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Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
I nuovi volti del lavoro
Convegno al Centro Giovanile sul lavoro che cambia organizzato dal circolo Acli “Pietro Roversi”
Pubblicato il 24-10-2023
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“I nuovi volti del Lavoro” è il titolo che hanno scelto le Acli di Vicenza e di Bassano del Grappa per ragionare attorno al magna sociale e tecnologico che sta bollendo sotto il concetto novecentesco di lavoro. L’appuntamento è fissato per domani, mercoledì 25 ottobre, ore 20.45 al Centro Giovanile. Rimodulazione degli orari, smart working, intelligenza artificiale, conciliazione dei tempi vita-famiglia e un nuovo rapporto di forza tra chi cerca un lavoro e chi invece è alla ricerca di lavoratori, complice una demografia avversa e un ormai strutturale disallineamento tra le competenze richieste dal “lavoro” e quelle reperibili sul mercato. «La crescita dei posti di lavoro, stando anche alle più autorevoli e recenti indagini internazionali, si concentrerà maggiormente sui lavori ad alta qualificazione, ad esempio nei settori sanitari o scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici. L’invecchiamento della popolazione aumenterà sicuramente la domanda di infermieri, assistenti sanitari a domicilio e professionalità correlate. Anche se nessuno può prevedere il futuro con assoluta certezza, è chiaro che il mondo del lavoro sta cambiando, proprio come il mondo stesso», spiega a Bassanonet Carlo Cavedon, presidente delle ACLI di Vicenza. Interessante sarà capire anche come la dottrina Sociale della Chiesa declinerà il nuovo approccio dei cattolici rispetto ad uno dei grandi filoni di mutamento che la società post fordista si sta avviando a percorrere. «Attualmente non si può dire che esistano politiche a favore della natalità e, tantomeno, che esistano modalità di conciliazione dei tempi di vita/familiari con i tempi di lavoro. Il lavoro, sempre più spesso, è totalizzante ed il rischio che la famiglia passi in secondo piano è alto. Ciascuna persona dovrebbe impegnarsi a vivere anche una dimensione intima e familiare di dialogo e riflessione, che non porti a banalizzare il valore della vita e ad estremizzare l’importanza del lavoro».
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Carlo Cavedon (ACLI Vicenza)
“Quale lavoro dopo la pandemia da Covid 19? Le figure professionali richieste dal sistema produttivo vicentino” è il tema dell’incontro che avrà luogo mercoledì 25 ottobre alle 20.45 nella Sala C del Centro Giovanile - Via Ognissanti 2/B a Bassano del Grappa, con relatore Massimo Giuseppe Zilio, consigliere provinciale delle ACLI di Vicenza aps. L’incontro si svolge nell’ambito della rassegna "I nuovi volti del Lavoro", promossa dalle ACLI di Vicenza aps e dal CIRCOLO ACLI DI BASSANO DEL GRAPPA PIETRO ROVERSI aps. Ed i relatori coinvolti interverranno alle serate affrontando argomenti di estrema attualità ed analizzando com'è mutato il mercato del lavoro a seguito della pandemia da Covid-19.
“Il Covid-19, come un tornado, ha mutato gli scenari della società – spiega il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon – i lavoratori sono stati rimescolati come delle carte da gioco. Sono nate nuove modalità di svolgere antiche attività, è stato introdotto lo smart working, ridisegnando i luoghi di lavoro, le abitudini di vita e, naturalmente, le relazioni interpersonali con i colleghi. La digitalizzazione si è imposta nel giro di poco tempo, per l’esigenza di far fronte ad una situazione oggettiva in cui l’isolamento appariva come l’unica carta da giocare. Oggi dobbiamo fare i conti, nel bene e nel male, con questo nuovo scenario del mercato del lavoro, che offre opportunità non trascurabili, ma richiede anche una certa attenzione e consapevolezza nell’agire quotidiano”.
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