti - benché i lavori siano iniziati molto prima - ha approvato formalmente undici mesi dopo.
In base all'accordo, la ditta “Caffè Italia snc” ha concesso al Comune l'utilizzo di alcuni locali - e cioè la cucina, il magazzino, i servizi igienici e parte del plateatico - direttamente coinvolti nei lavori del cantiere.
La disponibilità dei locali, per il Comune, si è resa necessaria “per evitare di perdere i contributi della Regione e della Fondazione Cariverona per i lavori di sistemazione della Torre delle Grazie”.
L'Amministrazione comunale, riconoscendo “i pesanti disagi” affrontati dal Caffè Italia a causa dei lavori, ha quindi deliberato una riduzione dell'80% del canone di concessione del locale per tutto il periodo di apertura del cantiere e la proroga di due anni della concessione stessa in scadenza nel 2010, affermando inoltre “la volontà di procedere alla sistemazione complessiva del pubblico esercizio”.
Da mesi, dopo la partenza dei lavori, la situazione del locale gestito da Lorenzato è a dir poco provvisoria. I servizi igienici sono sopperiti da un bagno mobile e il magazzino da un container, collocati all'esterno del bar.
Un problema sopportabile, visti la natura e gli obiettivi del cantiere, ma non troppo a lungo andare. Perché il problema non è tanto il “cosa” o il “come”, ma soprattutto il “quando”.
“Mi avevano detto che i lavori finivano a settembre - puntualizza Lorenzato -. E invece il cantiere è ancora qui. Non si va avanti, nessuno sa niente e non si capisce il perché.”
“Io ci tengo al mio locale, e a questa splendida parte della nostra città - aggiunge il gestore -. Ma il vero problema è che questa è una zona dimenticata. Di notte le panchine qui a fianco sono ritrovo di giovani sbandati. Ma la polizia locale dov'è?”
Il discorso, inevitabilmente, si allarga. Ma cerchiamo di concentraci sul problema dei tempi. Sul cartello all'esterno del cantiere, apprendiamo che i lavori - consegnati il 14 gennaio del 2009 e appaltati all'Impresa Costruzioni F.lli Azzolini di Arco (Tn) - dovevano essere ultimati in 540 giorni. E quindi, giorno più giorno meno, proprio a settembre dell'anno scorso. Perché, dunque, il blocco e il rinvio?
“Il cantiere è attualmente fermo - ci spiega il direttore dei lavori, arch. Giorgio Strappazzon - perché la direzione dei lavori lo ha fermato. Si tratta infatti per la massima parte di lavori di restauro, soprattutto all'esterno, realizzati con prodotti di calce con utilizzo di acqua sugli strati superficiali. Poiché le temperature, soprattutto le minime della notte, in questa stagione sono diminuite sensibilmente è stato deciso lo stop ai lavori. Questo tipo di restauro richiede infatti temperature superiori ai 5 gradi. I lavori dovrebbero ripartire a febbraio”.
E anche il ritardo generale nella tabella di marcia avrebbe la sua giustificazione.
“I ritardi - afferma ancora il direttore dei lavori - sono dovuti a motivi logistico-organizzativi. Ci sono stati degli aggiornamenti dovuti ad imprevisti che abbiamo rilevato strada facendo. Sono emerse alcune problematiche che hanno spinto i tempi in avanti. Ma l'intervento, del resto, riguarda uno dei manufatti più preziosi della città, e che necessita di un occhio di particolare attenzione.”
Motivi tecnici, dunque, alla base del blocco temporaneo del cantiere della Torre. Un'attesa che per Christian Lorenzato ha il sapore di un Caffé lungo, lunghissimo.

Pubblicità

Fondazione The Bank

Più visti

1

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 13.564 volte

2

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.757 volte

3

Attualità

28-11-2025

Canova, il gigante ritrovato

Visto 9.715 volte

4

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.099 volte

5

Attualità

01-12-2025

ULSS 7 Pedemontana, intesa con la Mayo Clinic

Visto 8.918 volte

6

Imprese

01-12-2025

L’Oro della Stampa a Nicole Tassotti

Visto 5.062 volte

7

Attualità

03-12-2025

Ministero e Alpini, accordo sui Campi Scuola

Visto 4.842 volte

8

Associazioni

28-11-2025

Liberamenti: si accende la terza edizione

Visto 3.584 volte

9

Libri

02-12-2025

Diario estremo: vite a nudo

Visto 2.924 volte

10
1
2

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.451 volte

3

Attualità

12-11-2025

Un assaggio di futuro

Visto 21.309 volte

4

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 20.798 volte

5

Politica

10-11-2025

Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”

Visto 20.664 volte

6

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.469 volte

8

Politica

09-11-2025

A tu per tu con Francesco Rucco

Visto 20.179 volte

9

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 19.872 volte

10