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Con il 2013 alle porte è tempo di stime e di bilanci per il comparto turistico bassanese e cioè per uno di quei pochi settori dai quali sempre ci si attende qualche segnale di ripresa in un quadro economico che anche nel nostro territorio, è stato messo a dura prova.
Il Presidente della categoria Albergatori della Confcommercio di Bassano del Grappa, Roberto Astuni, traccia un bilancio che chiude complessivamente con un calo, seppur lieve e contenuto, nelle presenze turistiche del bassanese, dovuto principalmente alla diminuzione del “turismo d’affari” e dei pernottamenti aziendali, probabilmente tra le prime voci di costo ad essere “riviste” dalle aziende.
Fortunatamente buona parte di questo vuoto è stato compensato da quel continuo ed importante aumento di presenze straniere, in particolare di lingua tedesca, sempre più attratte da un territorio che offre una cornice unica nel suo genere, un background storico e culturale di tutto rispetto, una qualità enogastronomica pregevolissima ed un ventaglio di offerte sportive sempre più gettonate.
Roberto Astuni con il Presidente del Veneto Luca Zaia
Purtroppo si è ormai esaurito quell’importante indotto portato nel 2008 con l’Adunata Nazionale degli Alpini, evento irripetibile nel suo genere ma che ben ha rappresentato l’importanza di ricercare iniziative promozionali o di marketing territoriale di così ampia portata, con ricadute economiche per tutte le attività, non solo per quelle ricettive.
Per cominciare a vedere un trend positivo è necessario rivoluzionare una volta per tutte il sistema turistico bassanese, che non si è mai giovato di un sostegno ed un’azione amministrativa dedicata e non ha mai beneficiato di piani o politiche turistiche a lungo termine.
Poniamo ora buona parte delle nostre aspettative nella nuova Legge Regionale che, per ora solo sulla carta, riconosce due innovativi sistemi turistici nei quali il territorio Bassanese potrà entrare a pieno titolo: il sistema Pedemontano e quello della città d’arte, dei centri storici e della città murate. Attendiamo ora fiduciosi di valutare la validità dei primi piani turistici annuali previsti dalla norma !!!
A ciò si aggiunga che oggi, grazie all’Urban Center Bassano, sono state finalmente gettate le basi per diffondere una chiara identità d’area, azione indispensabile per sperare in una ricaduta positiva. Se non diamo infatti una precisa identità a Bassano, cosa vogliamo vendere? Qual è la risorsa turistica di Bassano?
Se tutti insieme, e qui ci si appella ancora una volta a tutti gli attori del settore, vogliamo veramente che il turismo diventi una primaria risorsa, dobbiamo continuamente premere per cambiare le cose e per avere, quanto meno, un “management” di riferimento competente e votato alla causa.
Non da meno, noi operatori dovremmo lasciarci alle spalle il tradizionale modo di lavorare, ormai sin troppo obsoleto, e passare ad una visione più moderna, innovativa ed aggressiva anche nella comunicazione, facendo continuamente rete con la nostra Associazione di riferimento e puntando sulle nostre eccellenze.
Solo così il bassanese potrà diventare un territorio turistico per 365 giorno all’anno e non solo per i pochi mesi estivi !!!
Anche l’introduzione dell’imposta di soggiorno a Bassano, ovviamente vista da tutti come l’ennesimo balzello, può rappresentare una importante risorsa se consideriamo che proprio grazie a questi introiti l’Ufficio IAT di Bassano sarà il solo nella provincia a rimanere in funzione, con due persone dedicate e completamente retribuite dall’Amministrazione Bassanese.
E’ un importante risultato, ma visto che tutto l’hinterland beneficia dei servizi di questo ufficio è giusto che anche i Comuni vicini contribuiscano al suo sostentamento !!
La presenza di un ufficio informazioni sul territorio è fondamentale perché costituisce il primo biglietto da visita per il turista, sempre più evoluto ed esigente, ma anche e soprattutto per il ruolo di primaria importanza nella catalogazione e promozione degli eventi, garantendo un impareggiabile servizio per tutto l’anno.
Tra le attività Sindacali Astuni ci tiene inoltra a segnalare come per il 2014 particolare attenzione verrà riservata nel monitoraggio di alcune attività ricettive, in particolare su quei B&B (Bed & Breakfast) che non rispettano i regolamenti imposti dalla norme.
Dette strutture, ora catalogate tra le c.d. “complementari”, sono infatti talvolta esercitate oltre i limiti di Legge, offrendo una ospitalità che va ben oltre le tre camere consentite, in locali dove i proprietari non risiedono e alloggiano e con un’attività di somministrazione e di prima colazione esercitata in barba alle normative igienico-sanitarie cui invece sono sottoposte tutte le aziende alberghiere.
Il principio dell’occasionalità (indispensabile per poter essere inquadrate come attività non imprenditoriali e quindi estraniarsi da tutta una serie di imposte, tasse ed adempimenti burocratici cui invece sono soggette le strutture ricettive alberghiere) è di fatto una chimera e quindi, calcolando che a Bassano e dintorni operano oltre 30 B&B, le imprese di settore devono di fatto confrontarsi ogni giorno con “un hotel da 90 camere” che non paga acqua e Tares come azienda ma come privato (le aziende pagano l’acqua il 270% in più), non versa Siae, SCF, Camera di Commercio e contributi previdenziali, non è sottoposto a certificazioni di prevenzione incendi o ai tanti obblighi formativi previsti dalle norme e soprattutto, non ha un numero di Partita Iva.
“Naturalmente la nostra non è una posizione contro tutta la categoria” ci tiene a precisare Astuni “ma solo una raccomandazione a leggersi bene la legge regionale, visto che basta qualche clik su internet per trovare promozioni da 6 camere, servizi aggiuntivi e vere e proprie attività di ristorazione semplicemente desumibili dai commenti lasciati dagli ospiti dei B&B sul noto Tripadvisor”.
Che il nuovo anno porti più turismo, più lavoro ma anche più equità e pari condizioni per tutti.
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