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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Pulzella di Angarano
Ilaria Brunelli realizza un “video-santino” in diretta streaming per gli undici candidati al consiglio di quartiere Angarano non citati dal volantino della cordata Castellan
Pubblicato il 27-10-2018
Visto 3.883 volte
La Pulzella di Bassano allarga gli orizzonti e invade la sponda opposta del fiume.
Ilaria Brunelli, spumeggiante rompiblogger di primo livello, prende di mira questa volta il caso di Angarano, che come gli altri 21 rioni cittadini sarà chiamato domani ad eleggere i nuovi rappresentanti del consiglio di quartiere. Una tornata di voto che nell'importante quartiere in destra Brenta, come noto, è animata in questi giorni dal caso del volantino propagandistico di tredici candidati - facenti capo al presidente uscente del comitato di quartiere Gianni Castellan - che nel promuovere se stessi, diversamente da altri, hanno messo in evidenza la scritta “Città di Bassano del Grappa” e hanno omesso di indicare la lista di tutti e 24 cittadini in lizza per il rinnovo delle cariche.
Quanto basta per dare sfogo a una nuova e pungente brunellata: un “video-santino”, in diretta streaming sul canale social del gruppo Bassano senza Censura, a favore degli undici candidati non citati nel pieghevole al centro delle polemiche. Ovvero, in ordine alfabetico: Luca Maria Chenet, Saverio Coti, Giuseppe Dalla Rosa, Antonella Fassina, Tommaso Razzetti, Massimo Salmaso, Donatella Signorini, Mauro Giuseppe Spigarolo, Riccardo Torre, Marco Vidale e Luca Gino Zonta. La location prescelta per il video-comizio è la spalla destra del Ponte di Bassano, davanti alla Taverna al Ponte.
Foto Alessandro Tich
Per poter dire le sue cose via smartphone senza interferenze acustiche, la Ilaria d'Arco chiede gentilmente ma inesorabilmente a due musicanti, che sullo stesso punto si stavano guadagnando la giornata, di fare “un minuto di silenzio” interrompendo l'esecuzione dei loro brani. I due artisti di strada stavano (per una volta tanto in città) eseguendo della piacevole musica, di alto livello e di repertorio classico, con i loro due strumenti a corda e avevano scelto il Ponte come luogo per esibire il proprio talento, rimediandoci magari anche due o tre schei: ma non sapevano che sulla loro performance si sarebbe imbattuto il ciclone brunelliano. Altro che interruzione di un minuto: i due prendono su chitarre e bagagli e se ne vanno via.
Risolto il problema della colonna sonora, la Pulzella di Angarano fa partire il video-selfie in diretta, che afferma di realizzare in veste di rappresentante dell'associazione “Rinascita 2019” per fare in modo che i cittadini “possano presentarsi in maniera trasparente e democratica per tutti”. Il presidente dell'associazione Giuseppe Rosato, di lì a pochi metri, annuisce. “Riteniamo il gesto fatto dal presidente Castellan - afferma la blogger nel videomessaggio - un gesto molto scorretto, di fatto non adeguato al ruolo che ricopre perché avrebbe dovuto in prima persona difendere quello che è il principio espresso nel regolamento dei quartieri, nell'articolo 7, che è proprio quello di garantire la trasparenza, specialmente appunto nelle votazioni.”
Lo show prosegue con la “sponsorizzazione” di un tris di candidati, facenti parte degli undici “esclusi”, a cui la Brunelli chiede di dire “nome cognome e perché votarmi”: si tratta nell'ordine di Massimo Salmaso, Antonella Fassina e Tommaso Razzetti.
Per ristabilire quindi la par condicio interna al gruppo di quelli che lei chiama “i non unti dal Signore”, l'autrice della video-incursione mostra prima il volantino di un'altra triade di candidati del quartiere (Luca Maria Chenet, Marco Vidale e Riccardo Torre) che pur promuovendosi riportano correttamente l'elenco di tutti e 24 i candidati di Angarano. Infine, la web-pasionaria legge e scandisce uno ad uno i nomi degli undici “censurati”, invitando a fare “una buona scelta domani” e ricordando che “il quartiere è interprete del volontariato e quindi si premiano le persone soprattutto corrette, le persone che hanno voglia di mettersi in gioco.” Fine del “video-santino”. Di elezioni di quartiere così contrastate, ma anche così divertenti, non me ne ricordavo da tempo.
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