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Mancano poco meno di trenta giorni dal voto che rinnoverà le amministrazioni di 75 Comuni vicentini. I programma elettorali sono già stati scritti e anche le associazioni di categoria mettono nero su bianco la loro agenda economica. Confartigianato Vicenza ha stilato un vero e proprio programma economico mettendo in rassegna i capitoli “di centrale importanza per il mondo delle imprese”.
Sono setti i punti che gli Artigiani vicentini hanno messo in cima alle loro priorità: fiscalità locale, ambiente, viabilità e mobilità, efficienza energetica e sostenibilità, sostegno del lavoro, sostegno ai cittadini, governo e gestione del territorio.

Gianluca Cavion (Presidente Confartigianato Imprese Vicenza)
«Siamo convinti che, pur nel rispetto delle peculiarità e autonomie delle diverse comunità, uno sguardo d’insieme del territorio, magari da parte dei Comuni di maggiori dimensioni a fare da collettore, e uno coinvolgimento per ‘aree’ su alcune urgenze, richieste, proposte, non possa che acquisire più forza e andare a beneficio di tutti anche in termini di risparmio delle risorse e contenimento dei costi», ha spiegato il presidente Gianluca Cavion.
Nell’agenda economica fa da capolista la fiscalità locale. “In particolare sull’IMU: aliquote, terminologie diverse per individuare le varie casistiche, testi delle delibere “personalizzate” da ogni Comune, rendono l’analisi di questa imposta sempre più complessa, con il rischio di interpretazioni non corrette. Da qui l’auspicio di una maggiore trasparenza e semplificazione anche tramite l’uniformità dei regolamenti”.
Nella voce ambiente, al secondo posto, si trova un’altra imposta locale, la TARI (tassa sui rifiuti). “Gli enti devono ben ponderare le tariffe, razionalizzandole e applicandole in maniera più equa, anche con attenzione alle voci che le compongono”. Sul versante ambientale vero e proprio la Confartigianato invita invece “ad avviare una riflessione, quanto più obiettiva, riguardo ai termovalorizzatori”.
Viabilità e mobilità sono la quinta essenza dei programmi elettorali di taglio locale e amministrativo. Cosa propongono dunque gli Artigiani? “Con l’apertura della Superstrada Pedemontana Veneta e dei cantieri dell’Alta Velocità è chiaro che serve un’ottica sovra-comunale per una programmazione e una gestione delle problematiche più rapida ed efficiente. Resta poi aperto il nodo del prolungamento della A31 a Nord verso il Brennero”.
La questione energetica è al quarto posto, quasi una new entry entrata nella top list dei programmi elettorali municipali dalla guerra in Ucraina in poi. Spazio dunque nel “Programma Artigianale” all’efficienza energetica e alla sostenibilità. “Siamo impegnati nella promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che permettono l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica. A trarre beneficio dalle CER non sarebbero solo le imprese, ma anche i cittadini e le stesse Amministrazioni qualora vi aderissero”.
Buona la declinazione di contenuti di Confartigianato per quanto riguarda gli effettivi spazi di manovra amministrativi in fatto di lavoro. In sintesi dicono gli Artigiani: le realtà locali devono aumentare le loro capacità di attrarre e trattenere competenze e professionalità. “Anche le scelte amministrative fanno la differenza nel decidere dove andare ad abitare e/o lavorare. Investire, e non solo a livello economico, nella sostenibilità trasmette un messaggio di attenzione all’ambiente e alle persone. Favorire servizi quali asili nido e scuole d’infanzia, o una migliore e maggiore accessibilità agli stessi, creare servizi a favore della comunità in generale e delle famiglie in particolare, sono elementi che possono favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne, l’inclusione dei lavoratori stranieri e attrarre nuovi nuclei”.
La demografia glaciale che colpirà l’economia italiana nei prossimi 20 anni avrà effetti anche nello sviluppo urbano delle piccole e media cittadine. Il trinomio è ben chiaro: poche nascite, tanti over 65 e il diffondersi sempre più inarrestabile delle persone sole. “La quota della popolazione anziana cresce progressivamente vanno perciò pensati servizi e strutture che permettano loro di muoversi in autonomia, o li supportino a fronte di difficoltà fisiche e non”.
L’ultimo punto è destinato al sostegno ai cittadini e al governo e alla gestione del territorio, che nello specifico in questa tornata amministrativa nel vicentino riguarderà quasi 500 mila persone, un’area dove hanno sede 44.436 imprese (che occupano 207.427 addetti) di cui 13.381 artigiane (37.617 occupati). Attenzione dunque alle politiche per “riqualificare edifici, ridurre il consumo di suolo e migliorare la qualità della vita anche con il riordino degli spazi urbani”.
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