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Acqua, dubbi e solidarietà
Il Comitato Consultivo degli Utenti del Consiglio di Bacino Brenta esprime preoccupazione sulle future possibili aggregazioni aziendali di Etra Spa. E interviene a sostegno degli utenti morosi del servizio idrico per condizione di disagio economico
Pubblicato il 03-01-2017
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Primi giorni del 2017: Etra ancora e sempre in primo piano.
Sulle future prospettive aziendali della Spa di proprietà pubblica e sulla possibile fusione tra le società a capitale pubblico Etra, Aim e Ava interviene oggi, con una nota, il Comitato Consultivo degli Utenti del Consiglio di Bacino Brenta. Il Comitato, presieduto dal bassanese Aurelio Tasca, è costituito dai rappresentanti di diverse associazioni e organizzazioni del territorio di competenza della società multiutility: Associazione Acqua Bene Comune Onlus, UST CISL di Padova e Rovigo, Confindustria Padova, CGIL Camera del Lavoro Territoriale di Padova, Italia Nostra Sezione di Bassano del Grappa, Federconsumatori di Padova, ACLI Circolo di Bassano del Grappa “P. Roversi”, Confcommercio Mandamento di Bassano del Grappa, Federazione Italiana Coldiretti Vicenza, CGIL camera del Lavoro Territoriale di Vicenza, Confederazione Italiana Agricoltori e Comitato Acqua Pubblica Bene Comune.
“A seguito dei ripetuti articoli apparsi sui media, relativi a possibili aggregazioni di Etra con altri soggetti - afferma il comunicato -, il Comitato Utenti del Consiglio di Bacino Brenta, riunitosi il 15 dicembre scorso ha chiesto urgentemente un incontro al Consiglio di Sorveglianza di Etra per conoscere la posizione in merito alle suddette possibili aggregazioni, esprimere le proprie considerazioni e richiedere eventuali chiarimenti.”
Foto: archivio Bassanonet
“È grande la preoccupazione del Comitato - prosegue il testo - perché tali aggregazioni, ora apertamente prospettate, anche relativamente ai soggetti che sarebbero coinvolti, appaiono tali da compromettere la possibilità mantenere in house il servizio idrico del nostro territorio.”
“Ci si augura - conclude la nota - che l’incontro possa portare a positivi chiarimenti in linea con quanto ribadito a larga maggioranza dai cittadini italiani in occasione del referendum “Acqua pubblica”, cioè il mantenimento in mano pubblica della risorsa acqua, in particolare con la possibilità della gestione in house.”
Nel frattempo si annuncia una piccola ma importante novità per gli utenti di Etra che hanno difficoltà a pagare le bollette dell'acqua.
Lo stesso Comitato Consultivo comunica infatti di “avere richiesto ed ottenuto che nei 73 Comuni dove il Servizio Idrico Integrato è gestito da Etra Spa non venga effettuata la chiusura del collegamento idrico (sigillatura) per i cittadini morosi con utenza di tipo domestico residente in condizione di disagio socio economico”.
Etra Spa, in via sperimentale, “provvederà, su segnalazione dei servizi sociali dei Comuni, all’installazione di un limitatore di flusso dell’acqua che garantisca la fornitura di un minimo vitale di almeno 50 litri/giorno”.
Informazioni complete si possono reperire nella Carta dei Servizi al punto 6.7 pubblicata nel sito del Consiglio di Bacino Brenta all’indirizzo: www.consigliobacinobrenta.it/regolamenti-e-carta-dei-servizi.
Ancora il Comitato informa che il Consiglio di Bacino Brenta ha istituito un “fondo di solidarietà” ripartito fra i Comuni che fanno parte dell’Ente d’Ambito.
Il fondo è a disposizione esclusivamente per contribuire alla copertura delle bollette del Servizio Idrico Integrato per i cittadini morosi che si trovano in disagio socio-economico, rivolto esclusivamente ad utenti “domestico-residenti” al fine di scongiurare la sigillatura per morosità. I cittadini morosi che ricevano l’avviso di sigillatura possono rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune.
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