Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

RedazioneRedazione
Bassanonet.it

Attualità

Un soffione di novità

“Nuovo corso” museale e creatività d'acciaio. Dal 21 gennaio al Chiostro del Museo Civico di Bassano esposto il Dandelion, monumentale installazione di Enrico Benetta

Pubblicato il 11-01-2017
Visto 4.290 volte

Pubblicità

Natale 2025

Dovremo farci l'abitudine: con la conduzione del Museo Civico di Bassano del Grappa affidata alla direttrice Chiara Casarin, il chiostro di San Francesco - altresì noto come il chiostro del Museo - diventerà sempre di più una succursale della Biennale d'Arte Contemporanea. Dopo il dissacrante “missile” piantato a terra dell'Ex Voto di Antonio Riello, arriva infatti nei prossimi giorni una nuova installazione artistica monumentale.
Si tratta del Dandelion di Enrico Benetta, trevigiano di Montebelluna, giovane e affermato creatore di tele, sculture e installazioni, diplomato nel 2001 in Decorazione all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Dopo la sbornia culturale dell'imminente cerimonia di San Bassiano, sarà dunque la rinomata opera di Benetta (presentazione al pubblico sabato 21 gennaio alle ore 16.30) ad accogliere temporaneamente i visitatori all'ingresso del Museo.
Il Dandelion è il caratteristico fiore - meglio noto come tarassaco, o soffione - che in un unico soffio fa prendere il volo a tutti i suoi minuscoli pistilli bianchi. Nell'installazione in arrivo a Bassano viene rappresentato con un agglomerato di lettere dell'alfabeto in carattere di stampa Bodoni - che costituiscono il tratto distintivo delle opere dell'artista - che si irradiano da un imponente stelo, ritagliate da lastre sottili di cor-ten o di acciaio mirror. Lettere che diventano petali di acciaio dalla “a” alla “z”, come parole pronte a dissolversi nell'aria, e che tornano ad essere quegli oggetti visibili e concreti che l'antica tradizione tipografica cesellava nel ferro e intagliava nelle lastre.

Il Dandelion di Enrico Benetta (particolare). Fonte immagine: vanityfair.it

Un gigantesco fiore composto da caratteri tipografici: ovvero, dal punto di vista delle correlazioni coi Musei Civici bassanesi, come prendere due piccioni con una fava. La metallica creazione del performer montebellunese si collega infatti tematicamente da una parte alle collezioni della Sezione Naturalistica e, dall'altra, al Museo della Stampa Remondini.
“Ospitare il celebre Dandelion di Enrico Benetta nel Chiostro del Museo Civico è per noi un grande piacere - afferma Chiara Casarin -. Alle danze aperte il 15 ottobre 2016 da Antonio Riello con Ex voto, fa ora seguito questa grande scultura che rimanda, per il soggetto che rappresenta, alle tematiche della sezione naturalistica del Museo in cui sono conservate le raccolte storiche esito delle donazioni di Giambattista Brocchi e Alberto Parolini.”
“Dal 1999 - prosegue la direttrice - il Museo Civico ha istituito una apposita sezione naturalistica per il recupero e la conservazione, attuandone da allora la valorizzazione attraverso ricerche, divulgazione scientifica, attività didattiche e mostre temporanee. Con l'intervento di Enrico Benetta nel chiostro del Museo Civico, si attua una nuova modalità artistica di valorizzazione del patrimonio esistente. Il riposizionamento di una grande scultura in questo angolo di Chiostro, sancisce l'avvio di una pratica che si consoliderà con l'alternarsi di opere di artisti contemporanei in qualche modo legati al territorio e autori di opere affini alle collezioni del Museo.”
“Benetta - si legge nel comunicato di presentazione dell'evento artistico - formula un nuovo vocabolario di parole, crea e salda le lettere di ferro ripetendo quel lavoro manuale e proponendolo ingigantito, offrendo così al visitatore la possibilità di riformularlo e reinterpretarlo.”
Dandelion arriva in città direttamente da Venezia in cui è stato esposto in occasione della Biennale d'Arte e rimarrà nel chiostro di San Francesco, su iniziativa dei Musei Civici e dell'Assessorato comunale alla Cultura, per i prossimi mesi. Un nuovo soffione di novità sta dunque per abbattersi sullo strato di polvere accumulatosi negli ultimi anni nella conduzione del Museo.
Il messaggio di rottura e di apertura al contemporaneo lanciato dal “nuovo corso” della direzione museale è molto esplicito. Ma sarà anche sufficientemente chiaro e leggibile alla cittadinanza?
Ai bassanesi - e non solo ai soliti iniziati di inaugurazioni e vernissage - l'ardua sentenza.

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Politica

24-12-2025

Manovra di bilancio, fondi a Bassano

Visto 9.939 volte

2

Attualità

24-12-2025

Ztl, stretta festiva in centro storico

Visto 9.712 volte

3

Cronaca

27-12-2025

La memoria non si cancella

Visto 8.749 volte

4

Attualità

24-12-2025

Buon Natale ai nostri lettori

Visto 8.507 volte

6

Lettere in Redazione

29-12-2025

Il fatto delle tre croci di Bassano

Visto 4.112 volte

7

Danza

27-12-2025

Tradizione e giovani talenti, per Fire of Georgia

Visto 3.410 volte

8

Monumenti

24-12-2025

Per le feste, quattro passi sulla Torre civica

Visto 2.415 volte

9

Sociale

30-12-2025

Fondazione BPMV: il nuovo corso di Piera Campana

Visto 711 volte

10

Attualità

30-12-2025

2025, un anno di storie e di click

Visto 614 volte

1

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.850 volte

2

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.662 volte

3

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 11.554 volte

4

Attualità

06-12-2025

Mussolente celebra le sue eccellenze

Visto 9.966 volte

5

Politica

24-12-2025

Manovra di bilancio, fondi a Bassano

Visto 9.939 volte

6

Attualità

21-12-2025

Agrovoltaico, cresce la contestazione a Rosà

Visto 9.744 volte

7

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 9.736 volte

8

Attualità

24-12-2025

Ztl, stretta festiva in centro storico

Visto 9.712 volte

9

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.622 volte

10

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 9.610 volte