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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bim bum bond
Conclusa l'emissione di bond per il finanziamento della costruzione della SPV. Emessi e collocati 1,571 miliardi di euro. Zaia: “Salvati i cantieri e evitato che una grande incompiuta divenisse una dolorosa ferita sul territorio”
Pubblicato il 29-11-2017
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Bim bum bond: che la conta abbia inizio. Perché da contare, in questa grande operazione finanziaria internazionale, ce n'è veramente tanto.
La società Superstrada Pedemontana Veneta SpA ha perfezionato ovvero concluso l'operazione di emissione di bond in due tranche per il finanziamento della costruzione della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta. L'importo totale emesso è di 1,571 miliardi di euro e, come informa una nota trasmessa alle redazioni, verrà utilizzato “per coprire i costi di costruzione, i costi del finanziamento, costi attesi, spese fiscali, costi attesi durante la fase di costruzione e altri costi connessi con il progetto”.
In altre parole: finalmente i schei per completare l'opera ci sono tutti.
Un cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta (archivio Bassanonet)
I bond o project bond sono obbligazioni proposte al mercato degli investitori sia privati che istituzionali che, sottoscrivendole, finanziano la realizzazione di un progetto infrastrutturale. E non lo fanno come opera pia, ma appunto come investimento su cui, giustamente, avere un guadagno. Il collocamento prevede infatti che una parte degli introiti della futura infrastruttura siano destinati da una parte al rimborso del capitale investito e, dall'altra, a una cedola obbligazionaria e cioè utile che nel caso dei titoli per la SPV stabilisce un tasso di remunerazione del 5%.
Le obbligazioni Pedemontana Veneta sono state quotate presso il listino della Borsa di Dublino (Irish Stock Exchange). L’operazione di emissione obbligazionaria è stata curata dalla società finanziaria newyorkese J.P.Morgan in qualità di Global Co-ordinator e Joint Bookrunner (intermediario congiunto, NdR) avvalendosi dell’assistenza di Banca Imi (Intesa Sanpaolo Group), Santander e Banca Akros - Gruppo Banco Bpm - in qualità di Co-Global Co-ordinators e Joint Bookrunners, e Kommunalkredit in qualità di Joint Bookrunner.
La società Superstrada Pedemontana Veneta e lo sponsor, SIS Scpa, Consorzio Stabile tra le imprese del gruppo Fininc Spa (INC SpA e Sipal SpA) e Sacyr Costruccion SA, si dichiarano “estremamente soddisfatti del risultato ottenuto con più di due mesi di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale”.
“Questa emissione - dichiara il presidente del Consorzio SIS Matterino Dogliani in un lancio di agenzia AdnKronos - è una importante vittoria per il Sistema Italia ed in particolare per la Regione Veneto che ha sempre dimostrato un pieno supporto alla realizzazione dell’opera.” “Le obbligazioni - aggiunge il presidente SIS - sono state sottoscritte in prevalenza da parte di primari investitori internazionali, dimostrando l’attenzione dei mercati stranieri agli investimenti in infrastrutture nel nostro Paese.” “Pedemontana Veneta - conclude - ha aperto la strada a questa forma di finanziamento che, pensiamo, rappresenterà il futuro per gli investimenti infrastrutturali in Italia.”
“Con la chiusura dell’operazione di collocamento dei bond da parte di JP Morgan per il finanziamento privato della Superstrada Pedemontana Veneta - dichiara in una nota il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - una delle opere viarie strategiche per il Paese e per la Regione può dirsi avviata verso la definitiva realizzazione. La conclusione dei lavori, mi piace ricordarlo sempre, sulla base dell’impegno portato avanti dalla Regione e della nuova intesa raggiunta col concessionario, avverrà entro il 2020.”
“Un’operazione, quella che si conclude oggi - aggiunge il governatore -, che toglie definitivamente dal limbo un’arteria destinata a rivoluzionare la viabilità al servizio di uno dei distretti industriali più vitali del Veneto e d’Italia: 94,5 chilometri di percorso a basso impatto ambientale realizzato per quasi due terzi in trincea, 16 caselli, 37 Comuni attraversati (22 nel Vicentino e 15 nel Trevigiano), 68 chilometri di opere complementari, un volume finanziario complessivo di 2,258 miliardi di euro.”
“Quel che tuttavia più mi preme sottolineare - prosegue - è la raggiunta tranquillità per gli espropriati, ai quali sono già stati corrisposti 114,749 milioni su un importo complessivo di 311, pari al 36,82 per cento, che rappresenta tuttavia la quasi totalità degli accordi finora sottoscritti, ma anche la certezza per le imprese subappaltatrici e per i loro lavoratori.”
“Auguro quindi buon proseguimento (perché al contrario di quel che si è andato sostenendo, i lavori non si sono mai interrotti) sia alle imprese che a tutti i loro dipendenti - rimarca Zaia -. Abbiamo lavorato per migliorare definitivamente l’intesa con il concessionario: la Regione pagherà un canone di disponibilità ma diverrà titolare degli incassi da pedaggio.” “Ma soprattutto - conclude - la mia soddisfazione è di aver salvato i cantieri e di aver evitato che una grande incompiuta divenisse una dolorosa ferita sul territorio. Vorrei anche ringraziare, per l’immensa mole e la qualità del lavoro svolto, il commissario Marco Corsini, vice avvocato generale dello Stato e i miei uffici.”
Insomma: abbiamo davvero rischiato di trovarci un gigantesco e irreversibile sbrego sul nostro territorio, interrotto a metà strada per il mancato closing finanziario dell'opera.
Ma l'italico “stellone” colpisce ancora.
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