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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Luigi MarcadellaLuigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it

Imprese

IV trimestre 2023: ancora export in calo per le aziende vicentine

Giovanni Dolcetta (Confindustria Vicenza): “Le aziende devono essere nelle condizioni di poter rispondere velocemente agli shock”. La crisi del Mar Rosso accelera la ridefinizione delle catene globali del valore

Pubblicato il 25-02-2024
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Si è registrato anche per l’ultimo trimestre del 2023 un rallentamento per le esportazioni delle imprese vicentine. Il 2023 si è chiuso dunque con dati non particolarmente brillanti (ampiamente preventivati) e con nuove incertezze che si muovono nell’economia globale, prima tra tutti la crisi logistico-geopolitica del Mar Rosso.

Nel quarto trimestre del 2023, l’export verso i paesi dell’Unione Europea ha registrato un calo dello 0,5%, mentre quello verso paesi extra-Unione ha subito una contrazione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre i dati hanno rilevato un -1,1% nell’export UE e un -3,6% nel commercio fuori dall’Unione Europea.

Giovanni Dolcetta (Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega all’internazionalizzazione)


Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui l’economia vicentina fa registrare un inceppamento nella macchina dell’export, dopo un biennio – va ricordato - di rimbalzo post pandemia caratterizzato da numeri molto positivi (e anche da alcuni record nelle varie classifiche economiche).

«Nel 2023, l’economia globale ha mostrato una tenuta notevole nonostante una importante crescita dell’inflazione, seppur, negli ultimi mesi, in rallentamento. Tuttavia, il panorama è stato eterogeneo: da una parte, gli Stati Uniti e diverse economie emergenti hanno registrato una crescita robusta; dall’altra, la maggior parte dei Paesi europei ha sperimentato un rallentamento, complicato ulteriormente dall’inasprimento delle condizioni finanziarie e dai problemi logistici nel trasporto marittimo, acuiti dagli attacchi nel Mar Rosso. Questi eventi hanno portato a un aumento dei costi del trasporto e a ritardi nelle consegne, influenzando le catene di approvvigionamento globali», osserva Giovanni Dolcetta, Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega all’internazionalizzazione.

Gli industriali vicentino riportano le proiezioni dell’OCSE per inquadrare lo scenario dell’economia globale che dovremo incrociare nei prossimi mesi del 2024 e dell’inizio 2025. Gli economisti dell’OCSE stimano un rallentamento della crescita del PIL mondiale che dovrebbe scendere dal 3,1% nel 2023 al 2,9% nel 2024, per poi risalire leggermente al 3,0% nel 2025.

L’economia europea sarà caratterizzata tuttavia da proiezioni leggermente più negative: crescita limitata allo 0,6% nel 2024 a causa degli effetti delle politiche monetarie antiinflazionistiche.

«Quest’ultimo biennio ci sta vedendo protagonisti nella ridefinizione delle strategie di internazionalizzazione, proprio per far fronte a questa incertezza globale. Non ultima quella causata nella logistica nel Mar Rosso. Il vaticinio per cui la globalizzazione sarebbe finita è stato già smentito dai fatti, quello che è vero, però, è invece che le aziende hanno la necessità di essere immediatamente reattive agli shock, anche perché i mercati non vanno mai tutti male insieme. Ci sono sempre economie, come ha dimostrato quella statunitense in questi anni, che crescono e trainano e possono sopperire a cali di mercati importanti come quello della Germania negli ultimi trimestri. Certo, per poter rispondere velocemente, le aziende devono essere fortemente strutturate e avere una visione ampia dei mercati e su questo, Confindustria Vicenza è in grado di dare un grande supporto», conclude Dolcetta



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