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Il "Tich" nervoso

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Grazie al Centenario della Prima Guerra Mondiale e al Museo Hemingway e della Grande Guerra di Bassano, ecco il top della categoria “Lo famo strano” in campo conviviale: il pranzo in trincea

Pubblicato il 06-06-2015
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Elena Pavan

A Bassano del Grappa avevamo già la Cena sul Ponte: con i fortunati commensali al di qua delle transenne e dei filari di piante che delimitano la zona esclusiva del ristorante monumentale, e i non-commensali al di là del confine che - di passaggio sul poco spazio che rimane a disposizione nel manufatto palladiano - buttano distrattamente l'occhio oltre lo sbarramento a loro non consentito.
Poi si sono aggiunte le cosiddette Cene in Bianco, esibizionistici conviti su “appuntamento riservato” in centro storico, organizzati sui social network - con cibi e stoviglie portati da casa e abbigliamento uniforme per tutti - a metà strada tra il flash mob e il club privè.
Ora, però, si raggiunge il top della categoria “Lo famo strano” in senso convivial-gastronomico: il pranzo in trincea. Un particolarissimo pasto all'aperto riservato agli amanti delle rievocazioni storiche, nei luoghi della Prima Guerra Mondiale. Un convivio di piacere in un luogo di morte, giustificato dalla partenza ufficiale del Centenario della Grande Guerra.

Soldati in trincea nella Grande Guerra. Fonte immagine: travelfriuli.com

Una ricorrenza più volte pomposamente annunciata e della quale in tutta sincerità non abbiamo ancora la piena percezione, ma che sta già lanciando una messe di iniziative - delle tipologie più disparate - ispirate a una delle più immani tragedie della storia europea e mondiale: eroica epopea per alcuni, inutile strage (© by Papa Benedetto XV) per altri.
Una di queste è “Bassano e la Guerra Granda”, un “itinerario speciale per gruppi” in programma sabato prossimo 13 giugno dalle 9 alle 17 e promosso dal Museo Hemingway e della Grande Guerra di Villa Ca' Erizzo a Bassano, in collaborazione con il Museo degli Alpini e con i Musei all'aperto del Grappa.
Una full immersion di un'intera giornata nell'atmosfera del conflitto: si partirà da una visita guidata al Museo Hemingway e della Grande Guerra e, a seguire, con una passeggiata guidata in centro storico fino al Ponte degli Alpini dove si terrà un'altra visita guidata, questa volta al Museo degli Alpini.
Il programma propone quindi la “partenza da Bassano con le proprie auto con destinazione Monte Grappa e arrivo in località Col Campeggia”, prevedendo poi “l'arrivo a destinazione e breve passeggiata in direzione della zona restaurata di Casara Andreon”. Qui, prima del momento clou del pomeriggio (“Visita emozionale alla zona restaurata con letture di alcuni brani che narrano le vicende di vita in trincea, visita delle aree logistiche del sistema recentemente ricostruite, postazioni militari e osservatorio di vedette”), avrà luogo la pausa bellico-alimentare.
Alle 13.40 è infatti in programma l'“Esperienza del pranzo in trincea”.
“I partecipanti all'evento - informa il volantino della manifestazione - pranzeranno come i soldati del grande conflitto nelle gavette militari, serviti dal cuoco della truppa”. Ed è così che l'“esperienza emozionale” della visita sul Grappa passerà anche per l'immedesimazione con i combattenti di cento anni fa, nel loro posto di combattimento, al momento del rancio. Con tanto di gamella personale e di “cuoco di truppa” che cucina per te.
Ma arrivare a dire che i partecipanti pranzeranno “come” i soldati del grande conflitto è a dir poco esagerato. Non è infatti solo questione di postazione, posizione, equipaggiamento e modo di mangiare. Perché allo spartano ma esclusivo convivio sulle trincee del Grappa di sabato prossimo mancherà l'ingrediente principale di ogni menù della Grande Guerra, presente e impossibile da rimuovere ad ogni cucchiaiata: la paura.
Una paura dirompente ed invincibile: non solo delle granate o degli attacchi aerei del nemico, ma della stessa consapevolezza del fatto che quello potrebbe essere il tuo ultimo pasto, come l'ultima sigaretta del condannato a morte.
Non esiste rievocazione, manifestazione, ricostruzione o simulazione che possa rappresentare i veri sentimenti umani della guerra, così come vissuti da chi vi è destinato, in qualsiasi momento, a morire.
Al di là di tutto, “Bassano e la Guerra Granda” (costo di partecipazione: 20 euro incluso il pranzo, prenotazioni entro il 9 giugno a Villa Ca' Erizzo) è un'iniziativa interessante e avrà sicuramente successo.
Ma il pranzo in trincea altro non sarà che uno spettacolare e originale pic-nic: irripetibile occasione per eroiche foto col cellulare da postare su facebook.

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