Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 27-10-2009
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Pochi giorni fa il Comune di Romano d'Ezzelino aveva promosso un'iniziativa analoga.
Ora anche il Comune di Rosà lancia l'operazione-controllo sulla situazione economica e patrimoniale di chi richiede contributi o agevolazioni sociali all'Amministrazione comunale.
Nella sala consiliare del municipio è stato firmato il relativo protocollo d'intesa tra il Comune e il Comando provinciale della Guardia di Finanza.
La firma dell'accordo tra il sindaco on. Manuela Lanzarin e il comandante provinciale della GDF col. Morelli
Presenti il sindaco di Rosà on. Manuela Lanzarin, il vicesindaco Natale Zonta, il colonnello Antonio Morelli comandante provinciale della Guardia di Finanza e il capitano della compagnia di Bassano del Grappa Pietro De Angelis.
“Il protocollo che viene firmato quest’oggi - ha dichiarato il sindaco on. Manuela Lanzarin nel suo discorso introduttivo - va nella direzione di garantire maggiore equità a tutti quei soggetti che, in particolare in questo periodo, chiedono agli enti preposti un aiuto. È uno strumento importante che dimostra la volontà delle diverse autorità locali di lavorare in sinergia”.
In base al protocollo l’Amministrazione comunale, dopo aver accolto e vagliato le richieste di assistenza (contributo, esenzione ed altro), segnalerà agli uffici della Guardia di Finanza eventuali situazioni dubbie che richiedano un ulteriore controllo reddituale e patrimoniale.
“In molti contesti - ha spiegato il colonnello Antonio Morelli - dove in particolare sussistono agevolazioni finanziare, è necessaria una doppia tutela. La prima va nella direzione di un aiuto alle fasce più deboli, nel senso che i fondi vadano realmente a chi ne ha bisogno. Il secondo è d’aiuto al Comune ed al suo bilancio, che possa così utilizzare le risorse per i reali interessi del cittadino. Questo protocollo va proprio in questa direzione e non vuole essere un intervento aggressivo, ma un aiuto alla collettività. Viene così aumentata la sinergia con il Comune che essendo il primo riferimento per il territorio ed i suo cittadini, è a conoscenza di fatti che la Guardia di Finanza non può sapere”.