Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Giochi senza barriere

Dal caso di un bambino affetto da distrofia muscolare, con difficoltà a transitare sui marciapiedi di quartiere Firenze, il PD rilancia il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche

Pubblicato il 27-10-2021
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L’appuntamento per la conferenza stampa è convocato all’intersezione tra viale Toscana e via Galilei, all’angolo del parco di quartiere Firenze. Tra marciapiedi in stato precario, occupati anche dalle macchine e resi ondulati dalle radici dei pini, il continuo traffico di auto e persino i lavori attualmente in corso in viale Toscana, per un pedone “normodotato” è già un’avventura muoversi su questi lidi. Figurarsi per chi ha problemi di deambulazione o, peggio ancora, è o sarà costretto su una carrozzina. È il caso di P., un bambino di tre anni e mezzo, affetto da distrofia muscolare, da cui trae origine questa storia. I genitori del piccolo, dei quali ovviamente non do i nomi, hanno acquistato un’abitazione adeguata alle esigenze del figlio nelle vicinanze del quartiere, dalla parte opposta della statale. Ma le prime passeggiate di “perlustrazione” nel nuovo rione, dove per il bambino è situato il percorso per andare a scuola e anche al centro di riabilitazione, hanno rivelato l’amara sorpresa delle barriere architettoniche presenti. Difficoltà ad affrontare i marciapiedi, persino gli accessi al parco del quartiere non sono tutti praticabili e andrebbero invece adeguati a un fruizione inclusiva dello spazio verde. Giochi senza barriere.
I genitori si sono quindi rivolti ai competenti uffici comunali per segnalare il problema, senza ottenere alcuna risposta. Alla fine il padre del bambino, col perdurare delle “non risposte” da via Matteotti, si è rivolto al circolo di Bassano del Partito Democratico, pur non essendo un iscritto, per cercare di risolvere la questione dopo aver appreso dell’impegno del PD cittadino, e in particolare del responsabile comunicazioni Domenico Riccio, su questa tematica.

Da sin.: Domenico Riccio, Chiara Campana, il papà del bambino e Luigi Tasca (foto Alessandro Tich)

“Mio figlio - mi dice il genitore - è un bambino a cui è stata diagnosticata la distrofia muscolare di Duchenne. Il bambino ha attualmente 3 anni, ho dovuto cambiare abitazione perché la sua patologia va a colpire i muscoli, per cui potrebbe precludere la motricità. Nell’affrontare questo problema ho cercato degli appoggi da parte dell’amministrazione comunale e di altre realtà che operano nel territorio, ma risposte ne ho avute soltanto da due persone: Domenico Riccio, che ci sta aiutando, e devo dire anche il prof. Scotton (l’assessore comunale Mariano Scotton - NdR). “Questo bambino - aggiunge - ha appunto la distrofia e per aiutarlo ad ovviare alle sue problematicità abbiamo acquistato una casa su un unico livello, perché in teoria avrà delle difficoltà ad affrontare i dislivelli. Tra un po’ ci trasferiremo e abbiamo cominciato a girare per il quartiere in cui andiamo ad abitare, nel mezzo tra Ca’ Baroncello e quartiere Firenze, e abbiamo notato che ci sono delle problematicità legate alla motricità perché se il bambino dovrà muoversi, come dovrebbe essere, su una sedia a rotelle al momento attuale non riuscirebbe a spostarsi perché i marciapiedi sono impraticabili. Non soltanto per una carrozzina, come abbiamo potuto vedere, ma anche per una mamma che accompagna il bambino con il seggiolino.”
“Questo è un problema che affligge me e la mia famiglia, nello specifico, ma in realtà colpisce tutte quelle persone che hanno problemi legati alla mobilità come ad esempio gli anziani - afferma il padre -. Comunque quello che ci preme, come famiglia, è il fatto di permettere al bambino di spostarsi senza problemi. È vero che ci sono problemi legati alla motricità, ma è anche vero che ci sono degli ausili compensativi che permettono comunque di avere una vita sociale adeguata a quelle che sono le sue abilità cognitive, che sono nella norma.” “Ma al momento - conclude - questa possibilità gli è preclusa perché non potrebbe muoversi, non c’è possibilità di muoversi per le barriere architettoniche che potete vedere lungo le strade e che impediscono al bambino di poter vivere a pieno la sua vita. E questo andrebbe soltanto ad aggravare lo stato di malessere che è già presente nel momento in cui c’è la patologia.”

“Abbiamo purtroppo constatato che quartiere Firenze, come tutti i quartieri di Bassano, ha diverse problematiche, tra cui la strada che dovrebbe portare il piccolo P. sia a scuola che al centro di fisioterapia - dichiara Domenico Riccio -. Quello che chiediamo all’amministrazione è un impegno finalmente concreto che si trasformi in progetti e fondi per risolvere questi problemi. Riteniamo che a questo debbano essere assegnati fondi consistenti, perché i bambini ed i cittadini con problemi di mobilità sono purtroppo tanti e la loro salute, la loro quotidianità, dovrebbero stare al centro dei pensieri della nostra amministrazione cittadina.”
“Sappiamo bene che la nostra città, come tante altre, è fatta a misura di auto e non di persona, ma le soluzioni ci sono e vanno applicate - rimarca la consigliera comunale del PD Chiara Campana -. Serve un impegno concreto, dei fondi dedicati e la volontà di risolvere queste problematiche. Riteniamo in particolar modo che l'attenzione dell'amministrazione debba spostarsi anche verso i quartieri di Bassano, dove si concentrano le maggiori criticità e dove i cittadini bassanesi vivono quotidianamente tali disagi.” “Invitiamo la sindaca Pavan a riflettere su come mai un cittadino, non schierato politicamente, si rivolga a noi - aggiunge Chiara Campana -. Evidentemente la sua amministrazione non è in grado di dare ascolto alle istanze di tutti, in particolare dove il tornaconto elettorale è minore.”
“Chiediamo che vengano messi soldi sul tema delle barriere architettoniche - conferma a Bassanonet il segretario del PD cittadino Luigi Tasca -. C’è una parte di popolazione che non vive a pieno alla città, che è a misura di macchina, e devono essere fatti interventi mirati con investimenti seri.” “Noi come PD continueremo a battere su questo tema - conclude Tasca -. Siamo pronti ad applaudire l’amministrazione per ogni passo in avanti, che sarà verificato di volta in volta. Siamo ancora disponibili a collaborare.”
Il papà del bambino, dal canto suo, di fronte alle difficoltà di spostamento che investiranno la quotidianità della sua famiglia dichiara: “Non mi interessa come e non mi interessa perché. Il problema deve essere risolto.”

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