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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Mozione urgente per il Tempio Ossario

Il gruppo Pdl trova una soluzione per la copertura finanziaria del completamento definitivo del restauro della chiesa-monumento. Una proposta d'urgenza al consiglio comunale prima che la ditta appaltatrice smantelli il cantiere

Pubblicato il 27-10-2011
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E' una corsa contro il tempo. I lavori di risanamento e restauro conservativo del Tempio Ossario di Bassano del Grappa si sono conclusi - secondo quanto previsto dal progetto esecutivo dell'intervento - e secondo voci attendibili la ditta appaltatrice, l'impresa Di Betta srl di Nimis (UD), fra qualche giorno smonterà tutte le strutture interne e esterne per smantellare il cantiere.
Ma la ristrutturazione del Tempio dove riposano le spoglie di oltre 5mila caduti nelle Guerre Mondiali, in realtà, è ancora lungi dall'essere terminata.
Nel corso dei lavori è infatti emersa la necessità di ulteriori interventi manutentivi e di ripristino che non erano previsti nel progetto iniziale.

I consiglieri del gruppo Pdl Stefano Monegato, Roberto Marin e Gianpaolo Bizzotto illustrano alla stampa la mozione d'urgenza

In particolare - come specificato in una relazione tecnica dello studio Bertacco & Xausa, progettista dei lavori - durante i restauri erano state rilevate “situazioni impreviste e imprevedibili, con strutture dei solai di copertura molto diversificate e tali che in alcune zone non possono garantire la praticabilità e la resistenza dei carichi ordinari di legge”.
Tradotto in parole semplici, significa che alcune strutture dell'edificio sacro hanno bisogno di un'ulteriore e urgente opera di consolidamento per evitare cedimenti.
E così per il restauro del Tempio Ossario - già costato un milione di euro, di cui 300mila a carico del Comune di Bassano, 200mila erogati dal Ministero dei Beni Culturali e 500mila messi a disposizione dalla Regione Veneto - si è resa necessaria una perizia di variante, che ha quantificato i nuovi e imprevisti interventi da compiere per un importo complessivo di circa 300mila euro.
Ma Regione e Ministero avevano già dato, la Difesa non ha stanziamenti per queste attività, il Comune di Bassano ha sostenuto l'impossibilità di destinare allo scopo ulteriori risorse e la parrocchia di Santa Maria il Colle - che è ancora proprietaria del Tempio, ed è già alle prese coi problemi della chiesa di San Giovanni - non ha soldi da destinare al restauro del monumento.
Ne è conseguita una situazione di empasse apparentemente senza via d'uscita, con il cantiere di fatto “sospeso” tra i lavori comunque eseguiti e i nuovi interventi da realizzare che ne impediscono di fatto la riapertura al pubblico.
Ma la soluzione, in realtà, ci sarebbe: ed è quanto propone una mozione del gruppo Pdl - illustrata questa mattina alla stampa dai promotori e firmata anche dal capogruppo leghista Luciano Todaro - che questa sera viene presentata con “motivazione di urgenza” nella seduta del consiglio comunale di Bassano.
La mozione urgente del gruppo di opposizione propone di finanziare i lavori mancanti e emersi in corso d'opera del recupero del Tempio Ossario destinando allo scopo delle risorse già a disposizione dell'Amministrazione Comunale: in particolare, “utilizzando in parte la disponibilità di 400mila euro stanziati nel Bilancio Opere Pubbliche 2011, nella voce “Mutui da recuperare”, per l'ampliamento della Scuola Materna San Lazzaro, rinviando questo intervento al successivo bilancio 2012.”
“La ditta appaltatrice - rileva il consigliere Pdl Gianpaolo Bizzotto - ha finito i lavori di sua competenza e tirerà via le impalcature. Ma i lavori interni non sono completati e alcuni gradini esterni non sono stabili. A Bassano del Grappa opere pubbliche incompiute non ci sono mai state, sarebbe il primo caso gravissimo. Se in corso d'opera emergono nuovi interventi da fare, si fa a meno di fare un lavoro pubblico nuovo e si finisce quello vecchio.”
E il lavoro pubblico nuovo che può sacrificarsi per la causa, per il gruppo Pdl, è proprio il progetto di ampliamento della Materna di San Lazzaro.
“Dell'intervento a San Lazzaro se ne parla da anni - aggiunge l'ex sindaco -. E' un'opera inserita tra i mutui vecchi da recuperare del bilancio 2011, che ammontano in tutto a 2 milioni e 500mila euro. Si tratta di mutui accesi nel passato e non ancora utilizzati dal Comune, di cui stiamo pagando le rate di ammortamento.
E' una specie di “tesoretto”, un pronto-cassa che si può utilizzare per gli scopi più diversi. L'ampliamento della Materna di San Lazzaro è inserito a bilancio per 550mila euro. Di questi, 400mila provengono appunto dai “mutui da recuperare” ed è quindi denaro fresco già disponibile. Gli altri 150mila euro dovrebbero invece arrivare dalla voce “alienazioni”. Mi sono informato presso l'Ufficio Tecnico: non c'è nessun progetto che possa andare ad impegnare questa somma entro l'anno. E infatti la voce “ampliamento Scuola Materna” si ripete anche nel bilancio di previsione delle opere pubbliche 2012. Se i 400mila euro sono già disponibili, riteniamo giusto che si possano destinare queste risorse ad altre iniziative ritenute più urgenti.”
Bizzotto replica anche all'obiezione del sindaco Cimatti, che ha più volte sostenuto di non poter ulteriormente impegnare le risorse del Comune per un bene, come il Tempio Ossario, che non è di proprietà comunale e per il quale - qualora il Comune intervenisse - “dovrebbe risponderne alla Corte dei Conti”.
“Il 16 marzo 2009 - sottolinea - il Comune di Bassano ha sottoscritto un Accordo di programma con il Ministero della Difesa-Commissariato Onor Caduti, il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Veneto, presente il Monsignore abate di Bassano. L'accordo ha stabilito le tre quote a carico di Comune, Regione e Ministero ai Beni Culturali per la copertura del milione di euro per i lavori. Il documento ha inoltre specificato che il Tempio Ossario, una volta terminati gli interventi di restauro, sarebbe passato di proprietà a titolo gratuito al Ministero della Difesa - Commissariato Onor Caduti, che ne garantisce la custodia e la manutenzione ordinaria e straordinaria. L'Accordo ha previsto anche che gli interventi sarebbero stati seguiti “direttamente e responsabilmente dal Comune di Bassano del Grappa”. L'Accordo di Programma è legge, non è corretto dire che non si possono tirare fuori i soldi per una struttura che non è pubblica. Ricordo anche che per il risanamento della chiesa di San Francesco, che è sempre di proprietà della parrocchia di Santa Maria in Colle, il Comune era intervenuto con 400mila euro.”
“Le cose si fanno, sono state fatte e si possono fare - conclude Gianpaolo Bizzotto -. Ci vuole solo la volontà politica e civile di farle. Il Tempio Ossario è classificato come monumento dello Stato, è visitato da migliaia di persone ed è nostro dovere onorare la memoria di più di 5mila persone che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.”
“Sarebbe un bel segnale nel 150° dell'Unità d'Italia - osserva il capogruppo Pdl Stefano Monegato -. Non vogliamo che finisca come il restauro delle Mura, con il cantiere smantellato in corso d'opera. E' giusto che si faccia qualcosa che lasci il segno alla città.”
Ma il tempo stringe, le impalcature al Tempio Ossario stanno per essere rimosse e la mozione suggerisce all'Amministrazione “di fare attendere la ditta e il direttore dei lavori il tempo necessario che questa mozione venga discussa e pensiamo approvata in consiglio comunale, evitando così di sperperare soldi pubblici.”
La palla passa ora al consiglio comunale di questa sera, che avrà la responsabilità di decidere se aggiungere la proposta in motivazione d'urgenza - non essendo la mozione inserita all'ordine del giorno - tra gli argomenti in discussione, e quindi di approvarla o respingerla.
In caso di approvazione, la variazione di bilancio sarebbe automatica: la mozione ha infatti il valore di atto deliberativo.

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