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È un grande pettine quello in cui emergeranno vari nodi nel prossimo consiglio comunale di Bassano del Grappa, tramite una sfilza di atti consiliari (7 in tutto, tra mozioni, interpellanze ed interrogazioni) che saranno presentati dai gruppi di minoranza.
La questione che salta innanzitutto all’occhio, oggetto di una delle mozioni, è la pesante penalità comminata da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ad Etra Spa: oltre 1,6 milioni di euro (per l’esattezza 1.629.327 euro) “per il mancato rispetto degli obblighi di fornitura dei dati e per le gravi carenze nella qualità contrattuale del servizio idrico riferite al biennio 2022–2023”.
Si tratta di una delle penalità più pesanti in Italia, e la più alta in Veneto, che colloca Etra tra i gestori peggiori per efficienza amministrativa e trasparenza.
Il provvedimento ARERA, che misura la qualità del rapporto tra gestore e utenti (tempi di risposta, gestione delle pratiche, fatturazioni, allacciamenti, reclami), certifica un calo significativo delle performance aziendali.
Come sottolineano le minoranze, nonostante la replica di Etra, che ha attribuito i disservizi a un aggiornamento informatico e ha dichiarato che la penale non graverà sulle bollette, “resta il fatto che un’azienda pubblica ha perso oltre 1,6 milioni di euro di risorse riconosciute in tariffa”.
Da qui una mozione che, se approvata, impegna il sindaco “a riferire in consiglio comunale in merito ai risultati della delibera ARERA” e “a promuovere, quale presidente dell’Assemblea dei Soci di Etra, un’azione di verifica e di revisione dei livelli di servizio, in particolare riguardo a: tempi di risposta all’utenza, gestione della fatturazione, modalità di raccolta e smaltimento rifiuti; equilibrio economico e trasparenza tariffaria”.
La stessa mozione affronta anche la questione Pfas e chiede di “convocare, partendo da quello istituito per le acque superficiali di San Michele, un tavolo tecnico intercomunale permanente sulla qualità dell’acqua e la presenza di Pfas nel
territorio Etra, con il coinvolgimento di Arpav, Ulss, Comuni e rappresentanti della cittadinanza”.
Con la richiesta finale di “attivarsi per chiedere ad Etra di ritirare ogni forma di diffida o atteggiamento intimidatorio verso cittadini, comitati o associazioni che chiedano legittimamente informazioni ambientali, promuovendo invece un dialogo trasparente e partecipato”.
A pochi giorni dalla sua installazione, farà la sua comparsa in consiglio comunale anche l’antenna telefonica Iliad di piazza Paolo VI.
Un’interrogazione chiede al sindaco e alla giunta comunale “quali interventi si intendono attuare per mitigare l’impatto visivo dell’impianto, considerata l’importanza storico-artistica e la frequentazione turistica della zona”.
Si chiede inoltre, tra le altre cose, se sia “stata coinvolta la Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici nella valutazione dell’intervento, alla luce della prossimità ad un monumento simbolo della città” e se sia “previsto un percorso di informazione e coinvolgimento della cittadinanza in merito a future installazioni”.
Le opposizioni chiederanno inoltre lumi all’amministrazione comunale sulla discarica per inerti di Canal San Bovo in Trentino, a ridosso del torrente Vanoi (che confluisce nel torrente Cismon, che a sua volta sfocia nel fiume Brenta), “altamente contaminata” da inquinanti IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) rilevati nei materiali di scavo conferiti, provenienti dal cantiere del bypass ferroviario di Trento.
Si chiede pertanto alla giunta, tra le altre cose, se sia a conoscenza della situazione e “quali iniziative intenda adottare per tutelare la città di Bassano del Grappa da un potenziale rischio ambientale derivante dalla dislocazione della discarica in prossimità del bacino idrografico del Vanoi/Brenta”.
Un’interpellanza punta invece il dito sul tema della sicurezza, in vista dell’ormai imminente rientro della Polizia Locale nell’organico del Comune di Bassano del Grappa.
Il documento trae spunto dai vari episodi di cronaca accaduti in città negli ultimi mesi e dalla dichiarazione a mezzo stampa del sindaco di aver “scritto al prefetto e al questore per chiedere l’attivazione urgente di un tavolo dedicato al monitoraggio di situazioni che rischiano di diventare sempre più frequenti”.
Da qui la richiesta di chiarimenti su alcuni aspetti della questione, tra cui “quali sono
le iniziative che l’assessore alla Sicurezza intende intraprendere dall’ormai prossimo 1° gennaio 2026, quando la Polizia Locale tornerà ad essere di esclusiva gestione comunale”, “quali sono le risposte ricevute dal sindaco Nicola Finco dalla Prefettura e dalla Questura circa l’attivazione del tavolo richiesto” e “quali sono le istituzioni che il sindaco intende coinvolgere in tale tavolo”.
Non è tutto, perché nel prossimo consiglio comunale verranno trattati, su iniziativa delle opposizioni, ancora tre argomenti.
Una mozione chiederà “di costituire sin da subito, di concerto con l’azienda Ulss 7 Pedemontana, un tavolo di confronto e progettazione” per il futuro dell’area Ulss 7 di via Mons. Negrin, destinata ad essere dismessa dall’Azienda Sanitaria a conclusione dei lavori di realizzazione della costruenda “Casa della Comunità” di fianco all’Ospedale San Bassiano.
Un’altra mozione chiederà al Comune di Bassano del Grappa di sostenere il Comune di Rosà a difesa del “Parco delle Rogge” rispetto al quale, come è noto, è in fase di valutazione in Regione la realizzazione di un impianto agrivoltaico di grandi dimensioni.
Infine, ancora una mozione chiederà alla giunta comunale di organizzare e promuovere le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla città di Bassano del Grappa, nel 2026.
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